Nightmare

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In quel momento il mio cervello stava metabolizzando tutto ciò che era successo questa sera.Troppe cose negative, non riuscivo più a sopportare tutto questo. Vidi Harry correre verso di me e pronunciare qualche parola, ma io non riuscivo a sentire niente, vedevo solo le sue labbra muoversi, mi muoveva tenendomi per le spalle, ma io ero come una statua di marmo. Non riuscivo più a reggere quella situazione.

Mi ricordo solo il mio nome urlato da Harry poi il buio.

‘JULIE!’

Pov. HARRY

Era ormai un’ora che Julie non si svegliava e io incominciavo a preoccuparmi.

Gli eventi di questa sera mi avevano scombussolato, non pensavo esistessero persone come il padre di Julie. E’ arrivato addirittura a minacciare e a mettere le mani addosso a sua figlia.

Un borbottio mi riscosse dei miei pensieri. Mi girai e vidi Julie che si rannicchiava ancora di più su se stessa.

Era così bella, ma anche così fragile. Probabilmente io al suo posto non sarei riuscito a sopportare tutto ciò che lei sta passando.

“Ti prego non farle del male, ti prego…”

Questa era la frase che usciva ogni tanto in sussurri dalla bocca di Julie.

‘Tranquilla, d’ora in poi vi proteggerò io. Sta tranquilla piccola.’ le sussurrai all’orecchio dopo averle lasciato un lungo bacio sulla fronte. Ed era vero avevo intenzione di proteggere sia lei che sua sorella, non avrebbe potuto affrontare tutto da sola, non questa volta. Ormai mi ero affezionata troppo a questa ragazza per lasciarla sola. ‘Ti proteggo io. Te lo prometto.’  

Passò un altro quarto d’ora e sentii il mio cellulare squillare. Lo presi e dopo aver sbloccato lo schermo uscii dalla stanza.

‘Pronto.’

‘Harry, finalmente!’ urlò.

‘Lou…’

‘Si può sapere cosa cazzo hai fatto tutto questo tempo? Capisco che ti volevi dare alla pazza gioia con Julie, ma avvisaci! Ci stavamo preoccupan…’

‘Lou, io sto bene!’ lo interruppi. ‘Ora stammi a sentire. Domani ci dobbiamo vedere al parco vero le 9.00! Avvisa tu gli altri.’ finii.

‘Che cosa. Harry, ma domani c’è scuola. Lo sai che non mi è permesso fare assenze!’

‘Lo so, ma è davvero importante!’ lo supplicai.

Sentii un sospiro.

‘Okay… Chiamo gli altri.’ disse infine.

‘Grazie Louis, sei un amico.’

Ormai avevo deciso, avrei dovuto raccontare ai miei amici la storia di Julie, solo in questo modo mi avrebbero aiutato. Forse Julie non me lo perdonerà mai, ma devo. Avevo detto che avrei aiutato Julie, ma avevo bisogno anche dell’aiuto dei miei amici. Avrei trovato il modo per far allontanare quel bastardo dalla sua vita.

****

‘Harry!’ disse una voce verso di me. Mi girai e vidi Julie che correva sorridente verso di me. Nel vederla felice sorrisi e aprii le mie braccia per accoglierla in un caloroso abbraccio, ma lei passò attraverso la mia figura ed andò ad abbracciare un ragazzo che mi assomigliava in una maniera assurda. 

‘Ma quello sono io’ pensai.

Mi avvicinai alla figura di Julie che si era appena allontanata dall’abbraccio del mio… beh del mio clone, e la provai a chiamare, ma non mi rispose. Allora le toccai un spalla, ma la mia mano invece di stringerla, l’attraversò.

"Shut up! You know my name, not my story" (Sospesa)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora