Si guardarono per interminabili secondi, ma Candela entrò, interrompendoli.
"Ah Lucas, siete ancora qui" sorrise "meglio, ero un po in pensiero a lasciare la ragazza sola"
"Anche io, per questo sono rimasto, adesso vado" si alzò "buonanotte" sorrise e andò via.
"Ho interrotto qualcosa?" si sedette.
"No" sorrise lievemente e abbassò lo sguardo "stavamo solo..conversando"
"Ti piace Lucas?" la guardò in attesa di una risposta, Candela aveva già capito tutto.
"Bhe..non per quello che intendete voi"
"Si vede da un miglio che ti piace, e molto" sorrise.
"E va bene" sorrise "non dico che mi sia innamorata di lui, ma quando sto con Lucas mi sento..diversa..mi fa sentire rispettata, libera e donna" sorrise "inoltre è molto simpatico, divertente e bello"
"Sei completamente cotta ragazza" sorrise "basta vedere il tuo sorriso quando parli di lui"
"Bhe continuerò a vederlo e vedremo come andrà a finire" sorrise e si ritirò nella sua camera.
Con il passare dei giorni, agli occhi di Candela la complicità di Sol e Lucas aumentava ed entrambi erano completamente persi l'uno per l'altra. Lei era l'unica che conosceva i sentimenti di Sol e la ragazza si fidava di lei, le raccontava tutto, ma non le aveva ancora confessato la sua identità. Non smetteva di pensare a suo fratello.
Era in pasticceria quando giunse un ragazzo con un biglietto per Candela. La donna ringraziò il garzone e lesse il biglietto."Don Severo ci ha invitate a merenda" sorrise.
"Bene, allora andiamo a cambiarci" sorrise, per Sol era un'ottima occasione per poter rivedere suo fratello. Dopo circa mezz'ora uscirono dalla pasticceria avviandosi alla Miel Amarga. Quando arrivarono Severo le fece accomodare con il suo fare gentile, come al solito.
"Sono contento che abbiate accettato il mio invito" sorrise.
"Grazie a voi di averci invitate" sorrise Candela.
Il pomeriggio proseguì tranquillo, Sol stava sempre più conoscendo suo fratello, l'uomo che era diventato. Aveva lo stesso animo buono di un tempo e sembrava non essere affatto cambiato. A volte, però, la ragazza percepiva nei suoi occhi astio e odio verso qualcuno che lei non conosceva ancora, o meglio, non sapeva chi era tanto odiato da un buon uomo come suo fratello. Sapeva che meditava vendetta contro qualcuno perché una volta lo aveva sentito parlare con Carmelo e sembrava che il loro nemico, oltre ad avergli fatto cosi tanto male per spingerlo a volersi vendicare, era pericoloso.
Al termine del pomeriggio, quando il sole stava tramontando, Candela e Sol dovettero tornare in pasticceria."Grazie mille per il bel pomeriggio, Severo" sorrise Candela.
"Grazie a voi" sorrise, le accompagnò alla porta e in poco tempo arrivarono in pasticceria.
Sol andò alla locanda per fare il turno serale, era distratta e non faceva altro che pensare a Severo, non vedeva l'ora di poterlo riabbracciare e poter dire che lui era suo fratello.QUALCHE SETTIMANA DOPO
Il paese era in fermento per l'arrivo delle feste patronali dedicate a San Mamerto, il protettore di Puente Viejo.
Il sindaco stava cercando di organizzare al meglio la celebrazione, promettendo ai compaesani che sarebbe stata un successo, piena di divertimento e musica ma i paesani non ne erano poi così convinti, gli insuccessi del sindaco erano ormai noti a tutti gli abitanti del paesino.
Sol era a lavorare alla locanda e sentiva parlare da tutta la mattina di questo evento, era la prima volta che poteva parteciparvi visto che era arrivata da poco in paese.
I paesani erano entusiasti e frenetici, tutti si davano da fare per prepararsi all'evento, a cominciare da Emilia, che stava iniziando a cucinare moltissime pietanze per il giorno dopo e Sol cercava di aiutarla come poteva, non era molto brava in cucina.
Mentre spazzava vide entrare Lucas e sorrise spontaneamente, il dottore la guardò e le fece un cenno col cappello in segno di saluto sorridendo, poi si avvicinò al bancone a bere qualcosa.
Sol finì e si avvicinò a lui."Buongiorno dottore, come va?" sorrise e lui anche.
"Molto bene, voi?"
"Benissimo grazie" sorrise nuovamente "parteciperete alla festa del patrono?"
"Se il mio lavoro me lo permetterà si" sorrise "e se non siete già impegnata mi piacerebbe che voi foste nuovamente la mia dama"
"Con chi dovrei essere impegnata? Sentiamo" cercò di nascondere una risata.
"Bhe per quanto siete bella tutti vi vorrebbero come propria dama" sorrise e Sol anche, imbarazzata.
"Non esagerate dottore" sorrise "comunque accetto" sorrise nuovamente "di essere la vostra dama, dico"
"Oh, sarà un piacere" sorrise.
Si salutarono e continuarono a lavorare fino a sera, Sol tornò alla pasticceria e provò il vestito per il giorno dopo, con i risparmi messi da parte per qualche tempo era riuscita a comprare un vestito di prezzo modesto. Le stava veramente bene, era rosso e scollato sulle spalle ed era molto bello. Dopo essersi specchiata sorridente, si mise a dormire.
Il giorno dopo iniziò a prepararsi e mentre scendeva sentì la voce di Lucas, arrivò da loro."Buongiorno Lucas" sorrise e lui si voltò restando a bocca aperta e senza parole, mentre Candela lo guardava, divertita dalla sua espressione.
"Chiudete la bocca o entreranno le mosche" sussurrò Sol a Lucas divertita. Lucas scosse la testa.
"Ehm cosa? Che ne dite se andiamo?"
"Si andiamo" sorrise "a dopo Candela" sorrise e andarono in piazza.
Iniziò la festa con uno dei soliti lunghi e noiosi discorsi del sindaco, poi Lucas portò Sol a salutare gli altri e dopo poco arrivò anche Candela. Sol si allontanò un attimo da Lucas perché aveva visto Emilia indaffarata, voleva aiutarla, così andò da lei e le prese di mano ciò che portava."Permettete che vi aiuti" sorrise.
"Ragazza oggi è il tuo giorno libero, goditi la festa avanti!" Emilia la rimproverò perché quella ragazza testarda non ne voleva sapere di star ferma un attimo e di godersi i momenti in cui non doveva lavorare.
"E così voi dovete sgobbare e non potete godervela? Nemmeno per sogno, più siamo prima finiamo" sorrise, Emilia si arrese perché lo sapeva che quella ragazza non voleva sentire ragioni e Sol continuò ad aiutarla. Finirono di sistemare la tavola in piazza e continuarono i festeggiamenti.
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Tutto Quello Che Volevo || Sol Santacruz
RomanceSpagna, 1922. Lotta ogni giorno per dimenticare il suo triste e infelice passato. Per poter ritrovare la sua sorellina. Severo Santacruz ha un solo obiettivo nella vita: ritrovare Sol. Quella bimba così solare, bella, che non ha potuto vedere e ab...