Capitolo 20

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Nei giorni seguenti, Jim passò la vita come sempre mah con più gioia, voglia di vivere. Mah come sappiamo le medaglie hanno anche un'altra faccia, infatti per Ilaria il mondo non era come rose e fiori...e per lei quello che era prima un vuoto ora è una dolorosa esistenza. Passava il tempo da psicologi, da maestri di vita. Ormai era una tortura, tutti la vedevano come una pazza, al punto che dalla sua stanza tolsero tutto quello che aveva, per sostituirlo con oggetti di colori femminili. Poverella, ormai sembrava che viveva nel mondo di una Barbie...i muri rosa, la scrivania rosa, tutto rosa, tranne i vestiti. Almeno l'abbigliamento era riuscita a salvarlo...anche se vedendola si vedeva ancora più demotivata a vivere.
Il lato positivo è che dopo un mese in cui aveva cambiato ben 14 psicologi, era arrivato un uomo di una trentina d'anni che sembrava capire la situazione. La prima volta che avevano avuto una "conferenza" passarono 3 ore a non dire nulla, mah la seconda volta lui portò una scacchiera per dama. Sistemò le pedine, e mise al centro del tavolo la scacchiera.

Lui Vuoi fare la prima mossa? O parto io?

Io non sono gli uomini a fare la prima mossa? (Dissi con sarcasmo)

Lui Suppongo che inizierò io, allora...

Così iniziarono quella partita di dama e nel frattempo quello "psicologo" diceva qualche cosa. Come "se vinco io mi offri tu una pizza e poi ti presenti" oppure "se vinci tu poi deciderai tu che devo fare...". Giocammo per una mezz'ora finchè io non ne uscii vincitrice, quindi mi alzai dalla mia sedia senza fiatare e tornai nella stanza che avevo.

Lui è quindi? Hai vinto tu, cosa devo fare?

Io silenzio.

Finita la conversazione la ragazza entrò nella sua stanza eh nulla, aveva mille domande senza risposte. Sentiva tristezza e poi senti del calore. Era il sole...quel sole che da tanto non sfiorava il suo viso pallido, quel sole che li ha illuminato l'amore. Quel ragazzo, quel X, che cosa assurda da dire ma allo stesso tempo tutto pare così romantico. E il suono della canzone Paris invase tutta la stanza. Forse era il momento giusto per andarsene, prende il minimo indispensabile e correre a prender una boccata d'aria. Avete presente quel odore di libertà? Il sapore dolce di un inizio? Ecco mi sentivo così, la musica mi faceva sentire libera e capace di far qualunque cosa. Preso una felpa bordò che avevo nell'armadio e via, scesi le scale frettolosamente ed eccomi. Facevo un passo dopo l'altro con le mie Nike, poi una voglia matta di correre mi prese. Fanculo il mondo! Iniziai a correre con la musica sparata dagli auricolari, non volevo più tornare indietro, volevo provare per sempre quel senso unico di pace con me stessa. Freddo, caldo, nuvoloso, non me ne fregava niente; io sentivo solo il sole che mi seguiva, quasi come un amico. È stupido, mah adoro l'astronomia e certe volte credo che tutti gli astri, i pianeti comunque ci considerino. Si sono proprio fuori di melone 😂😜🙄
...
Mah lasciamo perdere le mie idee assurde. Dopo la corsa mi fermai davanti un muretto e mi ci appoggiai, sentivo il fiato leggermente mancarmi, il cuore in gola e un senso di colpa. Respirai pian piano con più regolarità per poi riprendere a camminare. Il tempo iniziò ad inscurirai, probabilmente tra poco inizierà a piovere... e di fatti. Non feci in tempo a pensare questo che mi stavo facendo una doccia gratis.
Porca puttana!
Mi misi sotto un ponticello che avevo trovato per strada e iniziai ad aspettare, ero stanca e zuppa.
Aspè! L'iPod?!
Oh cazzo!!!! Lo tirai subito fuori dalla tasca e nulla era bagnato...però sano e salvo!
Un miracolo Ahaha
Così misi le cuffie ed iniziai ad ascoltare Rich love
Che bella canzone, poi col profumo della pioggia e un leggero brivido di freddo che mi fa venire la pelle d'oca...la coincidenza perfetta.

PORCO DIO!!!!
Adesso ho capito! Ecco perché L non c'è più!
Eh...che figura di merda😅...eh adesso ho appena pensato che lui magari ha fatto solo 3 anni di scuola, ecco perché quest'anno non lo vedo mai. In realtà mi spiace un poco...mah ogni uno ha la sua strada. Peccato...e l'anno prossimo sarò da sola alla fermata, almeno che mia sorella non decida di venire nella mia scuola. Anche se dubito che lei verà da me, odia disegnare😂, quindi avrò la solitudine a gogo.
Mah torniamo a quella ambientazione romantica. Io sono bagnata come un topo di fogna, ascolto musica deprimente e sono sotto un ponticello, nulla di grave, tutto molto normale...si cazzo, manca solo un barbone o un pervertito che mi fa compagnia😒. Eh un po' di noia mi prende... quindi decido di farmi il ritorno a casa a piedi. Guardò la gente che cammina frettolosa, quando sento il mio nome...
Mi giro e vedo quel tipo strampalato, Jim, James o come si chiama...

Lui  ciao! Vuoi che ti accompagno a casa?

Io  perché?...

Lui  beh...sei un po' bagnata...e io ho un ombrello e ti posso prestare la felpa...se vuoi...

Io  no, grazie. Sto bene così. Ci si vede...

Prov. Jim.
Perchè mi faccio comandare da lei? Mah sono coglione.

Io  Ila! Aspè anch'io vado di là!

La ragazza si voltò aspettandomi sotto quel diluvio...io velocemente andai verso di lei e la presi sotto braccio per trascinarla verso casa mia, per farla riscaldare e offrirli qualcosa da bere.

Lei io devo girare di là...

Io  no, tu vieni ad asciugarti stupidella.

Dopo 10 minuti arrivammo a casa mia, dove non c'era nessuno. Salii di sopra a prendere un paio di asciugamani, per poi farne uno a quella ragazza assolutamente straordinaria. Lei mi ringraziò e poi io le diedi anche una felpa e un paio di jeans.
Eh...

Depressa.=Non pazza. Grazie...Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora