Zac

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Durante il tragitto verso il locale io e Olivia parliamo del mio lavoro e le cose che ho preso in giornata, anche se lei mi sembra un po' distratta e preoccupata, forse.

Stufa di vederla annuire le dico <<Ehi, non mi stai nemmeno ascoltando...c'è qualcosa che non va?>>
Si morde il labbro e riflette un secondo ma confessa.
<<Okay, senti... so che odi quando faccio le cose alle tue spalle ma.. prometto che è per il tuo bene..>>

Conosco Olivia meglio di me stessa, so bene che mi sta nascondendo qualcosa che sa per certo mi farà arrabbiare perciò la fermo in tono brusco.
<<Olivia, dimmi subito cosa hai combinato!>> tuono e lei si ferma di scatto.

Con gli occhi da cucciolo bastonato riprende.
<<Beh, ecco io ho pensato che forse ti andava di divertirti sta sera e ti ho organizzato un appuntamento al buio più o meno>> dice infine a voce bassa.

<<Non ci posso credere!>> urlo <<Sapevo che c'era qualcosa sotto, tu che mi trascini fuori di casa solo per andare a bere qualcosa, dovevo immaginarlo.>> replico delusa.

<<E dai Jess, non fare così, lo sai che è più forte di me>> piagnucola.
<<No, Olivia tutte le volte va così, tu mi organizzi una "bellissima" serata>> mimo le virgolette con le dita per fargli capire meglio il concetto << che poi in realtà finisce sempre allo stesso modo!>>

Non la biasimo, finora la mia vita sentimentale ha fatto pena, quindi Olivia si è sempre impegnata a trovarmi un ragazzo che mi rendesse felice. Il problema, però, non era il loro aspetto fisico (mia cugina ha dei gusti veramente raffinati) ma il loro carattere.

Per questo motivo ho deciso di arrendermi e di lasciare che sia il destino a fare al posto mio. E poi non posso permettermi una storia adesso. Complicherebbe tutto, voglio ancora essere una donna indipendente e con quello che ho passato non me la sento proprio di buttarmi in una storia.

<<Questa volta sarà diverso vedrai, questo ragazzo è meraviglioso, gentile, premuroso ed è veramente bello.>>le luccicano gli occhi mentre parla. <<Lavora come meccanico e guadagna benissimo. Scommetto che appena lo vedrai ti piacerà.>>

Rifletto e non posso crederci che mi sto lasciando convincere ancora dalle solite parole.
Mi posa una mano sulla spalla e dice
<<Credimi Jessica, ho faticato tanto per trovarlo ed è un caro amico, anzi più che altro un bravo meccanico, le sue mani sono magiche.>>
Mi fa l'occhiolino e io le do un colpetto sul braccio ma riprende <<Intendevo per la Honda, ha fatto un ottimo lavoro con la mia piccola.>>

So che non è una buona idea ma decido comunque di fare un eccezione per oggi, d'altronde le devo tanto per tutto quello che sta facendo per me.

<<Okay, okay, però questa è l'ultima volta che sto ai tuoi giochi Liv.>> le dico arresa <<Non mi piace che mi tratti come una bambina>>
<< Non lo sto facendo, sto solo cercando di non farti finire da sola con dodici gatti castrati! >> ringhia offesa.
<< Beh ti informo che non mi dispiacerebbe affatto! >> ribatto.

<< Okay! >>
<< Okay. >>
<< Bene. >> ferma la macchina.
<< Già. >> scendo e la guardo attraversare la strada.
Non ho intenzione di seguirla e fargli capire che ha vinto, quindi mi appoggio alla portiera a braccia incrociate e la fisso.

<< Cosa fai? Non vieni? >> strilla e apre le braccia.
Giro la testa e non gli rispondo. Facciamo così da sempre, lei mi fa arrabbiare e io metto giù il muso per farle capire che ha sbagliato.
Con la coda dell'occhio vedo che si avvicina.

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