La prima volta

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La giornata stava peggiorando gradualmente, prima quel prof di scienze umane che continuava a mettere il suo sedere davanti a tutti, poi la verifica di fisica era stata un macello unico e ciliegina sulla torta le era toccato correre per prendere il pullman, visto che quello dal centro sportivo alla scuola era sempre in ritardo, mai una volta che fosse non dico in anticipo, ma almeno giusto. L'unica cosa che poteva risollevare il morale a Caroline era la pasta al forno della nonna. Caroline passava tutto il tempo che poteva con le sue cuffie, ridotte fino al osso, includendo anche la notte. Ascoltava sempre Michael Jackson, e ora continua a farlo su quel pullman che faceva sudare sette camicie. Arrivata all'appartamento della nonna inizia a provare dei dolori allucinanti al basso ventre, "è un segnale" pensa turbata.

"Ciao nonna, vado un attimo al bagno" dice chiudendo la porta per poi correre alla toilette. La scena che le si presenta davanti è raccapricciante: il mar rosso, o come lo chiamava lei "il vento dell'est", era arrivato. Subito cerca di sistemare la situazione, visto che ancora non era tanto grave.

"Va tutto bene?" chiede la nonna sorridendo. Carol scuote la testa sorridendo, come per dirle "Bhè niente che non si possa risolvere, ma porca puttana, proprio oggi doveva succedere". Comunque non disse nulla di tutto ciò, rimase in silenzio, si sedette alla sedia e cominciò a mangiare quella meravigliosa pasta al forno, che più buona non poteva essere.

"Hai visto che è iniziato amici?" si, proprio quel programma che aveva abbandonato anni fa, per poi riprenderlo l'anno prima. La nipote stava per rispondere a sua nonna, quanto tutt'un tratto arrivò sua sorella dalla stanza da letto.

"Caroline c'è un ragazzo che balla come Michael. Oddio non ricordo il nome... inizia con la T... vabbè comunque è..." non dice che è bellissimo, ma si limita ad alzare gli occhi e ha mettere le mani sul petto facendo un sorriso da pirla: è tipico di Grace.

"Non c'è nessuno che può imitare Michael, lo sai Grace" le dice la sorella maggiore, prendendola per una mano e facendola ruotare su sé stessa.

"Vedrai ti piacerà"

"Non credo" dice ridendo alla più piccola mentre scuote la testa.

Arrivano le 14:10 e Grace inizia a dire alla sorella che deve muoversi a pulire quei piatti per vedere il misterioso ragazzo, invece piuttosto che velocizzarsi rallenta chiedendo se poteva andare bene. Ovviamente rispose di no. Dopo una buona mezz'ora, mentre Caroline rispondeva ai vari messaggi, uno schiaffo arrivò forte sulla sua coscia "Ma che cavolo fai Gra-" la sorella la blocco. "E' lui. E' lui" dice agitandosi sul divano. Cosi costretta dal suo tesoro, alza la testa e una chioma di capelli neri attira la sua attenzione "Già i capelli" pensa fra sé. La voce è stupenda e come le sue cuffie si adattano alle sue orecchie, quella si adatta al suo udito. "Oddio, ma siete sicuri che sia reale" chiede sconvolta e nel frattempo che ciò accade il ragazzo compie alcuni passi del suo amato Michael. Rimane scioccata dall'esibizione che ha appena visto. E' talmente concentrata sulla figura che non sente il nome di quel ragazzo. "Carol, si chiama Thomas". Thomas. Anche il nome è perfetto.

Quei Respiri Che Mancano {Wattys2017}Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora