Capitolo 3.

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Dovrei andare a parlare con Alessandro? Io andrei pure, però, cosa dovrei dirgli?

Nella mia mente si formula una piccola fantasia in cui io vado al banco di Alessandro mentre legge un libro e ci provo spudoratamente con lui, con addosso gli abiti più scollati e succinti che ho nell'armadio e con una parola mi liquida, tipo 'vestiti', come ha fatto con Rosa. 

Okay, forse è meglio di no.

Provo ancora i brividi quando penso al suo sguardo su di me, i suoi occhi che guardavano fissi i miei, la sua mascella contratta, gli zigomi alti, la pelle chiara e le sue labbra carnose. Possibile che io non l'abbia mai notato? Magari erano gli occhiali a nasconderlo donandogli la sua espressione seria che non vuole essere disturbata.

Giro l'angolo del corridoio e nel fare le scale incrocio Alessio che vedendomi mi aspetta al penultimo scalino. Cammina come se fosse un dio della guerra pronto a far scoppiare il fini mondo; ha la sua solita espressione accigliata, le labbra strette in una linea retta, gli occhi aperti e circondati da folte sopracciglia che gli donano il suo sguardo rabbioso.

Bello e dannato. Un fottuto angelo demoniaco.

A chi non potrebbe piacere? Ho cercato di farmi notare da lui inutilmente per tre anni e ora mi sta aspettando?

Dovrei odiarlo perché mi ha insultato davanti a Giorgia, ma ho voglia di sentire cosa vuole.

"Rebecca" mi accoglie con un suo sorriso sghembo e mi blocca il passaggio mettendo un braccio sul corrimano e aspetta che io lo raggiunga.

Arrivo a un gradino sopra al suo "Alessio, che c'è? Dov'è Giorgia?" faccio finta di guardarmi intorno per marcare la mia battuta.

"Non c'è. Vorrei ANCHE parlarti" ammicca squadrandomi.

Diretto il ragazzo, mi piace. Ma non posso dargliela vinta, se no non sarebbe divertente, così cerco di non farlo vedere.

"Anche? Amore, non mi interessi" cerco di spingere il suo braccio, ma non si toglie.

"Cos'è, sei innamorata dello sfigato di mio fratello?" a quelle parole non so come reagire, lo insulto per difendere Alessandro o gli do corda? D'altronde lo sappiamo entrambi che il fratellino non è popolare ma che cattiveria dirlo.

I dubbi durano poco perché subito so cosa rispondere. Come conquistare un uomo? Non facendolo sentire importante.

"Mi piacciono di più i topi da biblioteca che i bastardi pieni di testosterone" lui fa una smorfia, ma comunque non toglie gli occhi dai miei. Faccio un passo e arrivo sul suo gradino per toglierlo e cercare di passare ma nulla. Lui stringe pure di più.

"Intrappolata principessa" dice a voce bassa nel mio orecchio. Troppo semplice.

Cerco di mettere su lo sguardo più innocente possibile e dico a voce bassa "E ora? Che cosa vorresti fare?"

Alessio mi sorride maligno.

All'ultimo secondo cambio idea, come cambio espressione "Sai, credo che in realtà io mi sono innamorata davvero di Alessandro. Amo i bravi ragazzi"

Subito pronunciata la frase una domanda mi pervade. E se avessi una cotta per lui?

Fa una faccia a metà tra il senso di sfida e la sorpresa. Non si capisce bene, ma non mi importa.

Sorrido e finalmente con una spinta bella forte, mi libero e me ne vado. 

Il Fratello Sbagliato.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora