Il matrimonio

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Quel fatitico giorno era arrivato, il castello era in subbuglio e tutti correvano dappertutto, solo Amira non aveva voglia di fare niente, se non stare nel letto tutto il giorno e sperare che tutto quello fosse un sogno.
Quel mese era stato il più brutto della sua vita, tutto era centrato sul matrinomio, gli invitati, il vestito, le visite al castello dei Malik, tutto per quel finto matrimonio.
Ed ecco che quel giorno era arrivato, Amira si stava beando di quegli ultimi minuti di calma, quegli ultimi minuti di libertà, prima della sua condanna. Ma quel momento di pace finì subito, perché all'improvviso la madre che un seguito di dame e cameriere piombarono nella sua stanza e non si ricorda neanche come ma si trovava in una vasca di acqua calda con aromi forti per far avere un profumo ammaliante alla pelle, dopo il bagno delle cameriere la fecero stendere su un lettino e con dei rasoi, come quelli che aveva il padre per farsi la barba, iniziavano a torgliere tutta la peluria che aveva sul corpo facendola rimanere liscia come una neonata.
Dopo questo la fecero fare un bagno di acqua fredda, ghiacciata oserei dire con altri aromi, per rassodare la pelle e gli lavarono i capelli. Ritornò in stanza ed iniziarono a vestirla, dovette indossare una culotte bianca che gli fasciava il sedere e i fianchi e che arrivava fin sotto il seno, che le modellava completamente il corpo, la truccarono, la pettinarono per poi andare in uno stanzone dove c'era il suo vestito da sposa. Tutto venne fatto in silenzio, la madre la guardava e la sorrideva dolcemente, ma Amira non faceva vedere le sue emozioni, alcune cameriere dicevano di non aver mai visto una sposa così fredda il giorno del suo matrimonio, ma nessuno sapeva, se non lei quello che stava passando, nessuno sapeva la forza di volontà che stava usando per non cacciare quelle lacrime che la tormentavano da più di un mese e, come aveva detto la madre, nessuno doveva sapere niente, per tutti lei, appena varcata la soglia del salone dei Malik dove si sarebbe tenuta la cerimonia, lei doveva essere la donna più felice del mondo.

Ormai era passata un'ora e Zayn stava impazzendo, Amira era in un ritardo colossale e in lui iniziava a nascere la paura che la Principessa, quasi sua consorte non avrebbe mai varcato la navata.
Questo mese, per lui, fu una passeggiata, dopo quella visita dove diede l'annuncio delle nozze, il padre gli ordinò di mettere ordine nella sua vita, perché ne avrebbe cominciata una nuova con una persona al suo fianco che lo avrebbe accompagnato fino alla morte.
Sapeva benissimo cosa intendeva il padre per "mettere ordine" Perrie, la sua "fidanzata", infatti, il giorno seguente la lasciò annunciando il suo matrimonio, lei gli chiese a tutti i costi di stare insieme, aveva perfino detto che le avrebbe fatta d'amante, ma Zayn voleva iniziare al meglio la sua vita con Amira e questo significava niente Perrie, niente feste, niente uscite con gli amici per il regno andando a puttane, niente di tutto questo.
Appena li avrebbero dichiarati marito e moglie la sua vita sarebbe cambiata e, come aveva detto alla madre un giorno, sarebbe riuscito a farla innamorare.
Tutto questo si sarebbe avverato se la Principessa fosse arrivata, ma il tempo passava e Amira non arrivava e lui si peroccupava
"Madre, è in ritardo" "si paziente Zayn, le donne si fanno sempre aspettare, ricordalo, soprattuto se questa si deve sposare, io tuo padre l'ho fatto aspettare due ore, Sonia quattro quindi " disse abbracciandolo

2 ore
Aspettiamo

3 ore
Stava impazzendo, non c'è la fava più, stava per annullare tutto, e quando stava per dare indicazioni alle guardie, tutti si misero sull'attenti, si sentirono le prime note della marcia nunziale, le porte si aprirono e sul tappeto rosso camminava la ragazza più bella mai vista al mondo.
Zayn non aveva mai visto donna più bella di lei, camminava lenta, a testa alta con la mano ferma al braccio del padre, sembrava una dea, ma la cosa più bella che indossava non era il vestito, che le stava d'incanto, ma era quel sorriso che sfoggiava a 36 denti quasi da sembrare felice, era perfetta, forse aveva ragione la mamma, se aspettare significa avere questi risultati, lui, per lei avrebbbe aspettato ore.
La cerimonia andava a gonfie vele, Amira con la coda dell'occhio ogni tanto guardava il suo sposo, non si era mai accorta di quanto fosse bello Zayn, certo lo aveva sempre saputo che era un bellissimo ragazzo, ma qual giorno aveva un qualcosa in più, forse erano quei sguardi e quei sorrisi dolci che le regalava ogni volta che i loro occhi si scontavano -cosa che non pensava minimamente di ricevere da uno come lui- ma che le facevano spuntare un sorriso meravigliandosi da sola.
"e adesso scambiatevi gli anelli" "io Zayn Jawaad Malik prendo te Amira Maria Sharim come mia sposa nella gioia e nel dolore,in salute e in malattia fin che morte non ci separi" bacio l'anello per poi infilarlo al dito di Amira
Silenzio, in sala regnava il silenzio, tutti i sguardi degli invitati erano puntati su di lei, Zayn sudava freddo, gli venne il panico quando non sentì la sua voce, si girò a guardarla e notò una lacrima silenziosa dividere a metà la guancia sinistra, cosa che lo fece stare male tanto da odiarsi, perché lui non sopporta vedere le donne piangete.
Stava per mandare tutto a monte, ma appena Amira gli strinse la mano e gli infilò l'anello ripetendo la promessa, gli si scolse il cuore tanto da predere la mano della sua sposa ed intrecciarla con la sua regalandogli il suo sorriso migliore e cercandola di rassicurarla con gli occhi "io Amira Maria Sharim prendo te Zayn Jawaad Malik come mio sposo nella gioia e nel dolore in salute e in malattia fin che morte non ci separi" baciò l'anello che poi infilò al dito di Zayn "con il potere a me conferito vi dichiaro marito e moglie, può baciare la sposa"
L'attirò a se con delicatezza e fece congiungere le loro labbra, quel bacio così casto in poco tempo si trasformò in qualcosa di magico, ed appena Amira schise le labbra facendo scontrare le loro lingue, tutti si accorsero della strana luce che circondava la nuova coppia di sposi, entrambi si sentirono strani mentre si baciavano, era qualcosa di pazzesco che venne interrotto dalle campane che annunciavano l'inizio di una nuova vita d'affrontare insieme.
Si guardarono negli occhi, lui le diede un altro bacio a spampo che la fece sorridere, e stringendosi la mano percorsero il corridoio che li portava all'inizio della loro nuova vita insieme.

Amira e vissero per sempre felici e contentiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora