Città di Diamanti.

Dubbi 🌹

POV'S LORYS

"Io sono Layla. Ora spostati."
Queste parole continuano a rimbombarmi nella testa, fino a diventare un suono distruttivo. Questo nome. Suona nella mia testa come un rumore continuo. Un rumore assordante. E la vedo li di fronte a me, quei capelli biondi che ti ricordano un dolce campo di grano mosso dal vento, la sua pelle bianca come la più pregiata delle porcellane, quelle labbra rosse fuoco. Ma non sono questa la cosa che mi ha affascinato di lei, bensì i suoi occhi. Sotto quei chili e chili di trucco ci sono due abissi inesplorati. Sono di un azzurro così freddo, così spento, come se abbiano perso tutta la felicità. Come se sia successo qualcosa che l'abbia distrutta. Un pò come è successo a me. Nessuno sa il segreto che mi porto dentro. Quel segreto che mi porto dentro da ormai tre anni. Quel segreto che mi causa il dolore più grande di tutti. Che nessuno può e potrà capire. Quel segreto che mi logora dentro. E adesso sono qui. Sdraiato nel mio letto, a fissare questo soffitto impeccabile un pò come il resto della mia camera. La mia stanza che ricorda quella di un perfetto ragazzo con la puzza sotto il naso. Un ragazzo ordinato e tranquillo. Il ragazzo che vorrebbe mia madre. Mia madre che mi riempie l'armadio di camicie immacolate. L'opposto di me. Non mi sono mai visto in queste quattro mura. Una camera che non sento mia. Non sento più di niente che sia mio. Non sento più mia la mia vita. E in questo momento la mia mente ritorna a viaggiare. Con la testa in subbuglio prendo il giubbotto e esco dalla finestra nel cuore della notte. Il freddo mi investe per essere una sera di settembre. L'odore di pino mi riempie le narici, l'argenteo colore della luna che illumina la mia strada. Devo rinfrescarmi i pensieri. Cammino da quasi un ora. Cammino senza rotta e il mio unico pensiero è lei.

Cosa mi nascondi Layla?

Ma mentre continuo ad avanzare nella notte l'ultima cosa che mi sarei aspettata davanti era questa.

"Layla".