Helpatemi

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Qua sotto c'è il prologo... ATTENZIONE NON LA TRAMA MA IL PROLOGO... della ff su Shawn che sto scrivendo... sto lavorando anche a quella su Stefano ma ora do precedenza a questa.

Voglio la vostra opinione.
Dovete dirmi se è leggibile o fa schifo
Perfavore leggetelo tutto quanto fino alla fine...

Grazie a chi mi dirà cosa ne pensa

Se ne stava la. Inerme come sempre stanco come mai.
Le braccia erano piegate in modo irreale. Un po' a destra un po' a sinistra.
Come in un ballo. Prima lento. Poi veloce. Poi lento di nuovo. Fino a che i gomiti quasi non li senti più e li lasci scivolare giù. Un po' come capita. Un po' come cadono.
Se ne stava in un angolo. Nascosto da un po' di siepe è un po' di erba.
Era l'ultimo.
L'ultimo di un po' tutto. Quel tutto che ormai era niente più.
Aveva ancora impresso sui fianchi le impronte limpide di due manine innocenti.
Che prima di lui avevano toccato poco niente.
Manine che per lui erano casa, vita e morte.
Ci viveva in quella presa stretta e sfuggente.
L'aria calda che lo accarezzava mentre ne scivolava via era impressa in un solco un tempo occupato da un bottone rosso.
Cadeva piano in un tempo lungo e
breve quanto pochi.
Era l'ultimo segno di innocenza tenuto stretto in quelle mani.
Quei capelli rossi e ricci avevano lasciato andare quel giocattolo come unico segno di infantilità.
Si era lasciato cadere da quelle mani bianche accompagnato dal dolore che la bimba aveva ancora sulla linea retta tra le gambe che poi arrivava anche allo stomaco.
Si sentiva svuotata di qualcosa che non sapeva cosa.
Era piena di qualcosa che avrebbe riempito chiunque ma svuotato lei.
Non era il momento.
Non sapeva cosa fosse.
Ma si sentì grande.
Grande in un modo brutto.
Grande più di mamma e della maestra Theresa.
Si sentiva svuotata di qualcosa che aveva riempito loro.
Quella sera era rimasta stesa.
Come era stata lasciata.
Teneva per mano il buio spezzando l'armonia dell'aria con un respiro troppo veloce.
Era stata la con la manina ancora piena della zampetta del coniglietto.
Era l'unica cosa che ancora fosse piena di qualcosa di suo.
Aveva lasciato andare quel vuoto che la riempiva insieme a quel pupazzo di pezza.
Che se ne sta ancora la.
Come proprietà di quel posto.
Quel posto che l'aveva privata di tutto e riempita di niente.

SASCHEFANO HUMORDove le storie prendono vita. Scoprilo ora