capitolo 2

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BEFORE   Già a dieci anni indossavo un costume di smagliature

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BEFORE
  Già a dieci anni indossavo un costume di smagliature.
 

Senontipiacefalostesso - nei media⌟ 


Facciamo un gioco. Ti avevo avvertito prima, qua comincia l'intreccio. Gurim è vicina all'apocalisse. Tutti hanno una colpa, ma decidi tu chi merita un po' di commiserazione. Questa non è una qualunque divagazione, un horror vacui di parole, un capriccio dei miei ed un elogio alla descrizione connotativa, alle figure retoriche che nessuno saluta quando le incontra. Pensate alla poesia e consideratela la vostra arma d'attacco. Non ci sono regole, le parole sono peggio del veleno nell'orecchio.
Se siete curiosi siete nel posto giusto, se lo siete troppo, allora, c'è qualcosa che vi sfugge.

Notte, che nel profondo oscuro seno chiudesti e nell'oblio fatto sii grande, degno d'un chiaro sol, degne d'un pieno teatro, opre sarian sì memorande.

Domenica di Dicembre, i Cigarettes After Sex non sanno dire addio, le luci del portico sono da cambiare e la strada principale è sempre pericolosa di notte

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Domenica di Dicembre, i Cigarettes After Sex non sanno dire addio, le luci del portico sono da cambiare e la strada principale è sempre pericolosa di notte. C'è chi ha paura di rimetterci la faccia e si nasconde in macchina, la musica è uno schiaffo per l'etica e le orecchie bruciano anche se non ti stendi al sole. C'è chi non può scampare all'ipocrisia bastarda che lascia il segno di un morso sotto la gola. Soggiogati che scelgono la morale, ma non ricevono l'autorizzazione. Si smentiscono pure quando perdono il nome, e il vento del mattino rende tutti un po' nervosi.

Se l'occhio viaggiava oltre la finestra poteva riconoscere il familiare colore del semaforo.
I ciclamini non crescevano d'inverno, le finestre della mansarda erano sigillate e la macedonia era sempre in tavola. La frutta era costosa anche con i buchi, e la mamma rovesciava lo zucchero di canna con fare sospetto. Nella tana del coniglio c'è poco silenzio. Il televisore in soggiorno era ancora acceso, papà doveva essersi addormentato ancora, forse quella birra in più lo aveva fatto ricadere nella sua depressione da imprenditore, le gambe che cedono prima della pensione.

La signora, invece, si era sdraiata sul suo trono, e sulla mensola esibiva tutti i cristalli, fragranze di una regina. Era chiusa nelle sue stanze, forse leggeva, o fingeva di interessarsi alla lettura mentre versava qualche lacrima per aver perduto la sua giovinezza e le avance del marito. Meglio se esiliata nella sua stanza e non la si sentiva dar ordini da colonnello. Erano ancora lontani gli anni del servizio militare. Lui, figlio minore, era prigioniero dei suoi servigi, obbligato a scrivere la sua lettera di dimissioni, perché lei la grammatica non la ricordava, o non era importante se quelli dell'agenzia erano dei gran analfabeti. Ci teneva comunque a far bella figura.

❝Namjoon always gets chocolate stains on his pants❞⊰ rm Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora