Capitolo 2

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Sono a scuola, é con la mente vago tra il mio passato mentre la prof di storia spiega qualcosa...
Boh, credo che parla degli spartani o cretesi. Non ho propio voglia di ascoltarla stá vecchia bacucca. Uff...sta venendo da me, ora che faccio, ma sì, so che dire.

Prof:"- signorina Bello. Come mai non prende appunti sul quaderno? Sá che la prossima settimana é interrogata.

Io:"-prof, non mi sento per niente bene. Ho un malditesta fortissimo é mi fa male la pancia, mi scusi. Le assicuro che recupereró tutti gli appunti.-" "-prof, posso andare in bagno, per piacere...-"

Prof:"-sì, vuoi che ti accompagna qualcuno?-"

Con la testa feci cenno di no, per poi uscire dalla classe col telefono é le cuffie nella tasca della felpa. Andai in bagno, per poi appoggiarmi al calorifero bello caldo é mettermi le cuffie...

Ecco, sono passati venti minuti da quando sono uscita, comunque questa é la seconda ora é tra poco suonerá la campanella del primo intervallo. Decido di andare alle maccchinette dove prendo un pachetto di patatine, ed inizio a mangiare. Ho cinque minuti per mangiare é rientrare senza che la prof si lamenti troppo...
Rientrai in classe, dove la prof continuava a spiegare qualcosa é tornai a sedermi al mio posto, per poi appoggiare la testa sul banco é continuar la mia finta.
Mentre la prof assegnava i compiti, io facevo il conto alla rovescia per la fine dell'ora...
10...9... 8...7 6 ... 5... 4... 3...2...1 é 0!

Drinnn!

Velocemente sgattaiolai fuori dalla classe, per poi andare verso uno dei tanti corridoi della scuola.
Va boh...vado nel mio corridoio preferito, che a differenza degli altri era senza un migliardo di studenti che si aggozzavano di merende o si comportavano come cani in calora. Arrivata, in quel corridoio come mio quotidiano vizzio, mi accucciai sul pavimento a guardare il muro difronte a me, che come molti é scrostato con un intonaco di color grigio topo/ verde mah...cazzo é ? boh?

Iniziai a perdermi tra i pensieri per poi finire a fissar il vuoto senza alcuna ragione, figuriamoci che questi sono solo i primi tre minuti dell'intervallo...che palle. Passai quel noioso intervallo a rigirarmi i pollici, finche non suonó la campanella, così tornai dietro al mio banco...
Uff...ora c'é la prof di disegno tecnico.

Ora vorrei essere a casa. Scometto che quella rompipalle inizierá con il suo solito blateramento. Eccola, ora mi alzo per salutarla é come pensavo mi chiamò alla cattedra, evvai! Si ricomincia, con le risposte finte, quì i prof mi continuano a chiamare in disparte per ripetermi sempre le stesse cose...uffi, puffi é porchi i ciuffi!...(una frase idiota che dico spesso) .

Prof:"-allora Bello. Nella prossima ora vieni nell'aula professori, ti aspetto.-"

Io:"-prof, ma dopo abbiamo la verifica di informatica...-"

Prof:"-no. Non c'é il vostro prof...-" "-quindi ci vediamo.-"

Accenno un sì é torno al mio posto, pensandoci, preferivo la verifica su excel che parlare con la profesoressa Mondelli.
Passai l'ora a scarabocchiare sulla tavola di disegno, per poi colorarla da schifo, ma mentre la prof le giudicava, si complimentò con me ...mentre molti dei miei compagni mi domandavano come avevo fatto. I risposi con una alzata di spalle, per poi continuare il disegno delle colonne greche.
Suonó la campanella é la prof uscì, dandomi uno sguardo di approvazione, credo per le mie capacitá.
Io quella prof non la capisco, anzi nessun prof lo capisco, sono tutti dei coglioni rompipalle, che godono nel far romanzine é poi da un momento all'altro diventi il modello di studente per loro...ma? La logica? Puf...lasciamo stare.
Mentre aspettavamo il prof di supplenza, la mia compagna di banco,  Adiby si era alzata per andare a chiaccherare con le altre ragazze.

Depressa.=Non pazza. Grazie...Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora