Capitolo 1

2 0 0
                                    

Amalia's Pov:

Mancava solo una settimana all'inizio della scuola e pultroppo quest'anno sono d'esami.
Oggi sarei dovuta andare al centro commerciale con Sofia, la mia migliore e unica amica.
Mi alzai dal letto, andai in cucina dove vi erano i miei e feci colazione.

Amalia: Stamattina esco con Sofia, chi
                mi accompagna?
Padre: Io, tanto devo uscire. A che ora
              vi dovete vedere?
Amalia: Alle 10:00.
Padre: Va bene.

Finito di mangiare, ritornai in camera per cambiarmi. Mi misi una maglietta a maniche corte color verde, un paio di pantaloncini neri e dei saldali.
Si fecero le 09:30 quindi io e mio padre uscimmo di casa.
Nel frattempo inviai un messaggio a Sofia:

*Sto uscendo di casa.*

E lei mi rispose:

*Anch'io, ci vediamo al solito posto.*

Il nostro "solito posto" era Starbucks, poco originale lo so, ma noi ci impazzivamo.
Arrivati al centro commerciale, scesi dalla macchina e salutai mio padre.
Mentre camminavo, mi misi a guardare le varie notifiche di YouTube, Whatsapp, ecc quando all'improvviso andai a sbattere contro qualcuno...

Amalia: Oh! Mi scusi...

Alzai lo sguardo e mi ritrovai davanti la persona più "simpatica" e "affidabile" di tutto il mio liceo, Jimin.

Amalia: Ah... Sei tu.
Jimin: Hei! Non sei contenta di
             vedermi?

Disse con tono di voce da spaccone.

Amalia: Sinceramente no...

Feci per andarmene quando lui mi bloccò prendendomi per il polso.

Jimin: Ci vediamo a scuola dolcezza.
Amalia: Non chiamarmi così, non
                sono una delle tante che ti
                scopi.

Dissi con tono di voce amareggiato e me ne andai.
Finalmente arrivai davanti allo Starbucks e Sofia mi raggiunse subito dopo.

Amalia: Non sai con chi mi sono
                scontrata all'entrata.
Sofia: Fammi indovinare... Qualcuno
           che non ti sta particolarmente
           simpatico?
Amalia: Esattamente... Jimin.
Sofia: Ah! Il puttaniere.
Amalia: Hahahaha! Tu hai sempre un
                soprannome per tutti.

Ordinammo due frappuccini caramel cream e ci sedemmo.

Sofia: Contenta che sia finita?
Amalia: Finalmente! Ma ho un po'
                d'ansia per gli esami...

Continuammo a parlare del più e del meno, quando Jimin e la sua comitiva di persone a me sconosciute entrarono nel locale.
Sembrava che cercasse qualcuno con lo sguardo e quel qualcuno a quanto pare ero io perché mi fece un occhiolino non desiderato non appena mi vide, per poi tornare a parlare con i suoi amici.

Sofia: Hai finito? Ho voglia di andare
            a fare shopping.

Annuii e uscimmo ignorando completamente quel gruppo.
Girammo per tutto il centro commerciale, provammo tantissimi vari vestiti ma non comprammo nulla, come accadeva spesso.
Mentre camminavo i pensieri mi travolsero...

"Quanto odio i ragazzi come Jimin... E perché da un giorno all'altro mi rivolge la parola?"

Sofia: Amalia, sveglia!
Amalia: Scusa, stavo pensando...
Sofia: Tu pensi troppo.

"Effettivamente ha ragione..."

Pranzammo lì, per poi tornare ognuna alle proprie case.
Tornai a piedi e prima di avviarmi presi i miei amati auricolari e feci partire la playlist, isolandomi da tutto ciò che mi circondava.

CHI SONO REALMENTE?Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora