Non era il mio posto quello, non riconoscevo quella stanza.
Mi guardai attorno con la testa inserita in una pressa e lo vidi accanto a me mentre dormiva.Cosa?!
Io e lui nello stesso letto.
Io e lui nello stesso letto per di più seminudi.
Non era la prima volta che dormivo con un uomo anzi ma quella volta fu diverso.
No no no aspetta Michele sicuramente stai ancora dormendo; aspetta e prima o poi ti sveglierai.Attesi inerme qualcosa che mi facesse capire se io fossi al di qua o al di là del sottile filo che divide sogno da realtà ma ciò non accadde presto.
Erano le 13.07, segnava quell'ora l'orologio del mio telefono che ritrovai a terra ad una decina di centimetri dal letto, e il tempo sembrava fermo.In quella stanza nulla si muoveva, ero stupidamente certo che rimasero le 13.07 per circa venti minuti o poco più.
Sentii un movimento, un suo movimento e di scatto mi girai.
Mai più grande cazzata fu fatta.
La testa iniziò a girarmi come se fossi sulle tazze di Gardaland e l'unica cosa che mi fu concessa di fare era quella di ributtare pesantemente la testa sul cuscino strizzando gli occhi."Non devi far finta di dormire, ti ho visto" disse lui con una voce roca e bassa che trovai estremamente eccitante.
Si voltò lentamente aprendo i grandi occhi neri ed io, ingenuo, feci lo stesso trovandomi il suo sguardo puntato addosso.
Francesco allargò la bocca in un sorriso mostrandomi gli incisivi per poi iniziare a ridere sommessamente.
Io, ancora più confuso di prima, mi massaggiai le tempie strizzando gli occhi. Lui continuò, ripreso dalla sua risata: "Ce l'abbiamo fatta finalmente", si sdraiò su un fianco e passò delicatamente due dita sul mio petto disegnando degli immaginari cerchi "Ho scoperto pure un tuo punto debole stellina" disse ridacchiando sotto i baffi.
Di scatto gli spostai la mano in modo brusco ma involontariamente e lui mi riservò uno dei suoi sguardi gelidi.
Boccheggiai per qualche secondo.Lo avevamo fatto seriamente?
Conoscendolo avrebbe potuto farmi uno scherzo del genere e per un po' lo sperai.Decisi di chiedere spiegazioni con un semplice "Non ricordo nulla, cosa è successo?". Il suo sguardo mutò ancora in due occhi teneri e luccicanti, sguardo che dal mio produttore non avevo mai ricevuto.
Avevo paura della risposta ma ero curioso di fino a dove si sarebbe spinto questo strano gioco.
"Abbiamo passato una serata in un locale poi siamo venuti nel mio appartamento a scopare" disse lui con una calma ed una naturalezza quasi disarmanti. Io mi misi a ridere; forse una mossa per autoconvincermi ancora di più che quello fosse uno scherzo di pessimo gusto. Francesco mi guardò male issandosi sui gomiti ed io, appena me ne accorsi, smisi ricambiando lo sguardo simile ad un bimbo davanti alla madre dopo aver fatto un dispetto. Aspettai qualche secondo in cui mi sentii terribilmente in soggezione sotto al suo sguardo crudo poi accennai un lieve "Seriamente?". Lui si alzò dal letto completamente nudo; iniziò a rivestirsi con gran velocità parlando a voce sostenuta e facendo delle piccole pause tra un indumento e l'altro: "Sì seriamente ... e sembrava ti piacesse ... anzi immagino ti piacesse parecchio da come gemevi ... vabbè pazienza ... dimenticati pure di questa serata ... immagino sia stata solo una botta e via per te" e detto ciò uscì dalla stanza dirigendosi chissà dove.
Non ascoltai attentamente le sue parole, diciamo che la mia attenzione era rivolta verso altro per esempio il fisico statuario del mio produttore che non avrei mai immaginato essere così scolpito sotto ai suoi soliti look casual.Partendo dalle sue spalle così larghe ed aperte che mi fecero pensare ad un suo passato da sportivo o qualcosa di simile.
Il mio sguardo passó poi sui suoi pettorali glabri su cui si alzavano due piccoli e turgidi capezzoli dannatamente invitanti.
Seguendo la linea dei suoi fianchi che si stringevano man mano che si abbassava la visuale ed incontrai i suoi addominali appena accennati sul suo addome.
Si giró in quell'istante abbassandosi per infilare i boxer e lì vidi il suo fondoschiena: due glutei scolpiti nel marmo, tondi e sodi da dove poi partivano due gambe lunghe e magre anch'esse glabre.Rimasi steso sul letto incredulo alle sue parole e alquanto estasiato dalla sua figura nuda. Decisi di andare infondo alla questione quindi mi alzai, mi infilai i boxer ed uscii anche io dalla stanza percorrendo a piedi nudi il corridoio che portava al salotto.
Lui ai miei occhi era da tempo un conflitto tra una figura professionale autorevole e una figura maledettamente eccitante e fuorviante ma io? Come apparivo io ai suoi occhi? Per questo decisi di rimanere in intimo e finalmente scoprire che reazioni scatenavo in lui.
Arrivai in cucina dove Francesco stava intanto preparando il caffè e mi appoggiai al tavolo tenendo una mano sulla testa che ancora girava come una trottola: "Avresti un'aspirina da darmi per favore?" chiesi io; lui si giró, mi squadró dalla testa ai piedi poi senza dire nulla aprì uno stipite della cucina e prese una scatola estraendone poi la bustina di medicinale.
"Siediti" mi disse e io obbedii mentre lui mi portava sotto al naso un bicchiere dal contenuto biancastro e frizzante.
Non so perché lo feci ma era l'unico metodo che mi venne in mente per attirare la sua attenzione senza usare modi bruschi perciò gli accarezzai il polso e la mano sperando in una sua buona reazione. Francesco mi guardò come a chiedersi che diamine stessi facendo ed io, dopo una piccola pausa, gli chiesi incerto: "Katoo, supponendo che ciò che dici sia veramente accaduto, perchè lo hai fatto?"; lui con un tono leggero,quasi menefreghista, rispose "Ci deve per forza essere una ragione?".Rimasi senza parole da ciò che sentii eppure era lui che minuti prima sembrava quasi rimproverarmi; come dicevo non l'ho mai capito e credo mai lo capirò.
"Quindi è stata una botta e via? Mi hai fatto ubriacare per scoparmi e basta?" urlai alterato alzandomi dalla sedia rischiando poi di scivolare. Francesco mi fissò con occhi diversi, forse più limpidi e lucenti "O forse ti ho fatto ubriacare per trattarti come vorrei e come purtroppo non posso fare almeno per una volta nella vita?" chiese retorico con un filo di voce e continuò "...poi chi ti dice che sia stato io a scopare te?"
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The Other Riverbend #mikatoo
FanfictionIn bilico tra bianco e nero, tra luce e oscurità, tra dolcezza e passione.