Forse è meglio separarci

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  E che cazzo, non posso neanche pisciare che ci sono quei due che fanno i loro porci comodi, domani mattina devo assolutamente parlarne con quel germanico di merda. Però prima devo parlare con Naevia, non ce la faccio più ad andare avanti così, noi siamo gladiatori, dobbiamo combattere, non rifugiarci oltre l e Alpi. Poi tutti questi germanici stanno tornando nella loro terra natia, perché dovrei seguirli?

Devo ancora terminare la mia vendetta contro Roma.
Raggiungo in fretta il giaciglio mio e della mia amata, le poggio una mano sulla spalla ed inizio a scrollarla in modo da farla rinvenire dal suo dolce sonno. Oh, amore, non vorrei mai svegliarti per una cosa così futile, ma devo assolutamente parlarti! Pronuncio queste parole dentro la mia testa, come per perdonarmi questo gesto. Dopo due scrollate Naevia si sveglia e guardandomi mi sorride e scostandosi un ciuffo dal viso mi osserva, e notando la mia espressione severa balza in piedi afferrando la spada.

" Crixus! Che succede? I romani stanno attaccando?!" Chiede guardandosi disorientata attorno a se stessa.

"No amore mio, devo parlarti..." Le poggio le mani sulle spalle e la faccio calmare, baciandole dolcemente le labbra così morbide.

" Di cosa?" Mi guarda accigliata, confusa dalle mie parole così serie.

"Voglio andarmene. Voglio che noi due riprendiamo la nostra strada contro Roma, per vendicarci dei torti subiti contro la tua persona e contro la mia. Però voglio parlarne con te, perché se tu volessi ancora restare con questi germanici rispetterò il tuo volere e spegnerò la mia fiamma, giacendo ogni notte con te, verso la terra natia di questi porci." Dico guardandola intensamente negli occhi. Sto dicendo il vero, rispetterò ogni sua volontà, qualsivoglia essa sia.

" Non aspettavo altro mio amore, a quando la partenza? Dovremmo parlarne con Agron e Nasir. E chiedere due cavalli e qualche provvista. Poi nel viaggio saccheggeremo qualche villo romano." Ha gli occhi illuminati dall'eccitazione, lei non aspettava altro? Lei voleva che ce ne andassimo prima? Oh! Ecco perché l'amo, perché la sua fiamma brucia ancora, anche dopo tutto ciò che gli hanno fatto. Ora che ci penso, dobbiamo parlarne con quello sporco germanico e quel siriano.

"Ora andiamo a parlarne con quei due, così possiamo partire il prima possibile, e mettere finalmente in atto la NOSTRA vendetta. Nel sentiero per Roma recluteremo schiavi e gladiatori di case dei lanisti della Repubblica." Spiego afferrando le lenzuola del nostro giaciglio, piegandole e mettendole nella nostra bisaccia, afferrando i vestiti della mia Dea e riponendole anch'esse al suo interno.

"Vado a rinvenire Nasir ed Agron" Dice correndo verso la loro cuccetta, poco lontano dalla nostra. Dopo vari minuti torna con i due amanti e sorridendomi m'incalza dicendo con voce seria.

"Ho già spiegato loro le nostre ragioni. Ora tu spiega loro cosa vorremmo. E poi ci saluteremo. Un addio.." Dice un po' malinconica guardando l'amico siriano.

"Agron, non abbiamo mai avuto buoni rapporti, e questa è anche una delle ragioni della nostra partenza. Ma la principale è la vendetta che abbiamo abbandonato. Non capisco ancora perché Spartacus abbia deciso di abbandonare la causa, lasciandoci sciolti, dicendoci di tornare a casa. Io e Naevia non abbiamo una casa, io sono passato da un padrone all'altro e Naevia è cresciuta nella casa di Battiatus. Noi vogliamo la nostra vendetta, e visto che voi volete tornarvene a casa, e fare gli allegri pastori innamorati, vi lasceremo." Afferro la bisaccia e termino.. "Però vorrei chiederti un favore, possiamo avere dei viveri e due cavalli?" Chiedo guardandolo.

Rimasto un po' esterrefatto e poi sorridendo in quel modo così animalesco, acconsente. " Prendi ciò che ti serve, auguri fratello" Tende l'avambraccio con il marchio di Battiatus, io lo stringo e lo saluto da vero fratello gladiatore.

"Addio, fratello" Dico avviandomi verso il tronco a cui i cavalli erano legati, ne slego due ed afferrando qualche borsa di vivere la lego alla sella dei cavalli, salendo su uno di questi ed aspettando la mia amata.

Dopo qualche minuto torna da me e monta in sella all'altro cavallo, salutando con la mano Nasir, poi si volta e guardandomi con gli occhi un po' lucidi di malinconia mi sorride. Ricambio il suo sorriso, la bacio e dando uno strattone al cavallo lo faccio partire, seguito da quello di Naevia. Inseguendo il nostro deisderio di vendetta; Far tremare la Repubblica.

Un lungo viaggio verso la libertàDove le storie prendono vita. Scoprilo ora