45. A MISTAKE √

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Emily POV

25.06.2017, 11.00

Non appena apro gli occhi la consapevolezza di ciò che è successo si fa spazio tra le mie membra come un fulmine a ciel sereno. Mi viene la nausea.

Ho. Sbagliato. Tutto

Non faccio altro che rigirarmi nel letto posando lo sguardo su di lui che dorme ancora

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Non faccio altro che rigirarmi nel letto posando lo sguardo su di lui che dorme ancora.
Dopo un pò, forse svegliato dai miei continui movimenti, apre gli occhi.
-Hey...- ammicca con la voce ancora assonnata tirandomi a sé.
Accenno un debole sorriso e mi libero dalla sua presa dirigendomi verso il bagno.
Guardo il mio riflesso nello specchio e un singhiozzo mi sale in gola accompagnato da lacrime salate, seguito da un altro e un altro ancora.

Possibile che  tu abbia ancora tutto questo potere su di me dopo tutto quello che mi hai fatto? Possibile che io riesca ancora a cedere non appena ti vedo?

Con quale diritto torni per rubarmi il futuro che stavo cercando di costruirmi?  E per quale malato motivo io sarei anche disposta a lasciartelo fare?  
Continuo a illudermi di riuscire a stare senza di te ma è impossibile, non sono abbastanza forte forse. Sarò condannata a passare un'eternità a fingere di stare bene mentre in realtà muoio dentro aspettandoti?

Ben presto non riesco più a trattenere e a nascondere i singhiozzi: l'ansia sta avendo il sopravvento su di me e mi lascio scivolare a terra.
-Ems?- la voce di Kai mi fa trasalire.
Non riesco a rispondergli.
-Emily apri la porta...-
Non gli apro. Però ho sottovalutato il fatto che abbia dei poteri e in men che non si dica è accanto a me e mi scruta.
Avvolge le sue braccia attorno a me aiutandomi ad alzarmi e mi porta verso il letto dove ci sediamo. Quasi non riesco a guardarlo.
-Vieni con me. Torna a casa.- sussurra sistemandomi una ciocca di capelli dietro l'orecchio.

- sussurra sistemandomi una ciocca di capelli dietro l'orecchio

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Il cuore mi batte a mille. La sua voce è come una carezza. Vorrei accettare. Lo vorrei con tutta me stessa. Ma non posso, non devo, dimenticare tutto ciò che mi ha fatto.
Scrollo la testa mentre altre lacrime scendono.
-Perché?- mi chiede.
Non riesco a rispondergli. Proprio non ci riesco. Dopo forse un'eternità si alza di scatto passandosi le mani fra i capelli . Poi, si avvicina appoggiandosi con le mani alle mie ginocchia e mi inchioda con lo sguardo.
-Se mi dai una valida ragione, se mi dici che non sei più innamorata di me, io me ne vado. Altrimenti non ci sono motivi per dirmi di no.- sibila.
Prendo coraggio, respiro e, contro la mia volontà, glielo dico:
- Non posso venire con te, sto iniziando a rifarmi una vita qui! A stare bene!-
Lascia di scatto la presa sulle mie ginocchia.

-Lo vedo

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-Lo vedo...-afferma seccato indicando la foto di me e Matt, prima di aggiungere - E allora cos'era questa notte?-
Mi alzo e vado alla finestra perché non riesco a sopportare la sua vicinanza.
-Emily rispondi! Cos'era? Sei tu che mi hai baciato ieri sera!-
Sta iniziando a spazientirsi e lo sento. Quando mi volto vedo che sta andando a recuperare i suoi vestiti. Vuole andarsene.

-Emily!- abbaia mettendosi la maglietta

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-Emily!- abbaia mettendosi la maglietta.
-Uno sbaglio! Un terribile sbaglio!- urlo esasperata. Ho le lacrime agli occhi. So che non é stato uno sbaglio perché avevo bisogno di questo...ma so anche che non posso stare con lui.
Dopo queste parole lo vedo che si dirige verso la porta. Esita un attimo prima di aprirla, ma poi se ne va sbattendola alle sue spalle senza nemmeno guardarmi in faccia. Il suono mi fa trasalire e scoppio di nuovo a piangere.
Come ho potuto essere così stupida? Mi butto sul letto solo per poter sentire il suo profumo che é ancora lì. Continuo a respirarlo finché non si esaurisce e a questo punto stringo forte a me il cuscino e comincio a urlare premendomelo in faccia così da far uscire il casino che sento dentro. Dopo qualche ora, quando mi sono ripresa, decido di pulire la casa così da eliminare ogni traccia del passaggio di Kai entro quando Matt tornerà a casa. Sono le 16 e sicuramente rientrerà per cena. Voglio eliminare il passaggio di Kai anche dalla mia testa ma per farlo dovrei staccarmela. Meglio tenermi occupata. La musica esce dalle casse sovrastando tutti i miei pensieri mentre pulisco il bagno. Butto la bottiglia di champagne, i bicchieri. Strofino la vasca in modo maniacale finché non splende. Cambio gli asciugamani. Poi passo alla camera: cambio le lenzuola, anzi, le butto direttamente: rivederle potrebbe farmi ricordare i particolari di questo sbaglio madornale. Questo bellissimo sbaglio madornale. Mi prenderei a schiaffi. E uno schiaffo me lo tiro anche. Poi passo l'aspirapolvere. Ed é in quel momento che la vedo. Appoggiata sulla libreria accanto alla porta vedo una busta bianca. Spengo l'aspirapolvere e prendo in mano la busta con mani tremanti. La zampa di gallina di Kai la riconoscerei fra mille. Un debole sorriso si fa largo sul mio viso. Vorrei sapere cosa c'é scritto ma sono terrorizzata. So che dopo che l'avrò aperta nulla sará piu come prima.

La sola eccezione [Kai Parker]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora