Capitolo 4

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Era sicuramente qualcosa di inspiegabilmente assurdo, fantastico e meraviglioso. Qualcosa di davvero grande si espandeva nel mio cuore, nel mio stomaco e nella mia mente, e per una assurda ragione non volevo asslutamente abbandonarla, eppure, la mia parte razionale mi diceva di doverlo fare. Sono innamorata delle sensazioni, dei sentimenti e delle emozioni che in questo momento mi esplodono nelle vene, quasi come se volessero scoppiare.

Vedo i colori del cielo farsi dal blu in poi sempre più chiari in una sfumatura che vorrei imprimere nella mente e ricordarla per sempre, proprio come questi attimi infiniti. E chissà: forse è il pensiero che domani compirò diciotto anni, forse è il pensiero che sto passando i momenti più belli della mia vita, forse è il pensiero che al momento ho una persona come Luca al mio fianco, o forse sono solamente io che sto cercando di vivere di più, ma ho un'adrenalina nelle vene, tale che al momento farei la cosa più pazza che mi passasse per la testa.

«Cos'è che ti fa pensare talmente tanto da farti toccare nervosamente i capelli?» mi chiede Luca prendendo la mia mano, e spostandola da una ciocca di capelli che involontariamente stavo torturando.

«Sai che lo faccio sempre» rispondo voltandomi su di un lato e fissandolo dritto negli occhi.

«Tutto questo finirà, prima o poi» cambia discorso Luca con voce leggermente malinconica.

Si, tutto questo finirà. Io andrò avanti con la mia vita, con la mia nuova vita, conoscerò persone nuove, posti nuovi, emozioni e sensazioni nuove, e cosa più importante, farò esperienze nuove. Il solo pensiero mi eccita, mi emana una vibrazione di felicità e adrenalina lungo la spina dorsale, eppure, al contempo, il mio cuore si riempe di nostalgia nel pensare che andrò via da qui, da lui, da tutto ciò.

«Prima o poi, non ora» mi alzo mettendomi seduta, e avvicino le mie labbra ancora gonfie e rosee a quelle di Luca. Eh si, mi mancheranno parecchio. Pare non voglia accettare la fine, la conclusione di tale emozionante esperienza; ma d'altronde ogni fine ha un nuovo inizio.









Il sole già alto e caldo in cielo, fa parte del quadro di colori di questo magnifico posto. Io e Sofia non abbiamo ancora parlato di ciò che mi è successo , anche perchè so, che è successo anche a lei. Aspetteremo il momento giusto, e quando quel momento arriverà, ne discuteremo.

«Cappuccino extra zuccherato e granita al pistacchio?»

«Sempre gli stessi clienti, e sempre le stesse ordinazioni» sorride Luca accarezzandomi la mano.

Dell'accaduto di stanotte non abbiamo ancora proferito parola, e per la prima volta Luca mi sembra imbarazzato ed insicuro riguardo ad un argomento, che per la precisione, non è uno qualunque, o quantomeno per me non lo è. Se Sofia fosse qui, mi direbbe sicuramente di parlarne subito, di togliermi il sassolino dalla scarpa, ma io farei ugualmente di testa mia: aspettare che sia Luca a parlarne per primo.

Mentre il cameriere ci posa le nostre ordinazioni sul tavolo, i nostri occhi si sfiorano, sprofondando ognuno nei pozzi dell'atro. Ha questo immenso ed implacabile potere di riuscire a mettermi a nudo con un semplice sguardo, ha una certa influenza positiva su di me, del tutto curativa.

L'attimo è interrotto dal mio cellulare, che vibra senza interrompersi sul tavolo innanzi a me: è Sofia.

«Finalmente! Quando hai intenzione di tornare a casa? »mi sgrida, come se fossi sua figlia.

«Sono con Luca, ora siamo al Bar marino. Quando finisco, vengo» rispondo cercando di avere un tono quanto più calmo possibile.

«Non fare tardi» mi raccomanda ancora Sofia, prima di terminare la chiamata.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Nov 04, 2017 ⏰

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