Capitolo 11.

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"Ecco le due vodka liscie" Alessio lascia sul tavolo i bicchierini e si accomoda vicino a me sul divanetto.
La mia mente annebbiata dall'alcool continua a mostrarmi un'immagine di me e lui in tutte le posizione possibili.
Adesso mi sta sorridendo in modo malizioso tenendo il braccio intorno alle mie spalle, e io mi sono accomodata sulla sua gamba. Lo guardo negli occhi e non riesco a distogliere lo sguardo.
"Allora queste mutandine per caso, sono blu?" Aspettando una mia risposta si morde il labbro per trattare una risatina da ubriaco. Prima di aprire bocca mando giù uno shot portato da Alessio cinque minuti prima.
"Lo sai qual è la risposta giusta" dico sporgendomi un po' di più verso di lui, iniziando a baciargli l'inizio del collo, proseguendo fino ad arrivare al lobo dell'orecchio.
La mia parte razionale vorrebbe avvertire che da qui in poi non é più responsabile delle mie azioni. Si scusa per il disagio delle seguenti scene.
L'indomani farà in modo di farle pentire di tutto.
Mi diverto a giocare con il lobo usando la lingua, provocandogli brividi di piacere. Intanto la sua mano si è posizionata sul mio sedere, l'altra invece è tra i miei capelli.
Tra un bacio e l'altro sul suo viso, arrivo alle sue labbra. Rosa, soffici, carnose, labbra.
Man mano che l'eccitazione sale, il bacio diventa sempre più vorace.
Le mie mano sono sotto la sua maglia e le sue stanno palpando in maniera quasi possessiva il mio culo.
Mentre ci stacchiamo per respirare un attimo lui dice "Andiamo da me, i miei non diranno nulla, ti credono la mia fidanzata".
Fidanzata? Uh. Sorrido maliziosa.
"Se posso stare con te ogni notte, possono vedermi come vogliono"
Torniamo a casa a piedi, visto che la discoteca è a dieci minuti da casa sua.
A parte che così ubriaco lui non avrebbe potuto neanche guidare.
Non prima di mezz'ora però riusciamo ad arrivare alla porta d'entrata perché continuiamo a baciarci e perdere il controllo.
"Muoviti che in questo momento ti farei anche sul divano e domani non vorrei che i miei trovassero il divano distrutto" sussurra mentre mi palpa il culo all'ingresso.
Per arrivare in camera sua attraversiamo alcune stanze e sinceramente anche se vorrei fare una descrizione della casa, e spiegare com'è, non mi fermo nemmeno a fissarla. Insomma c'ha i soldi, sappiamo tutti come sono le case dei ricconi: enormi e costose.
Adesso voglio solo farmi il figlio del proprietario di casa.
Entriamo in camera sua e lo spingo sul letto.
Sotto lo sguardo divertito dai miei modi così aggressivi, mi slaccio la cintura che ho a lato del vestito facendomi rimanere intimo. Rosso.
"Oh, hai rispettato il mio consiglio allora, peccato per il reggiseno" scuote la testa a destra e a sinistra, alzando gli occhi al cielo.
Mi metto a cavalcioni e mentre gli slaccio la camicia, e le mie mani esplorano tutto il petto e gli lascio tanti piccoli succhiotti formando un cuore. Vedendo la mia opera d'arte ridacchio tra me e me.
"Rimediamo subito comunque" si risponde da solo slacciandomi il reggiseno.
Da qui in poi, perché tutte lo chiamino il 'Dio del sesso' l'ho scoperto anche io.
.....
"Buongiorno piccola" apro gli occhi molto lentamente, rendendomi conto con sollievo che non è il mal di testa che mi sveglia.
Apro gli occhi e vedo un ragazzo, che a primo impatto mi sembra Alessandro, ma poi mettendo a fuoco riconosco che è Alessio.
Per un secondo, ho creduto di essere in camera di Alessandro.
Di essere andata a letto con lui.
E mi sono sentita di essere nel letto 'sbagliato' come la prima volta che gli ho parlato davvero.
E invece, neanche ora che sono dove volevo essere mi sento nel letto 'giusto'.
Guardo Alessandro che è nudo ma felice, con un alza bandiera mattutino. Non si vergogna nemmeno di nasconderlo.
'Ti va di riniziare?' Mi sussurra nell'orecchio, baciandomi tutto il profilo del viso.
La mia parte razionale cerca di dirmi di pensare a ciò che ho fatto stanotte, se è quello che volessi, e di come mi sento. Però i suoi baci mi distraggono e nella mia mente di sottofondo parte il ritornello della canzone di Salmo. Vabbè balliamo.
Senza preoccuparmi dell'alito o del trucco sbavato mi avvicino e lo bacio.

Il Fratello Sbagliato.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora