.Capitolo Quattordici.

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Azzurra era nel letto, guardava la televisione pensando ad altro, la sua mente volava da Gabriel, nella mano sinistra aveva un fazzoletto e gli occhi gonfi e rossi dal pianto.

Ad un tratto la porta si aprì.

Vide entrare Gabriel supportato dalla madre e dalla matrigna.

Vera Lucia la guardò malissimo.

Lei con la faccia preoccupata corse verso di lui, gli mise le mani sulle braccia che aveva appoggiato alle stampelle.

"Stai meglio?" Bisbigliò lei con un nodo alla gola

Lui annuì, guardò per terra e poi decise di mettere l'orgoglio da parte, alzò lo sguardo e la guardò dritta negli occhi.

Incontrare quello sguardo la fece riempire di emozioni e rimorsi.

Voleva sprofondare o anche solo tornare indietro e cambiare tutto.

"Tu cos'hai?" Domandò a bassa voce abbassando di nuovo il capo ma tenendo lo sguardo su di lei.

Azzurra sorrise, lui si era interessato a lei nonostante la sua situazione.

Scoppiò in lacrime e si aggrappò alla sua vita.

"Scusami ho sbagliato" riprese ansimando "sono stata stronza a non venire da te e andarmene, soprattutto se pensiamo al fatto che sei il mio fidanzato e che ti amo".

Alzò il suo sguardo e guardò Gabriel che le sorrise e tentò di abbracciarla.

Lei gli prese il viso tra le mani e gli disse "ti amo" poi mise le sue labbra su quelle del suo ragazzo.

Tentò di unire la sua lingua con quella di Gabriel ma lui chiuse la bocca e le fece un segnale con gli occhi come per ricordarle che c'era sua mamma di fianco.

Azzurra staccò le labbra immediatamente ricordandosi della presenza di Vera Lucia e delle regole che c'erano. Niente baci esagerati.

Quella donna la guardò ancora più male e la matrigna era sempre più soddisfatta, alla fine aveva raggiunto il suo scopo, ma ad Azzurra di sicuro la presenza della sua matrigna faceva molto male.

O mi ami, o fingi di amarmi. || Gabriel JesusDove le storie prendono vita. Scoprilo ora