Un amore eterno- 1ª parte

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Era una giornata di sole, gli alberi non si muovevano. La "giovane" TN stava passeggiando per i giardini della reggia di Versailles, quanto era bello quel posto, insieme alla reggia di Caserta, era una delle regge più belle che avesse mai visto. Aveva molti ricordi legati ad essa, ed uno più di tutti, le procurava dolore al cuore che non batteva più da tanto tempo.
Stava guardando la reggia, con un blocco per disegnare in mano, voleva disegnarla, in modo che potesse rimanere nei suoi pensieri ancora per molto tempo. Erano appena stati a Parigi, lei e la sua classe, per la gita del 5° superiore, classe che lei era costretta a fare ogni tanto, in quanto la sua età perenne... ma non solo, per trovare un lavoro non si poteva mostrare un diploma risalente a 20 anni prima! TN era diventata quello che era diventata per qualcosa, o per qualcuno, qualcuno che le aveva sconvolto la vita.
«TN che fai?» le chiese Eren, il suo migliore amico.
«niente, arrivo» la C/C si girò verso il ragazzo
Quella ragazza C/C dagli occhi C/O non era come le altre ragazze, la sua pelle era estremamente bianca, e al sole risplendeva, anche se poco.
Andò verso il ragazzo, che la prese per mano, trascinandola per i giardini, fino a ricongiungersi con il resto della classe, che stava per entrare nella reggia.
Fu un secondo, TN si girò, dando un ultimo sguardo ai giardini, vedendo una figura minuta, che sapeva di conoscere, per poi sbattere le palpebre e non vederla più.
«che guardi?» chiese Eren
«niente, andiamo» la ragazza tirò dentro l'amico
Entrarono nella reggia, era come se la ricordava, la sala fatta di vetro veneziano, le sale da ballo, tutto era rimasto uguale, anche a decenni, secoli di distanza. Passarono vicino ad un quadro, TN stava dietro, tutti si girarono verso di lei e qualcuno, indicando l'opera d'arte, disse «sembra TN»
La ragazza si avvicinò al quadro, rappresentante due nobili francesi, la ragazza era la fotocopia di TN, mentre il ragazzo aveva capelli corvini a taglio militare, occhi grigi e freddi con sfumature azzurre ed era molto basso, come la ragazza. Quello che nessuno sapeva, era che la ragazza era TN, era veramente lei, TN TC, Contessina TN de TC.
«questi sono il nobile francese Levi Ackerman e la sua fidanzata, la Contessina TN de TC, apparteneva alla famiglia reale, era una cugina di Luigi XIV» disse la guida
Tutti si girarono nuovamente verso TN e lei inventò una scusa al volo, «sarà un caso, forse sono la sua reincarnazione» disse ridendo, contagiando anche gli altri, che ridevano dandole delle pacche amichevoli sulle spalle.
«vi diamo mezz'ora per fare un giro da soli nei giardini» disse la professoressa.
Tutti in un batter d'occhio uscirono, recandosi fuori dal palazzo.
TN uscì per ultima, con calma, e iniziò a passeggiare per quegli immensi giardini.
Le arrivò in faccia qualcosa, un fiore, che si posizionò sugli occhi, facendole perdere l'orientamento e facendola cadere per terra. Un ragazzo le si avvicinò e le diede la mano. Lei non lo guardò in faccia, afferrò solamente la mano, notando quanto essa fosse fredda, alla pari delle sue.
Si tirò in piedi dicendo solo «grazie» e guardò in faccia il ragazzo che l'aveva aiutata. Era lui... fece un sorriso a metà tra l'ironico e lo schifato, quel ragazzo, che l'aveva abbandonata tempo prima, ora era davanti a lei, e la guardava come se fosse tutto normale.
Lui cercò di dire qualcosa, ma fu anticipato da uno schiaffo di TN, che lo fece girare dall'altro lato.
Senza dire niente, quest'ultima girò i tacchi e si allontanò, avrebbe voluto piangere, ma non poteva, nel senso letterale.
Si precipitò da Eren, che le chiese «chi era quello?» come se volesse proteggerla
«nessuno» rispose solo TN
«e allora perchè gli hai tirato uno schiaffo?» lui continuò con le domande
«è una storia lunga» la ragazza abbassò lo sguardo
«la mezz'ora è finita, dobbiamo andare all'ingresso» Eren la tirò per un braccio
«di già?» TN era visibilmente triste
«domani abbiamo un giorno libero, se vuoi ci torniamo, anche se non ho capito perché ti piaccia tanto questo palazzo» Eren la rassicurò
«sì, torniamoci domani, grazie Eren» TN fece un sorriso, girandosi verso l'uomo al quale aveva dato uno schiaffo, che era sparito nel nulla, e lei sapeva perché.
Si riunirono alla classe, salirono sul pullman e tornarono nell'albergo che era ormai sera.
Cenarono ridendo e scherzando e alla fine andarono tutti nella propria camera.
«Mikasa, Sasha, io fra un po' scendo in giardino» TN avvertì le amiche e compagne di stanza
«TN non puoi, è proibito» Mikasa la guardò
«lo so ma devo scendere, devo andare in un posto a vedere una cosa» TN spiegò
«non puoi aspettare fino a domani?» le chiese Sasha
«no, è un posto che devo visitare in totale silenzio e da sola» TN si mise una felpa e prese il telefono che aveva poggiato sul comodino, mettendolo in tasca
«il tipo che sta alla reception ti fermerà» Mikasa la avvertì
«per questo non c'è problema, lo convincerò» TN andò in bagno per pettinarsi
«ok, ma se succede qualcosa chiamaci» le ordinò Sasha
La C/C mimò un "sì" mentre si pettinava.
Uscì dalla stanza, dopo aver controllato che non ci fosse nessuno per i corridoi, e si recò all'ingresso, con l'intenzione di uscire.
«signorina, lei non può uscire senza un insegnate» come previsto il tipo alla reception la fermò.
TN si girò verso di lui, gli occhi le diventarono rossi, anche all'uomo luccicarono e diventarono di quel colore.
«mi dispiace, vada pure» disse quest'ultimo, come in uno stato di trans.
TN uscì, guardò un'altra volta l'uomo, a questo gli occhi gli tornarono normali, si toccò la testa, si guardò intorno e riprese a fare il suo lavoro.
La ragazza iniziò a camminare, attraversò un ponticello che stava nel giardino dell'hotel, girò intorno alla piscina e salì sopra una collina, era arrivata.
Un sorriso le si formò sul volto e si avviò verso un ciliegio che stava su una collinetta, quell'area prima era diversa, lì vicino c'erano tante case, ora abbattute.
Si mise vicino all'albero e passò la mano su una scritta, incisa nella corteccia, un cuore, con scritto dentro "TN X Levi".
Nella corteccia c'era un buco, un buco che esisteva da sempre, ci mise dentro la mano e ne estrasse un foglio come di pergamena. Lo aprì e lesse quello che c'era scritto dentro, anche se sapeva a memoria cosa ci fosse scritto.
"A noi, al nostro amore che non finirà mai, al nostro amore che durerà in eterno"
Si mise la pergamena in tasca e sorrise.
«non pensavo te ne ricordassi» una voce alle sue spalle la fece sobbalzare...
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Questa è la prima parte di questa storia, ditemi se vi sta piacendo!

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