P.O.V. Victoria
Sono seduti in questo tavolo da più di 5 minuti. Natasha sta mangiando tranquilla, come diavolo fa? A me si è chiuso lo stomaco. Non riesco a mangiare se sono arrabbiata. Quello che è successo prima, come si è permesso di cacciare via i miei amici solo per sedersi qua per darmi fastidio? Appena finiremo sta stupida recita, lo ignorerò 24h/24.
"Non mangi?" Chiede Nat
"Non ho fame" rispondo.
"Dobbiamo iniziare a fare le prove" dice Dan, no ti prego non me lo far ricordare.
"Chiederó al preside di darci un'aula per il pomeriggio" dice Nat
"Meglio provare in palestra" propongo, li c'è più spazio.
"Approposito di palestra, ricordatevi che domani non abbiamo matematica ma educazione fisica" ci ricorda Natasha. Domani ci aspettano 2 ore di test di atletica ne sono sicura. Quasi quasi mi fingo malata per non farla.
"Che cosa avete scelto?" Chiede d'un tratto Jake. Io sono diventata rossa e Natasha ha abbassato il viso nascondendo le risate.
"Romeo e Giulietta, e indovina di chi è la colpa?" Risponde Dan
"No no non puntare il dito su di me, è stata la prof" dice Mike
"Ormai mi aspetto di tutto da te Mike... per me va bene qualsiasi cosa, basta levarsi dalle palle quella donna. Chi fa Romeo e chi Giulietta?" È vero non ci avevamo pensato.
Io guardo uno a uno quei tre. Jake é fuori discussione. Non reciterò mai con lui. La stessa cosa vale per Mike. Non recito con lui perché so che Natasha prova interesse per lui. L'unico che rimane é Dan. Lui é accettabile, ma no grazie. Piuttosto faccio l'albero o che ne so, qualsiasi cosa pur di non fare Giulietta. Però cosi non è giusto, metterei Nat in una brutta posizione. Ci penso un attimo e finalmente la lampadina si accende
"Sorteggiamo" dico io, lasciamo che sia la sorte a decidere per noi.
"Ci sta come idea" concorda Dan. Prende un pezzo di carta, lo taglia a pezzettini, scrive le nostre iniziali e li piega.
"Dove li mettiamo?" Chiede lui. Jake si guarda attorno e posa lo sguardo sul mio vassoio. Prende il bicchiere con le gocciline di cioccolato che dovevo mettere nello yogurt, lo svuota nel piattino e ci butta dentro i bigliettini.
"Ei, quello mi serviva" gli dico
"Hai detto bene, ti serviva" risponde lui. Che stronzo.
"Qua ci sono i nostri nomi." Dice Mike indicando il bicchiere
Dan mette la mano li dentro e prende un bigliettino. Lo apre e si mette a ridere
"E il nostro Romeo é.... Mike!!!" Dice ridendo come un matto
"Che c'è da ridere?" Parla Mike.
"É che non ti ci vedo proprio vestito con abiti antichi a recitare Romeo in inglese. Giá tanto se sai dove sei girato" dice Dan crepando dalle risate. Tutti ci mettiamo a ridere, compreso Jake. Accidenti che risata. Candida e solare. Non sembra lo stesso di prima, sorridesse più spesso potrebbe addirittura starmi simpatico.
"Ora sorteggiamo Giulietta" dico io
Jake prende un bigliettino e appena lo apre guarda me. No, non va bene. Non posso fare la romantica per finta con uno del genere. No, assolutamente no.
"Romeo, la tua Giulietta è... Natasha" dice Jake. Fiuuuuu, meno male. Natasha è diventata rossa mentre Mike la sta guardando con un sorriso malizioso. Che momento imbarazzante.
"Senti Nat, vado io dal preside a chiedergli di lasciarci la palestra" le dico
"Cosi sprechiamo solo tempo. Casa nostra è disponibile" dice Jake.
"No no, la palestra va bene" dico alzandomi dalla sedia. Lui mi precede e mi afferra per il polso. Come si permette di toccarmi?
"Insisto" dice con lo sguardo serio.
"Non mi toccare" gli dico guardandolo negli occhi. La sua presa è ferrea. Non riesco a toglierli la mano. Mi giro implorando aiuto a Natasha con lo sguardo ma lei mi lancia un'occhiata per tranquillizzarmi. Jake sta ancora tenendo il mio polso. Ma perché sta insistendo? Apparte il fatto che se dico a mia mamma che devo andare a casa dei miei vicini, e che questi vicini sono 3 ragazzi di cui non so nulla e sono inquietanti, mi chiude nello sgabuzzino e butta via le chiavi. Non so che rispondere. Mi giro verso Natasha e le chiedo:
"Casa tua è libera?" Ti prego almeno tu Nat salvami.
"No mi dispiace ma ho ospiti a casa". Cavolo è vero, mi aveva detto che oggi sarebbero arrivati i suoi zii. Bene sono fregata; chiudo gli occhi e prendo un respiro per tranquillizzarmi. Li riapro e con tono rassegnato rispondo a Jake
"Va bene. Ora puoi togliermi la mano di dosso". Toglie la mano e vedo che mi è rimasto il segno. Adesso gli lancio una sedia cosi impara a toccarmi. Ma dimmi te sto ragazzo, che gli cambia se andiamo in palestra? Dobbiamo solo fare le prove!
"Stronzo" bisbiglio a voce bassissima
"Come scusa?" Dice lui. Come ha fatto a sentirmi. Ora che gli dico? Sto per parlare ma Natasha mi interrompe. Ah meno male.
"Da voi a che ora?" Chiede lei
"Per noi va bene anche adesso" dice Mike. Ci alziamo e ci avviamo verso casa. In 20 minuti siamo arrivati. Loro vanno a casa loro e io e Nat andiamo a casa mia. Apro la porta e trovo mia mamma che cucina. Che buon odorino.
"Ciao ragazze" ci saluta
"Ciao mamma, salve signora Miller" salutiamo io e Natasha
"Avete mangiato?" Chiede
"Si, ora dobbiamo andare via" dico io
"Dove? Siete appena rientrate" ribatte mia mamma
"Dai vostri nuovi vicini. Sono i nuovi arrivati e abbiamo un compito da fare insieme" dice Natasha.
"Come si chiama la nuova famiglia?" Chiede mia madre
"A dire il vero hanno cognomi differenti, ma penso che la casa sia di Jake." Rispondo io
"Ossia?" Insiste lei
"Wi... mamma ma perché questo interrogatorio?" Chiedo curiosa. Non mi ha mai fatto tutte queste domande
"Non posso sapere con chi va a scuola mia figlia?" Dice lei con la bocca piena
"E va bene. Fa di cognome Wilson" dico rassegnata. Quando ha sentito il cognome Wilson la sua espressione é cambiata.
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The House Of Evil ●IN REVISIONE●
VampireTutto accadde in un giorno. La vita di Victoria cambiò dal momento in cui la vicina di casa si trasferí lasciando posto ad una nuova famiglia; e non una come tutte... Ringrazio @Bringmesomechocolate per la meravigliosa copertina ATTENZIONE: LA S...