Ti ho mai detto la vera definizione di follia?

IV

La follia che resta da analizzare e quella dovuta alla pazzia in se, quella che nasce da quelle dette in precedenza e si sviluppa nel tempo, accumulandosi nella nostra mente e creando una persona psicopatica, ermetica e apatica. Se davanti al masochismo delle nostre scelte avessimo preferito non soffrire più ma adeguarci, le nostre menti non sarebbero un cumulo si rabbia e macerie, un luogo dove pensieri contrastanti nascono e si distruggono l'un l'altro gettando disperazione nel nostro io, che si sente diviso e senza soluzione davanti a questo, accetta e va avanti, sacrifica la sua sanità e fa finta che non sia successo niente. Cosa potrebbe mai succedere se dessimo sfogo a quella vocina interiore, quella macraba e malata, che in cima a un palazzo ci direbbe 'salta'? Forse non avremmo freno del nostro essere, faremmo uscire fuori tutte le cattiverie dovute alle delusiomi avute senza trovare una soluzione ai nostri problemi e preoccupazioni. Cosa ne uscirebbe? La follia che c'è dietro questi pensieri, cosa ci farebbe fare? Ci autodistruggeremmo, allontanandoci progressivamente dalla società, o daremo vita a una nuova forma di esistenza basata sulla follia dell'essere? Pensate a un mondo dove tutti continuano a soffrire cercando il proprio bene, cercando di cambiare, cambiare in qualcosa di migliore che porti felicità e pace, sarebbe un mondo di folli che porterebbe pace interiore a tutti, ma divemteremmo esseri astratti, senza forma, sofferenti di psicosi e paure e non sapremmo distingue più la scelta giusta da quella sbagliata, sarebbe un mondo folle, di folli. Ora potrei stare qui a dire di come amerei questo mondo, di come sarebbe bello essere circondati da altri folli come me, ma pensandoci bene, senza le persone abitudinarie, quelle che vivono la vita che gli viene data, noi non saremmo più folli, non avremmo più lo stimolo di cercare la soluzione alla ordinarietà perché noi stessi diventeremmo l'ordinarietà, ci annulleremmo poco a poco senza trovare ciò per cui siamo diventati folli, diventeremo il nostro opposto, non saremmo più il folle di qualcun'altro.