Vino

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L'alcol mi sta dando alla testa. Guardo il tavolo, tre bicchieri vuoti, tutti miei, non dovrei bere per niente eppure sento la testa pesante.

Zac si allontana leggermente e quasi sento la sua mancanza. Le parole iniziano a scorrere sulle sue labbra, quasi sembrano prendersi gioco di me, danzano e mi invitano a fissarle ad ogni movimento.

<<Sono nato e cresciuto qui, ho un fratello più grande e una sorella più piccola.>> esita per un attimo ma riprende.<< Ho sempre amato i motori, cosa che ai miei genitori non andava a genio quindi sono andato via di casa per inseguire il mio sogno. Ad oggi ho aperto un officina con cui guadagno bene e sto progettando di espandermi ma diciamo che me la prendo molto comoda essendo ancora giovane.>>

Effettivamente sembrerebbe quasi un adolescente se non fosse per l'altezza e le spalle larghe. Non mi accorgo che ha finito finché non lo vedo sorridere e passarsi una mano tra i capelli.
Si gira e mi sfiora la coscia con una delle ginocchia, guardo la pelle d'oca delle mie gambe. Non deve succedere. Non ora.

<<Beh..>> mi alzo e cerco di tirare più un basso possibile il vestito<<È una cosa molto bella quello che hai fatto.>> balbetto.
<<Dimenticato, quanti anni hai detto di avere se non ti dispiace ripetere?>> tento di sembrare disinvolta.

Alza lo sguardo e mi fissa nelle palle degli occhi. La sua iride è color azzurro e non so se sia colpa delle luci soffuse ma le sue pupille sembrano dilatarsi all'inverosimile.
<<Ho ventunanni, spero non sia un problema, Olivia mi ha detto che tu ne hai uno più di me>> Mi sento un po' in imbarazzo, non l'avrei mai detto ma scopro che effettivamente non mi crea alcun problema.
<<Oh, no affatto.>> prendo un sorso del mio bicchiere per idratarmi la bocca ormai deserta.

<<Mi fa piacere sentire che un ragazzo così giovane sia cosi ambizioso e determinato.>>
<<Mi fa piacere sentirtelo dire, di solito sono il bambino che fa più capricci di quello che si può permettere>> alza la sua bottiglia, mi fa un cenno e ma da giù un po di sorsi prima di ricominciare.

<<Le persone pensano che il mio sia un vizio capisci?>> annuisco <<Però non sanno che mi sono sudato ogni bullone. Non ho mai rotto il cazzo a nessuno eppure mi condannano perche ho abbandonato la famiglia, che non ho seguito le orme di mio padre e mio fratello. Ma non è facile per niente quando sai che qualunque cosa farai per rimediare e dimostrare a tutti che si sono sbagliati non aiuterà, ti crederanno sempre un fallito del cazzo.>>

Da quando siamo passati dal Zac seducente al frustrato? Guardo il tavolo per cercare il mio bicchiere e poi capisco. Ci sono già quatto bottiglie vuote e una per metà piena nella sua mano.
Non ho proprio intenzione di fare da babysitter a nessuno sta sera. Guardo tra la folla e provo a cercare la sagoma di mia cugina ma sembra essersi dileguata.
Zac mi guarda per un attimo in silenzio poi si alza i piedi e si alontana da me.

<< Non dovrei raccontati le mie stronzate, scusami>> si gira e posa una mano sulla mia spalla <<sei così bella..>> mi fissa intensamente e scende leggermente sul braccio accarezzandolo, mi prende per la  mano e se la porta alla bocca per baciarla.
<<Di a Olivia che ci vediamo domani in officina, io..beh io devo scappare>> gira i tacchi e sparisce giù per le scale.
Tiro un sospiro di sollievo <<Pericolo scampato.>>
Non faccio in tempo nemmo a girarmi che me lo ritrovo di nuovo davanti.

<<Sai pensavo... siccome sei nuova in città vorrei portarti a fare un giro uno di questi giorni, se hai voglia ovviamente..>>
Resta lì immobile a guardami negli occhi e mi sento sprafatta, io mio corpo è in sintonia con lui mentre il mio cervello è in allerta e grida "Pericolo, pericolo, scollegare le emozioni!" ma è troppo tardi le sue labbra mi amaliano e non so dire di no. << Certo, mi farebbe molto piacere>> Cazzo no.

<< Perfetto! Domani va bene?>> Non si aspettava dicessi di sì, lo noto da come ha sgranato gli occhi.
<< Domani ho un colloquio ma possiamo vederci, appena finisco.>>
<<Certo, va benissimo, chiederò a Olivia dove venirti a prendere.>> E si allontana velocemente

Sono stupita dal suo cabio d'umore ma non troppo, l'alcol fa anche questo.
Prendo la borsetta, ho bisogno di aria, mi sento soffocare. Scendo in strada e non appena l'aria fresca mi rinfresca la faccia mi sento già meglio. Devo stare attenta ai miei passi o rischio di inciampare ancora e farmi più male dell'ultima volta cazzo. Non me lo posso permettere un altro errore.

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⏰ Ultimo aggiornamento: May 23, 2018 ⏰

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