capitolo 25

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Dopo avermi prelevato diciamo dalle mani di Fabrizio, Andrea non mi ha mollato un attimo. Se non mi teneva stretto a se mi teneva per mano. Non dico che mi sia dispiaciuto, ma questa sua gelosia a volte è un po' esagerata, in fondo siamo in casa in un perimetro molto limitato, ma quando glielo ho fatto notare lui mi a risposto che oggi e il suo compleanno e devo stare con lui. Volevo ribattere che il vero motivo si chiama Fabrizio, ma ho lasciato correre, perché uno mi fa piacere sia stare con lui e mi piace che sia geloso e secondo so che ha ragione su Fabrizio lui è una vita che mi viene dietro e non perde occasione per corteggiarmi.
La serata passa scherzando, appena Fabrizio va via Matteo e gli altri cominciano a prendere in giro Andrea il quale cerca di difendersi dicendo che la sua non è gelosia, ma mettere solo in chiaro con che io ero già impegnata. Tutti ridono e scherzano ma io comincio sentire la stanchezza e mia sorella che se ne accorge propone di andarci a fare un sonnellino e poi vederci per colazione al bar in centro. Così vanno via tutti tranne Andrea che non vedeva l'ora di stare un po' solo con me. Ci corichiamo e lui mi stringe a se e ci addormentiamo. La mattina seguente mi sveglio presto, vedo Andrea che dorme beato, lo guardo dormire per un po, ma ahimè tra la vescica che mi pressa e la nausea mattutina sono costretta ad alzarmi. Appena esco dal bagno, trovo Andrea sveglio già vestito e gli chiedo
"Dove vai?" lui mi guarda è dice
" mi ha chiamato Matteo devo andare da lui al bar non so cosa è successo"
" adesso basta!" dico lui mi guarda
"Cosa vuoi dire che non mi credi?"
" si" dico e gli mostro il cellulare
" mi hai seguito!" e mi guarda incredulo
" non ti fidi di me! "
" come vedi ne ho motivo!"
"Da quanto va avanti questa storia" dico, mentre lacrime mi scendono sul viso, mentre Andrea mi guarda in silenzio
" ha ragione Clara io sono solo un ragazzina per te, non ho contato mai niente per te, anche quando dicevi di amarmi mentivi?" lui si muove verso di me, il suo sguardo e pieno di dispiacere e dolore.
" no!" dico " ti prego non avvicinati e non dire niente va via! Per favore" Andrea prende la maglia, ma prima di uscire mi abbraccia forte e mi dice
" no, non mentivo, anche se so che non mi credi, ma questa è la verità"
Poi esce dalla stanza. Sento chiudersi la porta e io mi butto sul letto e piango fino a che ormai esausta mi addormentò. Mi sveglio, vado a farmi una doccia. Mi rimetto nel letto, non ho voglia ne di pensare e ne di vedere nessuno. Sento la porta suonare ma non vado ad aprire. Spengo il cellulare e mi riaddormento. Ormai sono tre giorni che vivo in completa apatia, sono in casa sola mia sorella e venuta tante volte e anche Sarah, ma io non ho risposto. Fuori si sente il natale che sta arrivando, ma io non sento niente, solo dolore. L' ufficio è chiuso, fortunatamente, perché io non avrei la forza di andare.

Pensieri e azioni di Andrea
Mi sveglio e sento Carla in bagno che vomita, sto per alzarmi quando sento il mio cellulare squillare, guardo il display è rispondo
"Tutto bene? Arrivo subito tu non muoverti" chiudo la telefonata e mi infilo i pantaloni. In quel momento esce Carla dal bagno e la guardo ha una faccia bianca, ma ciò che vedo nel suo sguardo non mi piace, poi la sento chiedermi
" dove vai?". Cazzo e ora cosa le dico? Non posso dirgli la verità, non ancora. Così le dico che Matteo mi ha chiamato egli invento la scusa che è successo qualcosa al locale, ma lei non mi crede si vede ad un chilometro e senza dirmi niente mi mostra delle foto in cui abbraccio Francesca. Cazzo! Penso, allora le dico che lei non si fida di me, non se perché non si fida di me anche se in questo periodo devo dire che col mio comportamento molto probabilmente le ho dato modo di dubitarne, oppure perché non potevo darle per il momento una spiegazione. Mentre lei parlava io decido di lasciargli credere ciò che non sembrava, solo così l'avrei protetta e tenuta fuori dal pericolo. Quando la sento che mi dice che dovevo andare via il mio cuore va in pezzi soprattutto perché lei pensa che io non la abbia mai amata. Così prendo la maglia, ma prima di andare via la stringo a me forte dicendogli che non le mentito sui miei sentimenti anche se so che lei ora non mi crede, poi vado via, lasciando il mio cuore con lei l'unica donna che ho amato è amerò fino all'eternità e oltre.

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