Mi sveglio al fianco del mio gladiatore, si, un germanico dal pelo castano e dal corpo scolpito da un Dio della guerra. Se solo lo avessi conosciuto prima, conosciuto prima di quel che gli è successo a suo fratello, mi parla spesso di suo fratello, Duro. Ne parla come se fosse ancora vivo, e ne sono felice perchè non si rattrista più di tanto, ma quando ne parla a quel suo solito sorriso, ma gli occhi non sorridono con lui, ha un'aria malinconica quando lo fa e mi fa tenerezza, perchè vorrei risanargli il morale, ma non posso sempre dirgli le stesse cose, devo essere più forte, più deciso, devo dargli ciò che si merita, TUTTO.
Mi alzo, lasciandolo ai suoi sogni, sembra felice mentre dorme, lo copro con le lenzuola e vado ad allenarmi contro una corteccia d'albero, poco distante dall'accampamento ma abbastanza vicino alle sentinelle che fanno la guardia. Mentre scalfisco la corteccia con la lama della mia spada già intrisa di sangue romano per la causa di Spartacus, mi soffermo sui miei pensieri, ricordando quando ero uno schiavo... Devo molto a Spartacus e agli altri, mi hanno liberato da ciò che io credevo una "posizione sociale onorevole", ma dove?
Mi facevo fottere ogni sera da quel bastardo, che mi aveva dato un nome romano solo perchè non sopportava l'idea di fottersi un siriano. Tiberio, solo i romani possono dare nomi così sudici ai loro figli, preferisco il mio vero nome, il nome con cui mio fratello mi chiamava, Nasir, si suona molto meglio... Ma soltanto un nome mi fa scaldare il cuore: Agron. Non appena lo pronuncio con flebile voce mentre scalfisco il legno mi vengono i brividi, che sia questo vero amore? Oh, lo spero. Spero di essere il solo uomo che gli apparterrà per tutta la vita, spero di seguirlo in ogni sua battaglia e stare sempre al suo fianco, così da poterlo difendere.
Vorrei soltanto che il fato non mi preservi qualcosa di malevolo, non voglio perderlo, non voglio perdere l'unica ragione per cui mi batto, oltre alla libertà e allo spargimento di sangue di quei porci romani, tutti quelli che ci vogliono in catene e che pensano che una persona possa essere usata come un oggetto solo perchè hanno le borse piene di monete tintinnanti.
Scuoto la testa e torno al mio allenamento, scalfendo con più forza la corteccia, lasciando dei tagli che probabilmente ucciderebbero un uomo portandolo al dissanguamento. Scalfisco un'ultima volta l'albero e mi riposo, asciugandomi con l'avambraccio la fronte sudata e poi sputando la saliva in eccesso.
Sento un braccio che mi cinge la vita e girandomi di scatto lo ritrovo lì, con quel suo sorriso adorabile ed insaziabile delle mie labbra. Sorrido a mia volta, riponendo la spada a terra.
"Cosa ci fai sveglio? Non ti è bastata la lezione che mi hai dato?" Dico sbeffeggiandolo un po', solo per punzecchiarlo e farlo sorridere ancora di più.
"Mi sono svegliato e non eri al mio fianco, come sempre. Un giorno non ti troverò, non avrò questa fortuna di poterti stringere ancora..." Dice con aria malinconica, afferrandomi.
"Agron, hai di nuovo sognato quel tragico giorno?" Chiedo sapendo che ogni volta che sogna suo fratello corre da me a confidarmi le sue angoscie, le sue paure più recondite.
" Ho sognato Duro, che dall'altra parte mi diceva di tenerti stretto, di non perderti, perchè non voleva vedermi ancora soffrire... E poi sprazzi della nostra infanzia, del nostro allenamento da gladiatori.... E poi il giorno che ti ho conosciuto. Lì mi sono svegliato e non ti ho trovato al mio fianco." Mi spiega con tristezza, ma sorridendo non appena nomina l'infanzia passata con il fratello perso nella rivolta contro il proprio padrone.
"Ero solo ad allenarmi, per soffocare le tue paure, per renderti sicuro di me. Non mi perderai, noi staremo assieme in questa vita e nella prossima ancora. Non mi separerò mai dal tuo fianco, neanche se mi trafigessero con una lama dritto al petto." Dico battendo la mano al petto, all'altezza del cuore, e poi continuo... "Questo batte solo per te, solo grazie a te. Non oserò mai farmi ammazzare da uno sporco romano." Enfatizzo portando poi la mano al suo viso, carezzandolo e poi baciandolo con dolcezza.
"Si piccolo moccioso, ci credo!" Sussurra sulle mie labbra, sapendo che mi fa infuriare quel vezzeggiativo così fastidioso. Gli mordo la lingua e poi corro via, come per "sfuggire" dalle conseguenze di quell'atto.
"NON MI SCAPPERAI COSì FACILMENTE, MOCCIOSO." Ed ecco che lo ripete, scatto indietro e gli salto addosso, facendolo cadere a terra con un sonoro tonfo, spero di non avergli fatto troppo male alla schiena, sorrido all'idea di avergli fatto male soltanto con il mio dolce peso.
"Vuoi forse ammazzarmi?" Chiede massaggiandosi la nuca e poi afferrandomi e facendomi rotolare, così da capovolgere la situazione. Sento il suo corpo che preme contro il mio, scoppio a ridere e lo lascio fare.
"Si, certo mio gladiatore, aggredisci pure un -moccioso- indifeso..." Dico mettendo il broncio, fatto molto male, ma sempre broncio rimane.
"Infatti non voglio aggredirti, ma mangiarti..Vivo.." Rabbrividisco al suono della sua voce così sensuale e carica di promesse lascive. Lo guardo dubitando di ciò che sta dicendo... E poi trovo il coraggio di fare uscire la mia voce.
"Guarda che mi sono appena allenato, sono salato.." Dico in tono scherzoso, cercando di evitare altre frasi troppo eccitanti.
" Non cercare di smorzare la mia eccitazione, tu sei delizioso.." Dice passandosi la lingua sui denti e poi leccandomi l'angolo della bocca. A quel punto schiudo le labbra e lo bacio, giocando con la sua lingua e mordendogli ogni tanto il labbro inferiore, così da farlo eccitare sempre di più....
" MA NON POSSO ANDARE A PISCIARE CHE CI SIETE VOI DUE A SCOPARE?" Mi giro e c'è Crixus che ci coglie di sorpresa, con una mano sulla cintola, in procinto di abbassarla così da poter fare ciò per cui si era alzato dal fianco della mia amica Naevia.
"Gallo del cazzo, devi sempre venire nei momenti meno graditi eh!?" Dice alzandosi da sopra di me ed aiutandomi a fare lo stesso, lo guarda e se ne va spalleggiandolo con forza, sparisce in mezzo all'accampamento notevolemente scocciato... Poi rimedierò.
"Scusa Crixus, non volevamo disturbarti.." Uso un tono di scuse e chino di poco il capo, lui si avvicina al mio orecchio e mi sussurra con una punta di disprezzo.
"Dì al tuo amato porco germanico che se deve fotterti lo fa lontano da me e lontano da dove devo andare a pisciare. Va bene? O la prossima volta vi piscio sopra..." Lo guardo scoinvolto e me ne vado, ma appena arrivato al campo non posso far altro che scoppiare a ridere ed andare a ricongiungermi con Agron per finire ciò che lui aveva iniziato.
Lo colgo di sorpresa, da dietro ed inizio a mordicchiargli il collo, dopo pochi minuti mi afferra e mi getta a terra, sopra le nostre lenzuola, con la pancia al suolo. Si mette sopra di me, e spogliandomi entra con vigore, ansimando al mio orecchio. Noto con piacere che è ancora eccitato, ma che sta scaricando la sua rabbia verso Crixus su di me, anzi, dentro di me! Lascio che si sfoghi, fino alla fine, fino a saziarlo ed anche sino a che lui sazia me con le sue forti stoccate. Il suo furore mi fa ribollire il sangue, ma non posso biasimarlo, in effetti Crixus poteva girare al largo.
Non appena ha finito mi volta e mi bacia, poi si stende e si gira, dandomi una fredda "Buonanotte"... Che ho fatto io? Lo spingo via e mi volto.. Sento un suo sospiro e poi si rigira, abbracciandomi da dietro.. "Scusa, non volevo trattarti così, ma quel fottuto gallo mi fa infuriare, per di più ha interrotto il nostro bellissimo gioco..." Sorrido e lo perdono..
"Tranquillo, lo so che non volevi, ma la prossima volta niente attenzioni particolari per un bel po' di lune, così impari la lezione... Mio gladiatore germanico." Aggiungo con amore dopo averlo ammonito. Sento il suo sorriso sulla mia pelle e poi scivolo nel sonno, ricordando il primo giorno che lo conobbi...
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Un lungo viaggio verso la libertà
RomantizmMi piace la coppia Nasir ed Agron, ed altri personaggi, ma non volendo che morissero e visto che in attesa di episodi della nostra serie preferita ho fatto una storia "inventata" sulle basi di ciò che ho visto e ciò che vorrei vedere. Spero di non e...