Molteplici brividi colpiscono il mio corpo, segnali vengono mandati al mio cervello, ma lui li respinge. L'eco del mio grido di poco fa risuona ancora tra le mura dei palazzi. Sto tremando, il mio corpo non si muove, i miei occhi vacillano in quel buio accesso da occhi rossi malvagi. La persona che ho davanti a me non assomiglia affatto alla mia migliore amica, i suoi occhi sono rossi come il fuoco, la sua ombra è irregolare come un mostro. La guardò incerta, "Insomma cosa sta accadendo?"
Il mio labbro trema prima di sussurrare -Ste..pha...ny.
-Si?- Mi risponde lei, ma non è la sua voce, è fredda e pesante.
Un attimo di silenzio, e poi in quell'oscurità inquietante una risata si espande nell'aria.
Davanti ai miei occhi il corpo della mia migliore amica si deforma, si allunga e allarga come se fosse plastilina, e al suo posto appare un uomo, dai capelli neri, occhi profondi di carbone, il tutto incorniciato da un gran sorriso sul volto.
Non posso fare a meno di gridare di nuovo, e ancora e ancora, il mio corpo era come paralizzato, non riuscivo a muovermi, il mio labbro tremava.
-Bene, bene. Chi abbiamo qui?
Oh, già "la grande e temibile Pandora".-
Ci fu un attimo di silenzio.
-In realtà sei solo una ragazzina che non è buona a far nulla, tanti hanno riposto speranze in te per anni, ma tu non sei mai arrivata. È tutta colpa tua!
La sua voce era intrisa di rabbia e risentimento verso di me, gli occhi accesi dalla vendetta, "ma io non avevo fatto nulla, non sapevo nulla, io non credevo a niente di quello che mi stava dicendo."
-Chi....sei?- Mi rendo conto solo dopo aver pronunciato quelle parole, di aver dato voce ai miei pensieri incoscientemente.
-Chi sono? Tu chi vorresti che io fossi?
-Chi..sei?
-Non ti farò del male. Se potessi te lo farei, ma purtroppo già altri hanno gli stessi miei ideali. Se vieni via con me di tua spontanea volontà non morirai prima del tempo, te lo assicuro.
"Cosa?"
Sentivo la mia bocca secca, le miei mani sudate- Perché lo fai?
-Io dovrei dare spiegazioni a te? Ha ha ha.
Se vieni via con me senza opporre resistenza, ti farò meno male, quindi o vieni o verrai lo stesso ma con la forza.- La sua voce era innaturale, sembrava forzata.
Avviene in quel momento: vedo i suoi occhi per un attimo passare dal rosso al blu, non capisco bene cosa sta succedendo, ma il mio cervello si riaccende, e io non so con quale forza gli dico- Dov'è Stephany? Cosa le hai fatto?
-Morta.- dice così, tutto ad un tratto, come se uccidere qualcuno fosse una cosa normale.
Il mio corpo si affloscia al suolo, i miei occhi si immergono di lacrime, i miei singhiozzi iniziano a riempire il vuoto attorno a me.
"La ragazza che conoscevo dall'asilo era morta, con la quale avevo condiviso tutto, con la quale avevo litigato miriade di volte non c'era più.""C'era una bambina dai capelli scuri, e gli occhi gentili, andava d'accordo con tutti, era sempre allegra e vivace, la maestra chiamava sempre lei per aiutarla e tutti le andavano vicino per chiederle consigli e lodarla. Era buona, dolce e aiutava tutti, ma io non la odiavo, anche se lei aveva tutto quello che io non avevo. La stimavo.
Ero seduta all'ultimo banco, ero una piccola bimba dagli occhi azzurri e i capelli biondi sottili, nessuno osava mai rivolgermi la parola, avevo solo otto anni e mi sentivo terribilmente sola. Qualche volta un bambino mi chiedeva qualcosa, e le uniche sillabe che conoscevo erano si e no, ero fredda con tutti, non perchè provavo disgusto per altri, ma perché ero timida ed avevo paura di non venire accettata. Ci fu un giorno che la maestra ci cambiò di posto, io mi ritrovai di fianco lei, il mio idolo. Si sedette vicino a me con un sorriso, mi salutò e mi disse- Come ti chiami?
-Azzu..rra.
Da lì in poi lei divenne la mia migliore amica, e solo quando andavo alle medie mi confessò che era stata lei a chiedere alla prof di cambiare posto, per mettersi vicino a me quel giorno."Stavo ancora singhiozzando al suolo, rievocando dolci ricordi che in me alzavano il fuoco della vendetta. Lui si era avvicinato, si trovava ad un passo da me, io avevo la testa rivolta al pavimento bagnato dalla mie lacrime, sentivo la sua presenza, i suoi occhi che mi perforavano la schiena. Nella mia testa volteggiava la voce della mia migliore amica, le sue parole e le battute risuonavano dentro di me, come note di un piano scordate.
Un pensiero mi trapasso: "Stephany avrebbe mai voluto vedermi così? Lei cosa avrebbe voluto? Cosa mi aveva insegnato nei momenti tristi e brutti della vita?
"Piangere non serve a nulla, il passato non si può rimediare, le lacrime non salvano nessuno, le cose non cambiano se tu stai ferma a guardare. Vivi il mondo come vuoi e credi nel bene, non guardare indietro o avanti, ma pensa solo a quel che tu ritieni giusto"
"Cosa era giusto fare in quel momento?"
Mi chiedevo io:"Continuare a piangere e morire? C'erano altre possibilità?"Quell'inquientante aria mista al rumore del mio pianto venne strappata dalla sua acuta voce -Adesso vieni via con me, marmocchia.
Ho percepito la sua mano sfiorarmi la schiena per un millesimo di secondo, quando io con un balzo mi sono alzata dandogli un calcio nelle parti basse- Si, c'è sempre un'altra possibilità.- ripeto fra me, mentre inizio a correre lontano da lui, verso piazza Monte Oliveto. Il suo grido misto fra lo stupore e la rabbia invade i miei timpani.-Marmocchia, dove credo di andare??Il vento mi sferzava il volto, correvo più che potevo, avevo l'affanno ma dovevo proseguire , dovevo salvarmi per poterla un giorno vendicare. Lo sentivo, stava correndo dietro di me, ma la luce non era lontana, la luce che portava alla piazza, ce l'avrei potuta fare. -Piccola bastarda!- dice, quando dietro di me sento una folata di calzo pazzesca. Volto la testa di scatto e vedo che dalla mano dell'uomo usciva un batuffolo di fuoco che si dirigeva verso di me. "Cosa"?
Grido sbalordita e incredula, fortunatamente riesco ad evitare quel fuoco che procura sul pavimento di pietra, dietro di me, un profondo fosso che puzza di bruciato. Mi volto ancora correndo, l'uomo con in volto un sorriso sornione, continuava a sparare delle palle di fuoco nella mia direzione, io ne schivai a stento una o due, ma fino a quando avrei potuto resistere?
"L'uscita" era quasi vicina, le mie lacrime ricominciano a scorrere sulle mie guancie, la paura di morire si era impossessata di me.
-Ahhhh- Il mio grido lacera i palazzi, mi accascio al suolo colpita, non mi sentivo bruciare come una palla di fuoco avrebbe dovuto farmi sentire, il mio corpo anzi era freddo, ghiacciato. A 20 metri di distanza vi era la luce della piazza, la mia unica ancora di salvezza, ma purtroppo il mio corpo non voleva muoversi, era come paralizzato. Sentivo le sue scarpe ticchettare sul terreno, fino a quando il rumore si ferma. -Presa- Risuona la sua voce divertita.
Mi afferra i capelli e inizia a strattonare.
Cercavo di non urlare per non dargli soddisfazioni, mordendomi il labbro, ma il dolore si faceva sentire -Credevi di poter sfuggire? Adesso la pagherai cara.
Inizia a darmi calci nella pancia, all'inizio provo dolore ma poi i colpi si susseguono così stabilmente che dopo un po ne faccio l'abitudine. Il sangue del mio naso sporcava il pavimento, le lacrime mi bagnavano la guancia, il mio volto era rivolto verso il basso, non riuscì mai ad andare in piazza. Ad un certo punto non sento più nulla, attorno a me non c'era più nulla, mi ero allontanata dal mondo. Le mie palpebre si abbassano velocemente, cado in un sonno profondo, ma non prima di sentire due braccia forti che mi sollevano dal suolo, un calore pervade il mio corpo freddo, per un istante alzo gli occhi e li immergo in quelli ghiaccio della "Volpe" sopra di me, poi il buio mi pervade e io svengo.BuonGiorno a tutti!!😍
Finalmente dopo 2 mesi è uscito il 9 capitolo di PANDORA!!
GRAZIE per 1500 e passa visualizzazioni.
Cosa ne pensate di questo nuovo capitolo?
Adesso cosa succederà ad Azzurra?
Se vi è piaciuto il capitolo votate e commentate.
A breve uscirà anche il seguito.
Baci😍Clar1ssaFray740AVVISO: Per quanto riguarda il servizio "RECENSIONI PER STORIE", purtroppo maggio è il mese più duro dell'anno, ci sono compiti e interrogazioni a morire, a fine scuola cercherò di recensire tutte le storie.
STAI LEGGENDO
PANDORA
Fantasíapandora [(πασ-πασα-παν=tutti, δορον-ου-ό=doni.), nome parlante che deriva dal greco che significa tutti i doni, che possono essere sia positivi sia negativi. PROLOGO Vedevo il mondo da una finestra , quella della mia stanza. L'aria era la solita tri...