CHI SONO REALMENTE?

Capitolo 9

Jungkook's Pov:

Sarebbe stato rischioso volare o teletrasportarsi, sicuramente potevamo essere individuati. 
La casa di Jimin era dall'altro lato della città, ci impiegammo più o meno 40 minuti per arrivare e fuori iniziava a fare fresco, segno che l'autunno si stava avvicinando.

Jimin: Secondo me sei troppo
            esagerato, potevamo benissimo
            volare.

Disse con aria spensierata.

Jungkook: Si... Con Amalia con noi...
                    Non dire stupidaggini.
Jimin: Posso benissimo proteggerla.
Jungkook: Se è per questo, anch'io. 
Amalia: Ragazzi... Vi prego non
                iniziate a discutere.

Pochissime volte Jimin risultava essere una persona affidabile e concreta. Non so il perché ma è da due anni che non è più lo stesso. Dal primo momento in cui l'ho conosciuto, ho capito subito che non era un umano; iniziammo a parlare, ad instaurare un'amicizia e a svelare all'altro il proprio segreto. 
Poi però qualcosa gli successe facendoci allontanare e adesso... È quello che è...

Jungkook: Si, meglio...

Arrivammo a casa sua, un edificio come un altro con una facciata intonacata e un po' di giardino intorno.

Jimin: Prima le signore.

Disse ad Amalia subito dopo aver aperto la porta d'ingresso.

Jimin: Da questa parte.

Ci fece strada verso quello che doveva essere il piano più inferiore della casa, lo scantinato.

"Posto perfetto dove nascondere  un mutaforma... Spero che almeno abbia usato degli incantesimi potenti."

Amalia: Fino ad ora ha detto
                qualcosa?
Jimin: L'ho torturato un po' senza
            nessun risultato purtroppo...

Arrivammo davanti ad un muro grezzo che, con un gesto della mano da parte di Jimin, fece apparire una porta arrugginita.

Jungkook: Amalia ricorda quello che
                    ti ho detto.

Lei mi rispose con un cenno della testa.
Entrammo tutti e tre in quella stanza che ricordava tanto una cella medievale: fredda, buia, piena di ragnatele e di polvere.

Amalia: Devo dire che tratti molto
                bene i tuoi ospiti...
Jimin: Faccio del mio meglio. Hei
             mutaforma! Svegliati!

All'improvviso, dal buio pesto in un angolo della stanza, si aprirono due occhi dal colore arancione brillante e potei vedere immediatamente come le sue pupille si assottigliarono alla vista di Amalia.

...: L'originale!

Scattò in avanti ma venne fermato da delle catene, invece Amalia si nascose dietro di me.

...: Aaaaaaah!!!!!!!!!!!!
Jimin: Ti ricordo che se non stai
             fermo, le catene ti bruceranno
             vivo.
Jungkook: Ciò che stavamo
                     ipotizzando allora è vero...
                     Chi timanda?

Provai a chiedergli serio ma ovviamente non mi rispose.

Jimin: Lascia, ci penso io.

Jimin si avvicinò al mutaforma con sembianze umane e lo prese per i capelli.

Jimin: Vuoi dirmi per chi cazzo
             lavori?!
...: Uccidimi... Non ti dirò nulla.
Jimin: Tu credi veramente che ti
             ucciderò? Ti farò vedere le
             pene dell'inferno fino a
             quando non parlerai, ho tutto
              il tempo del mondo da
             dedicarti.
Amalia: Mutaforma parla!