Parte 4: Il fondo del barile

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Chicago, Near West Side, University of Illinois in Chicago. 13.09 p.m.

Di nuovo all'aperto, Thomas decise di provare a spostarsi nella zona dell'università pubblica. All'una ricominciò a piovigginare così invece di ritornare a casa, si fermò per dar da mangiare alla figlia sotto alla pensilina di una fermata dell'autobus. Un'ora dopo ripartì in direzione ovest vagando senza meta e senza risultati (l'evento più significativo del pomeriggio era stata una crisi di pianto della bambina superata con l'ausilio di quaranta gocce di passiflora nel biberon). Quando il cielo grigio lo avvisò dell'imminente arrivo di un acquazzone, Thomas corse alla fermata della metropolitana più vicina. Non riuscì neanche a sedersi che un altoparlante annunciò che il traffico sulla linea blu era stato interrotto a causa di un investimento sui binari all'altezza della Western Station. Per non far prendere ulteriore freddo alla figlia, si incamminò verso est pregando di arrivare a casa prima che il temporale scatenasse la sua furia.

La pioggia li sorprese a meno di mezzo chilometro dal loro palazzo ma Thomas non se ne curò. Entrò in un negozio di pegni con l'insegna fulminata, tolse la bambina addormentata dal passeggino e si avvicinò al bancone.

L'unto proprietario si pulì un dente con uno stuzzicadenti. "Che cosa vuoi impegnare stavolta?" chiese a Thomas con strafottenza. "Ti sono rimaste solo le mutande."

"Il passeggino". "Ma tornerò a riscattarlo tra un paio di giorni quindi non venderlo".

L'uomo aprì la cassa e appoggiò un biglietto da cinque dollari sul bancone consumato.

"Cinque? Ne valeva dieci due settimane fa". "Alla bambina serve lo sciroppo per la tosse."

"Questo o niente, mangiaspaghetti." Un tuono fece vibrare la sottile vetrina del negozio. "Ho cambiato idea", ritrattò il proprietario. "Te ne do sei se mi consegni l'ombrello e te ne vai adesso."

"Sei dollari vanno bene".

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