Tenere Promesse

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  Ecco che si accoppiano quei due, non riescono a fare a meno di farsi sentire... Io proprio non li capisco, se qualcuno vedesse Naevia nuda mi infurierei così tanto che neanche i Titani in persona potrebbero fermarmi, nessuno può placare l'amore che c'è fra noi.
Tutto nacque da un innocente sguardo che mi diede quando ero ancora un gladiatore al servizio di Batiatus, per tutti gli dei, la desiderai così tanto da chiedere un favore a quel figlio di una cagna di Ashur, ancora adesso se ci penso mi viene rabbia, come cazzo ha potuto toccare la MIA donna. Lei è mia e ora nessuno la toccherà oltre a me, l'indomabile gallo, o così almeno mi chiamavano nell'arena.. Ma quei tempi ormai sono passati, sono libero grazie a Spartacus, posso ricostruire una vita con Naevia, senza che nessun padrone o nessuna cagna si metta in mezzo a noi...

Troppo rumore, ma quando la finiscono? Non riesco a riposare e domani devo andare a caccia di selvaggina, spero finisca in fretta quel germanico. Tiro un sospiro di sollievo quando sento il piccolo siriano tirare l'ultimo gemito di piacere. Oh! Siano lodati gli dei o chiunque sia, finalmente hanno finito! Non ce la facevo più, ora ho solo voglia della mia Naevia, di sentire il battito del suo cuore di cui non dubiterò più contro il mio petto.

Afferro le sue mani, adagiate lungo i miei fianchi e le porto sul mio viso, una alla volta e ne bacio il dorso e poi il palmo, alla seconda mano lei apre gli occhi e mi guarda, con quei suoi enormi occhi color mogano, li amo, amo ogni fattezza di questa irresistibile donna, amo le sue curve così sensuali, ma ho paura di toccarla e di riaprire vecchie ferite, quindi scruto il suo sguardo in cerca di qualche segnale, e lei lo capisce, sorride dolcemente e mi bacia castamente le labbra, poi passa alla guancia e subito dopo al collo.. Perché il collo? Sa che sono sensibile alle sue attenzioni... Lo sta facendo apposta forse? Vuole proprio che la prenda in mezzo a sto branco di germanici? Non credo proprio! Nessuno deve sentire i suoi gemiti di piacere, nessuno oltre me. Le sorrido e sussurro al suo orecchio: " Naevia, non farlo, non qui.. Se vuoi qualcosa, e per qualcosa sai che cosa intendo, dimmelo e ci allontaniamo da sto ammasso di cani rognosi.."

Mi guarda perplessa e poi capisce, sa che provo astio verso di loro, sudici germanici nati al nord del Reno.. Mi afferra l'avambraccio e si alza, spronandomi a venire con lei, la seguo.... Mi sta portando verso il torrente, si ferma e mi lascia l'avambraccio, fa qualche passo indietro guardandomi ed inizia a spogliarsi, slegando il nodo che tiene su la sua tunica, ammiro ogni sua curva ed ardo dal desiderio di toccarla, mi tolgo la sola cosa che mi copre e la sollevo dai fianchi, portandola in acqua.

Lì le accarezzo ogni centimetro della sua pelle, così morbida e così soave, arrossisce ai miei tocchi e quando mi soffermo nei punti più sensibile di essa mi guarda con sempre più desiderio e freme come se avesse freddo, dopo ripetute carezze e dopo averla stuzzicata abbastanza nei punti giusti, seno.... Cosce, inguine e poi risalendo al seno e riprendendo il giro, la guardo e sorridendo beffardo la bacio, prima con dolcezza poi con sempre più desiderio, la porta allo stremo e con voce flebile, quasi inudibile mi sussurra "Ti prego, Crixus, non devi aspettare il mio via, tu puoi toccarmi quando vuoi ora...Sai che nessun altro uomo potrà mai toccarmi senza il mio permesso.."

Non aspettavo altro, stringo le dita sui suoi glutei e strusciandomi contro di lei, entro, lentamente per non farle del male, spingendo sempre più in profondità, quando sento che sono alla fine ritorno indietro e rifaccio tutto daccapo.. Quanto è bella quando geme e si stringe a me, come se volesse sempre di più, e io l'accontento, non posso non renderla felice dopo tutto quello che le ho fatto passare, non posso non soddisfarla e negarle qualcosa, lei deve avere tutto ciò che vuole, e io sarò sempre lì accanto a lei, a darle ciò che desidera... Ed ora desidera ardentemente me, ed io lei.
Non smetto di muovermi, con sempre più velocità e forza, affondando in lei ripetutamente, muovendo e roteando i fianchi così da provocarle soltanto piacere, così da farla sgretolare fra le mie mani. Quando sento che sto per venire la afferro con più forza e baciandola con enorme passione ed ardente amore, affondo un'ultima volta in lei, riversando tutto ciò che avevo dentro il suo grazioso corpo da guerriera, facendola esplodere dal piacere e gridare il mio nome, come una supplica, come una preghiera verso gli dei, o meglio, verso di me.

Le afferro i fianchi e la allontano, così da uscire, la lascio nell'acqua e la lavo. Le lavo tutto il corpo, perlato dal sudore della poco fa avvenuta relazione, lei fa lo stesso con me e poi la prendo in braccio e la porto alla riva, afferrando i vestiti e vestendola, mi copro e mi affretto a tornare sotto le lenzuola, non voglio che prenda freddo, o peggio, qualche influenza.. Appena arriviamo alla nostra "cuccia" la adagio lì, con amore e la copro, poi mi stendo di fianco alla mia amata, e lei poggia il capo sul mio petto. Passiamo un po' di tempo a carezzarci, a farci tenere promesse con gesti così dolci...

Alzo lo sguardo e noto con piacere che anche il germanico è nella mia stessa posizione, domani gli farò capire che se vuole accoppiarsi come i cani deve andare altrove, non ho voglia di sentire quel piccolo siriano lamentarsi delle sue stoccate da ragazzino. Si, devo farlo, anche se rischio con piacere una piccola rissa, la quale avrò il sopravvento, come sempre...  

Un lungo viaggio verso la libertàDove le storie prendono vita. Scoprilo ora