Troppi colpi al cuore

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Ho cercato in tutti i modi di nascondere le mie lacrime alla nonna. Ma verso le otto, quando ancora chiusa nella mia stanza, mi rifiutavo di scendere, lei mi ha sussurrato dietro la porta.
« È successo qualcosa tesoro? »

Il mio silenzio le è bastato come risposta. Cosa che al contrario non è bastato a Claire. Il mio telefono continua a vibrare da almeno due ore. Ma, non mi sono degnata di aprire i suoi messaggi, ne di rispondere alle sue chiamate. Mi limito a starmene distesa sul letto, con l'asciugamano tra i capelli e il pigiama più leggero che ho. Dovrei asciugarmi i capelli, ma non ho le forze di alzarmi. Il cielo variopinto di lilla/blu notte, attira il mio sguardo. È come se fossi cullata dalle nuvole; la brezza mi accarezza le guance profumate di sapone e quasi mi addormento, quando un debole trillo proveniente dal mio pc, mi fa sobbalzare dal letto. Mi alzo lentamente, sfilandomi l'asciugamano dai capelli e gettandola per terra. Siedo alla scrivania e decido di tornare nel mondo sociale. Il trillo in realtà è una notifica di Facebook che apro all'istante. Fisso quel nome con tanta insistenza, come se volessi bruciare la stanza in un attimo. Apro la busta della chat e i miei battiti del cuore cominciano ad aumentare a dismisura.
"Forse sono stato troppo duro con te! Me ne sono reso conto troppo tardi, quando ormai eri lontana. In un primo momento ho pensato di inseguirti, ma io non corro dietro nessuno! Claire mi ha rimproverato e ce l'ha a morte con me! Per questo ti chiedo scusa per quello che ti ho detto. Ma vorrei anche che la smettessimo di litigare! È da ieri che non facciamo altro. So che questo messaggio ti starà irritando, che mi disprezzi. Ma non potevo evitarlo. La tua amica mi ha obbligato a chiederti scusa. L'avrei fatto di mia spontanea volontà, ma a mio tempo. Giuro che smetterò di essere nei paraggi quando ci sei tu, a parte quando siamo a scuola. Faremo in modo che Ale sieda accanto a me, cosi non dovrai sforzarti di restare ferma nel tuo angolino. Ciao e buona serata!"
Sentimenti contrastanti esplodono dentro di me. Sentimenti e sensazioni che non riesco a tenere a bada. Prendono il sopravvento, facendomi comportare come una stupida ragazzina capricciosa che non sono. Sono esausta di questa situazione! Dovrò affrontare un anno con Daniele al mio fianco e non posso continuare su questa onda. Devo fare in modo che l'alta marea si dilegui e lasci spazio al sereno e questo dipende solo da me. Non so se rispondergli o se lasciar perdere. Ma sono sicura che se scegliessi per la seconda opzione, domani mi ritroverei nella stessa merda. Se invece dovessi scegliere la prima, dovrei gettare nel dimenticatoio due anni di fantasie su di lui, di dolore, il mio. Di inutili sofferenze di cui lui non è e non sarà mai a conoscenza. La mia è stata una semplice e stupida infatuazione da ragazzina quattordicenne. Ed io devo scegliere per la prima opzione. Cerco di infondermi coraggio e comincio a digitare la mia risposta con dita tremanti.
"Ciao Daniele! Apprezzo il tuo messaggio, ma so benissimo che dietro tutto ciò c'è Claire. Le tue parole mi hanno ferito, oggi. So che anche io, in qualche modo, ti ho fatto rimanere male, stamattina. Per questo voglio chiederti scusa anch'io per essermi rivolta in quel modo brusco e insensato nei tuoi confronti. La tua presenza non mi irrita, ma non posso certo dirti che sei il tipo di persona che frequenterei con tranquillità. Il tuo modo di essere è troppo differente dal mio e questo mi spaventa. Sono portata ad allontanare i tipi come te. Non posso fartene una colpa certo, la colpa è solo mia. E ti richiedo scusa. Non voglio che Alessandro sieda vicino a te! Lui e Claire sono diventati amici e come dici tu 'devo lasciarle i suoi spazi'! Quindi domani, ma che dico, nei prossimi mesi, dovrai dividere il banco con me. Che ci vada bene o meno. Con la speranza che tu possa accettare le mie scuse, una buona serata!"
Devo aver riletto ciò che ho scritto almeno dieci volte, controllando la battitura e le virgole. Quando finalmente mi decido ad inviarlo, mia nonna bussa alla porta.
« Tesoro, è pronto! Vuoi mangiare qualcosa? »

Controllo che il messaggio sia stato inviato e abbasso la pagina Facebook. Quando più tardi, dopo aver mangiato le fettine impanate di nonna, ritorno in camera, il mio telefono sta impazzando sul comodino. Claire mi sta chiamando, forse per la centesima volta. Decido di rispondere.
"Claire."
"Dove diamine sei finta, per l'amore del cielo!"
"Da nessuna parte. Ero qui!"
"Allora perche non hai risposto? Ti avrò chiamato una trentina di volte da due ore, forse! Senza contare i cinquanta messaggi!"
Mi siedo sul bordo del letto e sospiro alzando gli occhi al cielo.
"Non avevo voglia di sentire nessuno"
"Non è giusto, Vanessa! Io sono in ansia per te da oggi pomeriggio! Lo vuoi capire? Quello che Daniele ti ha detto non è stato bello e non puoi immaginare quanto mi sia arrabbiata con lui!"
"Quindi avete parlato?"
"Si che abbiamo parlato! Mi sembra che te lo abbia anche scritto ... "
"Come fai a sapere che mi ha scritto?"
"Anche lui parla con Alessandro come tu parli con me!"
"E Alessandro parla con te ... "
"Si, parla con me. E non ne possiamo più dei vostri litigi! Domani tu torni al tuo posto e cercate di chiarirvi!"
"A questo ci ho già pensato! Ho risposto al suo messaggio!"
"Davvero? E cosa hai scritto?"
Tiro un ennesimo sospiro e mi alzo dal letto tornando alla mia scrivania. Quando riapro la pagina Facebook ci trovo una sua risposta. Il mio silenzio fa arrabbiare Claire.
"Tipi come me? Perché cosa ho che non va? Un paio di tatuaggi in più? Il mio modo di vestire? Il mio modo di vivere? Sembra che tu stia parlando con uno fuori dal normale. Eppure è in te che non ci trovo nulla di normale. Scusami, ma non riesco a tenermi le tue critiche! Dividiamo questo diamine di banco, ma sia chiaro che mi hai veramente stancato. E siamo soltanto al secondo giorno di scuola. Buona serata a te!"
Non posso sopportare di piangere per una seconda volta. Non di nuovo. Chiudo gli occhi ricacciando indietro le lacrime. Claire continua a chiamarmi attraverso la cornetta ma io le chiudo il telefono e lo spengo, lanciandolo sulla scrivania. È il minimo che possa fare. Stacco la presa del computer, con la speranza che si rompa del tutto e crollo sul letto abbracciando il cuscino. Non riesco a togliermi dalla mente quelle parole ... 'Mi hai veramente stancato'. Perché sono un completo disastro?

Questa mattina non avevo nessuna voglia di alzarmi. Eppure ho fatto la doccia, bevuto un caffè e mi sono vestita di tutto punto, mettendo a caso un po' di matita sugli occhi e un tocco di mascara, soltanto per nascondere le evidenti occhiaie. Al mio arrivo dinanzi al cancello Claire mi aspetta con gli occhi sbarrati. Quando la raggiungo mi viene incontro e mi strattona per un braccio, in procinto di piangere.
« Non mi merito questo trattamento da parte tua! »

Ha ragione. Lei dopotutto non c'entra nulla con tutta questa situazione. Mi butto a capofitto nella descrizione esatta della mia chat con Daniele e lei resta in silenzio per tutto il tempo, immersa nelle sue logiche strane. Quando finisco di parlare, siamo ormai arrivate quasi in classe. Ma lei mi prende per il polso e mi trascina vicino alla finestra, chiaramente devastata dalla situazione in cui mi trovo.
« Io non so perché Daniele ti abbia detto quelle parole. Non lo so, ma lo posso immaginare. Ho saputo che le cose con Federica non stanno andando bene, pare che lei voglia lasciarlo. Lui è arrabbiato col mondo ed ogni cosa gli da fastidio. Ieri si sarà arrabbiato vedendoti con me al Gianicolo perche avevate litigato la mattina. Stessa identica cosa per ieri sera, tu lo hai criticato e lui ha sbottato con te. Quindi non prendertela con  te stessa. Le cose che ti ha detto su di noi, sai quanto non siano vere. Siamo cosi dal primo giorno di scuola e io non voglio perderti per un idiota come lui! »

Con tutto quello che è successo, la presenza di Federica mi è completamente sfuggita via. Desolata, abbraccio la mia migliore amica, sperando che nessun altro si metta tra me e lei. A pace fatta e dopo un paio di sorrisi radiosi, entriamo in classe. Noto con piacere che Alessandro è seduto al suo posto e Daniele è già seduto al suo, con la testa china sul libro di inglese. Non accenna un gesto ne uno sguardo verso di me, quando prendo posto.

« Ciao! »

La mia voce è un debole sussurro. Rimango immobile fino a quando non pronuncia un 'ciao' secco. Ritorno immediatamente dritta e schiarendomi la gola sistemo le mie cose sul banco. Alessandro e Claire stanno già chiacchierando e solo allora posso notare quanto si trovino in armonia. Perché io e Daniele non siamo cosi? Azzardo un'occhiata verso di lui, ma è immerso nel ripasso di inglese. Mi verrebbe quasi da sorridere. Le mani sono giunte sotto il mento e la barba non fatta da tre giorni comincia a far capolino sulla sua pelle bianca. Le lentiggini sono meravigliose; mi verrebbe da toccarle una ad una. A stento riesco a tenere ferme le mani. Lui si accorge del mio sguardo e intensifica il suo nella mia direzione. Il ricordo della chat di ieri mi balena subito nella mente e ritiro il sorriso che avrei voluto rivolgergli.

« Scusami! »

Scuoto il capo pronunciando quelle sillabe frettolosamente. Ho il dubbio che non mi abbia sentito. Ed invece no.

« Stavi cercando qualche altro difetto da elencarmi? »

Devo mantenere la calma. Assolutamente. Giro del tutto la sedia nella sua direzione e poggio la schiena al muro.

« No! Stavo cercando un modo per parlarti. Ed ero tentata dal non farlo. »

Lui si accarezza il mento e ritorna al suo libro di inglese.

« Beh, preferisco il tuo silenzio alle tue parole! »

Un altro colpo al cuore. Cosi tanti in poco tempo. Che record, ragazzi! Senza più dire una parola, torno dritta al mio posto e sbatto i libri sul banco. Lui mi ignora ed io anche. Credo che sarà cosi per i prossimi cento giorni.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Apr 12, 2017 ⏰

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