Tra tutti gli animali l'uomo è il più crudele. È l'unico a infliggere dolore per il piacere di farlo.
(Mark Twain)Sei giorni, centoquaranta quattro ore, ventotto decessi.
La luce del sole le abbagliò il viso facendola scostate leggermente. Il più che poteva, le corde attorno al busto, ai polsi e alle caviglie, la tenevano legata su un maledetto lettino di metallo freddo. Ma al suo contatto sembrava riscaldarsi.
La sua temperatura corporea era bassa come sempre, ma di certo non era importante. Ci aveva fatto l'abitudine, ma il dolore che provava era insopportabile. Esternamente aveva imparato a non provarlo, solamente per crearsi uno scudo di protezione ma che difficilmente si sarebbe spezzato in futuro.
Il suo corpo in quel momento, era privo di ogni ferita che fino a qualche ora prima l'ho segnava. Ogni graffio, taglio che le stato inflitto era svanito, lasciandola cadere in uno stato di incoscienza.
Era morta.
Ogni singola volta che la Morte l'avvolgeva nelle sue tetre braccia pregava che fosse l'ultima. Era così stanca che avrebbe voluto essere mortale.
Immortalità era una maledizione che lei non riusciva a reggere, a conviverci.
I poteri che possedeva erano dormienti non aveva le forze per richiamarli. A mala pena riusciva a mantenere il controllo delle sue azioni e della sua sanità mentale.Si lasciava avvolgere dai ricordi più felici, Dean sembrava essere la sua Ancora. Si aggrappava alle immagini di quei momenti più belli, dov'era felice: il bacio che gli aveva dato nonostante sapesse quanto sbagliato fosse stato, ma le emozioni che aveva provato in quel momento furono immense. Il cuore che le batteva così forte, le farfalle che svolazzavano e facevano capriole nel suo stomaco...il respiro accelerato. Non aveva mai provato nulla di così tanto intenso.
Ripensò al giorno in cui si erano conosciuti., il modo in cui l'aveva guardata. Quando avevano scherzato e litigato, quando pensò che fosse pazzo ad urlare in mezzo alla strada solo per chiamare quell'angelo.
La mente si spostò sui ricordi con il padre, l'uomo che da tre anni non vedeva. Non aveva avuto più notizie sul suo conto, se fosse stato mortale l'ho avrebbe creduto morto ma le cose non erano così. Probabilmente era in giro a combinare casini in un altro universo o epoca, a seconda delle coordinate importare nel suo manipolare del vortice.
La vista le si offuscò per le lacrime che le bagnavano il viso a causa di una ferita sulla gamba, che in quel momento le veniva inflitta. Piangeva ma non riusciva a muoversi o a gemere. Il dolore c'era, ma sembrava essersi abituata a ciò.
Avevano ricominciato a giocare con il suo corpo come se fosse una bambola. A giorni alterni anche il suo ex ci metteva del suo, ignaro o semplicemente non curabile del dolore che le provocava.
Iniziò a domandarsi la causa di quello che stava subendo. Perché farle questo? Perché torturarla fino a ucciderla ancora ancora e ancora? Forse era lei la causa della sua pazzia? O forse semplicemente Matt era uno psicopatico senza controllo e privo di qualsiasi emozione?
Ormai pensò che l'unica risposta a quelle domande fosse solo una: Matt era una causa persa.Eppure quando si erano conosciuti non era affatto così. Tutto cambiò un pomeriggio d'autunno durante un picnic sul prato, gli aveva comunicato che sarebbe entrata nell'Accademia di Torchwood come voleva.
Si era preparata allenandosi giorno dopo giorno. Non lo faceva solo perché volesse rendere fiero il padre ma perché era il suo volere l'aiutare le persone.
Matt non la prese bene, da quel giorno iniziò a starle addosso pressandola. Sminuendola dicendole che non c'è l'avrebbe fatta, tentò di allontanarla dalla famiglia trascinandola nel mondo della droga e nell'alcol. Era troppo innamorata di lui rendendola ceca tanto da non capire la situazione in cui si ritrovò.
Solamente grazie a Tosh, riuscì ad uscirne prendendo in mano la sua vita e abbandonando Matt.
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The Darkness: Niente è come sembra (SOSPESA)
FanfictionIN REVISIONE Seguito di The Nephilim. Sono passati tre anni dal quel giorno. Il giorno in cui venne ibernata cosicché non nuocesse a nessuno. L'apocalisse è stata fermata, Sam è all'inferno mentre Dean ha iniziato una nuova vita. Ma allora chi l'ha...