‘Allora mi hai riconosciuto, piccola mia.’ sorrise beffardo l’uomo.
‘Che cazzo vuoi John!’ sputai.
‘Che sono queste parole verso tuo padre?’
‘Mio padre? Tu ti ritieni essere un padre?’ sbottai. Quell’uomo non aveva il diritto di presentarsi dopo anni, ormai per me era come se fosse morto.
‘Rispondi alla mia domanda. Che.cazzo.vuoi?’ abbaiai.
‘Niente, non posso passare per fare un saluto alle mie care figliole?’ disse sorseggiando l’acqua che si era versato nel bicchiere.
‘Sta bevendo la mia acqua, nel mio bicchiere, seduto nella MIA cucina!’
‘Oh, ma davvero ci volevi fare un saluto, dopo tre anni che tu e quella… quella donna siete andati via lasciando sole me e Destiny! No non puoi!’ basta, i miei nervi non sarebbero resistiti ancora per molto.
‘Io posso fare quello che voglio, questa è casa mia e tu e quella Demini non siete nessuno per dirmi cosa fare! Dovete portarmi rispetto!’ disse alzando il tono di voce e iniziando ad adirarsi. Questo non era un buon segno. Mi ricordo che quando mio padr… John si arrabbiava non ragionava più e usciva fuori di testa.
‘Si chiama Destiny brutto stronzo!’ e poi pretendeva di avere anche il nostro rispetto, lui che non si ricordava nemmeno il nome di sua figlia!
‘Non usare questi toni con me ho detto!’ disse e si avvicinò minacciosamente a me.
‘Ora si calmi!’ disse Harry intervenendo in mio aiuto.
‘E tu chi cazzo sei, eh!’ sbottò guardando Harry dall’alto verso il basso.
‘E’ un mio amico, lascialo stare!’ dissi.
‘Tieni a bada il tuo amichetto altrimenti potrebbe farsi molto male.’ minacciò guardando Harry in cagnesco e strattonandolo violentemente.
‘Ti ho detto di lasciarlo stare. Tienilo fuori da questa storia.’ lo scongiurai. Non volevo che Harry si facesse male, ho paura per lui, ma più che altro ho paura di quello che John potrebbe fargli. Non potrei mai perdonarmi se succedesse qualcosa ad Harry per colpa mia. ‘Adesso basta! Voglio sapere che cazzo sei venuto a fare! E non sparare stronzate come quella che hai detto prima!’ urlai.
Ormai non riuscivo più a reggere questa situazione.
‘Soldi.’ disse.
‘Cosa?’
‘Ho detto soldi. Mi servono soldi.’ disse come se fosse la cosa più normale di questo mondo.
‘Tu sei pazzo. Tu pretendi di avere soldi da me. Ti prego vattene, esci fuori da questa casa, esci fuori dalla mia vita!’ urlai piangendo. Ormai le lacrime scendevano senza sosta sulle mie guance.
Vi prego ditemi che tutto questo è un incubo, ditemi che fra poco mi sveglierò nel mio letto, non può essere. Come cazzo fa a presentarsi a casa mia chiedendomi dei soldi. Non può! Quale essere umano sano di mente potrebbe fare una cosa del genere è assurdo.
‘Dammi i soldi Julie e ti prometto che sparirò dalla tua vita!’ disse.
‘Si certo. E chi mi dice che tu fra 3 anni non farai di nuovo una tua “apparizione” per chiedermi altri soldi. No! Non funzionano così le cose!’ dissi.
‘Hai la mia parola. Dammi i soldi e sparirò per sempre.’ no. Questo realmente ha bisogno di aiuto. Levatemelo davanti agli occhi.
‘Con la tua parola mi pulisco il culo! E poi quanto cazzo ti dovrei dare?’ sputai.
‘10.000 sterline. Solo queste.’ Sta scherzando!
‘COSA?! No, da me non avrai niente. Non puoi ricordarti di avere una figlia solo quando ti serve una cosa. Tu ormai con me e Des non hai nessun tipo di legame. L’hai rotto 3 anni fa quando hai varcato quella porta per non ritornare più!’ sbottai. ‘E poi a cosa cazzo ti servono tutti quei soldi?’ mi azzardai a chiedere.
‘Per andarmene per sempre da qui!’ disse.
‘Per quanto vorrei darti questi soldi pur di non rivedere quella tua faccia qua non posso. Non ho tutti quei soldi. A stento riesco a mantenere Des. Come credi che riuscirei ad avere tutti quei soldi.’ sbottai.
‘A me non interessa. Fai la puttana o altro. Ma ti conviene darmi quei soldi, sai ho saputo della mia povera Demini o come cazzo si chiama, non vorrei che le capitasse qualcosa di male.’ cosa… No ti prego!
‘NO! LASCIA STARE DES!’ singhiozzai.
‘Dammi quei fottuti soldi e non le succederà niente!’ disse.
Io rimasi pietrificata da quell’affermazione, mi trovavo ad un vicolo cieco, sola. Questa volta nessuno avrebbe potuto aiutarmi. Questa volta probabilmente non ne sarei uscita vincitrice.
Dopo ciò John sorpassò sia me che Harry, il quale era rimasto ad osservare la scena incredulo. Nessuno si sarebbe aspettato una situazione del genere, nemmeno io. Era tutto troppo surreale.
‘No ti prego, non fare del male a Des!’ piansi supplicandolo. Gli corsi incontro aggrappandomi letteralmente al suo braccio nella speranza di risvegliare un istinto paterno, ma ormai quell’uomo non aveva più emozioni.
‘Io l’alternativa te l’ho data! Mi presenterò qui esattamente fra un mese e ti conviene avere i soldi. Altrimenti…’ disse.
‘Che cosa?! No, aspetta! Non puoi farmi questo!’ dissi e lo strattonai violentemente per non farlo uscire. Lui arrabbiato si girò e mi diede uno schiaffo abbastanza forte da rompermi il labbro inferiore e farmi cadere a terra. A quel punto vidi Harry che tramutava il suo viso in una smorfia di rabbia.
‘Così impari stronz…’ ma non riuscì a terminare la frase perché fu subito scaraventato a terra da un pugno di Harry.
‘Non si permetta mai più di toccare Julie!’ sbraitò furioso, per poi dargli subito un calcio nello stomaco.
‘Brutto figlio di puttana questa me la paghi!’ urlò mentre si rialzava. ‘Bene Julie, il tuo amichetto non doveva fare quello che ha fatto. Ti conviene darmeli entro due settimane i soldi. E ringrazia il tuo amico per questo!’ urlò per poi uscire correndo di casa.
‘IO A QUELLO LO AMMAZZO!’ urlò Harry.
In quel momento il mio cervello stava metabolizzando tutto ciò che era successo questa sera. Troppe cose negative, non riuscivo più a sopportare tutto questo. Vidi Harry correre verso di me e pronunciare qualche parola, ma io non riuscivo a sentire niente, vedevo solo le sue labbra muoversi, mi muoveva tenendomi per le spalle, ma io ero come una statua di marmo. Non riuscivo più a reggere quella situazione.
Mi ricordo solo il mio nome urlato da Harry poi il buio.
- JULIE! -
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"Shut up! You know my name, not my story" (Sospesa)
Fanfiction*** ‘Buongiorno Dottoressa White! Come va oggi?’ dissi entrando ‘Hey tesoro, bene grazie! Su sbrigati che ti sta aspettando.’ mi rispose sorridendo. ‘Vado subito… Ci vediamo dopo.’ ‘Sorellona! Sei in ritardo oggi’ disse la mia sorellina mettendo il...