Capitolo 8

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Consapevole di essere sotto lo sguardo di Dean, si volse guardandolo. Con quella leggera luce del lampione che attraversava quello spirale aperto della porta accostata, i suoi occhi sembravano più verdi che mai.
Due lapislazzuli brillanti e del tutto bellissimi, gli esaltavano il viso mozzafiato che con quell'accenno di barba ti faceva sciogliere.

Si avvicinò leggermente prendendogli il viso tra le mani talmente fredde da farlo sussultare.
- percepisco la tua paura, ma lei non c'è più, ci sono solo io e non penso di aver esagerato con Matt. Dopo tutto quello mi ha fatto, era il minimo -
- non sono spaventato per me, ma per te -.
Le rispose afferrandole dolcemente i polsi per allontanarli.

Lei sorrise indietreggiando, tenero a preoccuparsi ma capì che restare sarebbe stato troppo. Non sarebbe riuscita a convivere con lui sotto lo stesso tetto sapendo della presenza di Lisa.

Provava qualcosa per lui ma non era giusto nei suoi confronti, era fiondata nella sua vita così presto e troppo in fretta. Tanto da infrangere quell'equilibrio che si era costruito. Doveva andarsene.

Afferrò la maniglia della porta interrompendo Dean che a li a poco avrebbe cercato di fermarla, con un dito sulle sue labbra sottili e morbide.
- a presto Dean -.
Poi se ne andò chiudendosi la porta alle spalle.

Il cacciatore era più confuso del solito, da una parte voleva che lei rimanesse ma dall'altra no. Non sapeva cosa fosse quel sentimento che provava verso di lei, non era neanche più sicuro di amare Lisa come una volta.

Tornò di sopra accompagnando Ben nella sua camera, per poi recarsi nella sua. Poi si sdraiò accanto alla donna abbracciandola e ripensando all'indomani mattina.













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Venne svegliato dallo squillare del cellulare, tastò il letto alla ricerca di Lisa che non c'era. Controvoglia si alzò rispondendo e solo dopo qualche istante riconobbe la voce del fratello.
- Dean? -
- Sam, che cosa vuoi? -
- mi serve il tuo aiuto -.

Velocemente scese le scale salutando con un bacio Lisa e scompigliando i capelli a Ben che si lamentò un poco.
- credevo di essere stato chiaro, non vado più a caccia ormai -
- è una questione seria e mi serve il tuo aiuto -
- di cosa si tratta? -
- mutaforma -
- dammi l'indirizzo -.

La donna si avvicinò a Dean con sguardo preoccupato, sapeva che lui non ne voleva sapere. Era il fratello che non faceva altro che peggiorare il tutto.
- se non vuoi andare, resta -
Lui sorrise forzatamente.
- si tratta di Sammy, non posso dirgli di no -.

Le prese la mano baciandola.
- vieni, voglio insegnarti una cosa -
- Ben, va a scuola -
- si mamma -.
Quest'ultima seguì il cacciatore nell'altra stanza.

Il ragazzino si alzò, prese lo zaino sapendo però che non sarebbe andato a scuola quella mattina. Ma che avrebbe cercato Tessa.

Così corse fuori, prese la bici percorrendo la strada che conduceva alla piazza principale dove risiedevano diversi alberghi.

Sicuramente non si trovava in quello precedente pensò, così optò per un altro.

Era una donna che non si faceva mancare nulla o almeno così credeva.

C'era uno che attirò la sua attenzione più degli altri, Hotel Lumier. Un quattro stelle con dei tavoli all'esterno. Scese dalla bici parcheggiandola ad un palo a cui la legò, poi entrò chiedendo alla reception.

Mostrò alla donna la foto che la scorsa sera aveva scattato assieme a Tessa. Ritraeva loro due seduti su una panchina abbracciati, avevano chiesto ad un passante di farla.
- sua sorella si trova alla stanza numero 218 del secondo piano -.
Ringraziò e proseguì.









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Stava ultimando gli ultimi preparativi quando bussarono alla sua porta.
- non ho bisogno di nulla -, urlò ma continuarono a bussare.
Poggiò il coltello sul davanzale e andò alla porta aprendola di poco.
- ho detto che non... - rimase perplessa.
- ragazzino -.
- ciao -.
- cosa ci fai qui? -.
- volevo parlarti - rispose entrando
- Ben, Ben aspetta -.

Il giovane si volse guardandola.
- sai che il tuo sangue non funzionerà vero? -.
Ed ecco che rimase immobile e più perplessa rispetto ad un momento fa.
- come sai cosa sto facendo? -
- potrei aver letto il diario che Dean tiene gelosamente nel garage, non penso che se ne sia mai accorto -.

Ben si punzecchiò un dito con la punta del coltello premendo sul taglietto, lasciando cadere qualche goccia del suo sangue nella ciotola, assieme agli altri ingredienti presenti. Poi accese il fiammifero buttandocelo dentro, procurando una grande fiammata.

Tessa allontanò il ragazzino dalla ciotola portandoselo a se.
- hai almeno idea di chi hai appena chiamato? -.
- no ma per te sembrava importante -.
- accidenti, Dean ci ucciderà entrambi -.
- perché? Deve per forza venirlo a sapere? -.
- ok, sarà un nostro piccolo segreto va bene? -, disse inginocchiandosi difronte a lui.

Una ventata d'aria fresca seguito da un battito d'al, la fece alzare incrociando le braccia al petto.

- Tessa? -
- ciao Castiel -.

Quest'ultimo avanzò verso di lei abbracciandola.
- sei mancato anche a me -, disse quasi soffocando.
Sciolse l'abbraccio e poi l'ha guardò sorpreso.
- ti credevo ibernata a Torchwood -.
Tessa abbassò lo sguardo.
- Torchwood non esiste più, a quanto pare sono stata spostata in un obitorio due anni fa -.
- in un obi...oh mio dio hai...perso tutto -.
- senti una cosa Castiel, non ti ho evocato perché mi mostrassi pietà ma perché mi serve il tuo aiuto -.

Iniziò a camminare per tutta la stanza.

- non posso darti ciò che vuoi -.
- cos'è? Inizi già a dire la tua quando non sai neanche cosa sto per chiederti? -.
- ti conosco Tessa -

Lei rise.
- no, non hai la minima idea di chi io sia, non solo tu hai dei problemi Castiel -. rispose appoggiandosi alla scrivania.
- devo saperlo, sapere se lei tornerà o sarò soltanto io -.

Gli si avvicinò per poi sfiorarle il lato destro del viso con la mano, chiudendo gli occhi e concentrandosi.
Non percepiva nient'altro che luce e uno sfarfallio di oscurità dentro di lei. Quel poco che era presente in ogni essere vivente sulla terra.

Non era c'era più quell'angelo nero che ad ogni occasione tentava di sopraffarla. Lei soltanto era presente, il che era piuttosto strano.

Si allontanò balzando leggermente, ma cosa le avevano fatto?
Come poteva quell'angelo nero essere svanito?
Chi l'aveva risvegliata?

- Castiel? C'è qualcosa che non va? -domandò lei.

- più di quanto immagini -.

The Darkness: Niente è come sembra (SOSPESA)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora