Capitolo 7
Mi struscio un po' su di lui e lo sento trattenere un piccolo gemito, mi prende i fianchi e prende parola.
Cam:-Non sto scherzando, non provocarmi se poi non vuoi fare nulla-
Non gli rispondo e gli bacio il collo, passo l'indice sui suoi muscoli e lo vedo mordersi ancora il labbro inferiore. Arrivo al bordo del pantalone e lo tiro un po' per poi lasciarlo e farlo schioccare sulla sua pelle. Mi piace provocarlo. In un attimo mi ritrovo di nuovo sotto di lui, ora si che mi sta mettendo le mani addosso... ma voglio davvero che succeda? In fondo non sono mica obbligata. Nel frattempo mi toglie la maglia, non indossavo il reggiseno.
Mi lecca i capezzoli mi stringe una natica, per poi cominciare a baciarmi la pancia, scendendo sempre più giù fino all'elastico dei pantaloncini neri.
Cam:-Piccola se non vuoi fermami tu dicendomi che non vuoi, davvero, ma fallo ora prima che sia troppo tardi- sembra preoccupato per me e la cosa mi fa sentire bene
Io:-Non ci riesco a fermarti ora...- dico ansimando mentre lui mi bacia il collo
Cam:-Tranquilla piccola, non ti costringo a fare niente- mi sta trattando con fin troppa dolcezza... non me lo aspettavo da uno come lui.
Non sto a raccontarvi i dettagli ma abbiamo deciso di fermarci ai preliminari. È davvero bravo e ho fatto molta fatica a trattenere i gemiti per non farmi sentire dai nostri amici.
Cam:-Perché hai trattenuto i gemiti?- mi chiede ora, mentre siamo ancora nudi nel letto, abbracciati, sotto le coperte.
Io:-Ci avrebbero sentiti-
Cam:-ah... già, comunque sei una bomba- dice poi guardandomi negli occhi mentre sento la sua mano insinuarsi tra le mie gambe, per poi salire fino alla mia intimità
Io:-Grazie ma forse e meglio se, anzi che fare un secondo round, ci rivestissimo... metti che a qualcuno dei nostri amici viene in mente di entrare a vederci mentre dormiamo...se ci trovano nudi finisce male- dico allontanando dolcemente la sua mano.
Lo respingo e un po' mi dispiace ma se non uso il cervello rischio di non controllarmi e rovinarmi, in tutti i sensi.
Cam:-Si forse è meglio che ci mettiamo qualcosa addosso- dice e senza alcun pudore si alza dal letto e prende i suoi boxer, mentre io per la vergogna mi sono tappata gli occhi con le mani.
Mi lancia l'intimo e lo metto sempre rimanendo sotto le coperte, mentre lui prende i nostri cellulari, la mia maglia e torna a letto.
Sblocco il mio cellulare e cazzeggio un po' su facebook, ignorando i messaggi. Presa dalla stanchezza mi addormento con il cellulare in mano.
La mattina dopo mi sveglio prima di Cameron con le voci dei miei amici... voci, urla più che altro. Cameron dorme ancora così ne approfitto per vestirmi e cercare la sigaretta. Cerco sotto il letto, non la trovo, guardo sul comò, nessuna traccia, controllo in bagno, nulla... che cazzo di fine ha fatto!?
Mi viene in mente di controllare nel comodino... no non ci saranno mai.
"Ma cosa ti costa controllare"
Do retta alla mia coscienza e apro il primo cassetto del comodino, frugo un po' e trovo la sigaretta, mi alzo e mi avvicino alla finestra, prendo l'accendino dalla tasca e mi accendo questa tanto desiderata sigaretta, finalmente.
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"Io, Lui ed una Chesterfield"
Fiksi PenggemarUna ragazza di nome Cathrine, in una casa di campagna con il suo gruppo di amici, senza fumare da settimane, si troverà chiusa per due giorni con il ragazzo che le piace ma che allo stesso tempo odia...Dietro ad una "Stupida" sigaretta si nasconde l...