La prima notte da liberi

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  Ora posso godermi con moderata tranquillità la mia vita da fuggiasco assieme a Nasir, Crixus, Naevia ed i miei "fratelli" germani. Anche se a tutti preferisco solo la compagnia del mio piccolo "schiavo dalla pelle olivastra", un siriano, anche se conoscevo soltanto un siriano, un gran figlio di una cagna, questo siriano ora è TUTTO per me, e se qualcuno si mettesse fra di noi, anche gli dei in persona, io li ucciderei, nessuno può separarmi da colui che allevia ogni mia ferita dopo una battaglia, da colui che ogni notte mi scalda e mi fa scaldare.
Forse è ora di smettere di pensare e di alzarmi da questo "letto", due lenzuola buttate sul terreno, ma tutto va bene se al mio fianco c'è.... C'è... DOVE CAZZO E' FINITO?

Mi alzo di scatto, sguainando la spada dal fodero ben riposto sulla mia cintola, inizio a correre tra gli alberi, in cerca del mio amato, dove sarà andato senza avermi detto nulla.. Per tutti gli Asi, non posso perdere anche lui! Mi affretto, ma tenendo il passo leggero per non farmi sentire da possibili nemici nelle vicinanze, scorgo un ombra in lontananza, mi nascondo dietro ad un tronco d'albero abbastanza grande da coprire le mie spalle, smetto di respirare e non appena mi supera lo afferro da dietro e gli punto la lama della spada alla gola...Questo corpo è piccolo per essere quello di un mercenario, lo faccio girare su se stesso tenendoli sempre la spada puntata con leggera distanza dalla gola, ed è LUI, il mio moccioso.... Ripongo subito la spada nel suo fodero...
"E io che pensavo che fossi un fottuto romano! Non farmi più spaventare, dimmi dove vai quando siamo a letto..." Dico carezzandogli con affetto la guancia, sorridendogli.

Lui mi guarda un po' attonito e poi sorride come solo lui sa fare, le sue labbra formano una curva perfetta sul suo viso, che fanno risaltare due piccole fossette in mezzo alle guance, e scoprire così i suoi denti perfettamente curati. Non c'è nulla da dire, anche se quel bastardo del suo ex padrone se lo fotteva ogni sera, lo ha curato per bene... All'idea di un altro uomo che entra dentro il suo corpo mi si annebbia il cervello e senza dargli possibilità di rispondere lo bacio d'impeto e lo spingo contro l'albero grazie al quale mi ero nascosto poco prima, poi lo guardo, famelico di lui.
Lui mi guarda un po' sorpreso e baciandomi lentamente, in modo quasi straziante le labbra mi sussurra, come se mi leggesse negli occhi, nell'anima... "Sta tranquillo, nessuno mi avrà, perché sono solo tuo... Mio gladiatore.."
E' la prima volta che mi chiama così, non so perché non sono mai stato un tipo da smancerie, anzi so il perché, io sono stato addestrato per combattere non per amare.. Ma lui mi sta insegnando anche quello, ed io in cambio a combattere, in modo che io sia sicuro che nessuno lo possa portare via da me.. Ma quel "mio", quella singola parola mi fa ribollire di desiderio.. Lo afferro dai fianchi e riprendo a baciarlo, come se fosse la sola cosa che mi tiene in vita, come se fosse l'ultima cosa che farò. Lui si stringe tutto intorno a me e ricambia il mio bacio, ma in maniera più dolce, colmo di desiderio di avermi in lui, lo vorrei accontentare, ora, in questo momento, ma non voglio prenderlo contro un albero, non voglio prenderlo come se fosse una di quelle cagne dei bordelli di Capua.
Così lo afferro e lo porto all'accampamento, tanto tutti sanno quanto lo amo, e non devo riguardarmi con nessuno per quello che faccio con il MIO amato. Lo stendo sulle nostre lenzuola e lo bacio con passione, abbassandomi la cintola e con essa i panni che coprono soltanto la zona inguinale del mio corpo, faccio lo stesso con lui, carezzandolo lì dove ormai è duro, sento i suoi gemiti e credo che anche gli altri li sentano, ma non m'interessa lui è MIO e non credo che qualcuno sia così stupido da provare a portarmelo via.

Siamo nudi ora, afferro un lenzuolo e copro i nostri corpi, lo guardo, stregato come sempre dalla sua bellezza così seducente, faccio scivolare le mie mani sui suoi pettorali, sui suoi fianchi, fino a sotto le ginocchia, le alzo e le allargo così da potermi insinuare fra di lui, gli carezzo ogni centimetro della sua virilità e anche lui lo fa, sfidandomi con lo sguardo, abbasso il capo e gli mordo con leggerezza il labbro inferiore, così da distrarlo e dare una stoccata così forte da entrare completamente in lui. Geme più di prima ed io sorrido come uno stolto, gli afferro con una mano il volto e lo porto vicino al mio, così da baciarlo con ardente passione, entrando ed uscendo dall'unico posto in cui non vorrei mai andare via. Prima lentamente, in modo da farlo abituare, poi sempre più veloce, per soddisfare la sua sete di me, e soddisfare la mia voglia di lui, fino ad esplodere dentro di lui, e far venire anche lui..

Scivolo fuori da lui, e sento quasi un gemito di tristezza, gli sorrido e lo bacio. "Sempre insaziabile il mio moccioso." Aggrotta le sopracciglia e mi morde il lobo dell'orecchio
"Non sono io che sono insaziabile, sei tu che non hai mai abbastanza di me.." Dice beffandosi di me, ma tanto non ci casco, non asseconderò il suo capriccio, gli bacio tutto il viso, mentre gli pulisco il ventre dal suo seme, pulendomi poi la mano sulle lenzuola.
Lo afferro dai fianchi e lo stringo a me, stendendomi a fianco a lui e con dolcezza lo bacio sulle labbra..
"Buona notte 'Principe', e non allontanarti di nuovo, o sarà peggio di adesso..." Dico con aria di minaccia..
"Allora vedrò di fuggire più frequentemente, mio germano" Ancora quel mio, quanto mi piace...
Lo bacio, e mi addormento stringendolo tra le mie braccia, sentendo il suo odore così fresco, come una leggera brezza del mare...  

Un lungo viaggio verso la libertàDove le storie prendono vita. Scoprilo ora