Capitolo tre
La tomba
In seguito alla conversazione con Natsu, che le aveva fatto porgere ancora più domande senza concludere nulla, tornò in camera. Prese il libro delle storie sui fantasmi di sua mamma e lo rilesse in poche ore. Era così bello che non era stato un problema divorarlo, anche se avrebbe dovuto studiare.
C'erano varie storie tra medium e spiriti, o altri esseri dotati di doni che aveva visto solo nei film. Una particolarità, che non aveva mai notato prima di allora, era che spesso venivano citati alcuni suoi antenati come protagonisti o semplici osservatori. Non ci aveva mai fatto caso prima di allora...
Possibile che quelle storie fossero vere?
Scosse la testa e si stese sul letto guardando il soffitto. Perché le era venuta una simile idea?
Alle sue domande avrebbe trovato risposta solo diversi anni dopo, purtroppo.
Guardò la schermata del suo cellulare e, in particolar modo, la data. Era il giorno in cui, esattamente sei anni prima, Natsu era morto. Che avrebbe dovuto fare? Avrebbe trovato un vero modo per fargli trovare la pace?
Lei aveva pensato con Levy che, per risolvere il conto in sospeso del ragazzo, avrebbe dovuto capire che i suoi amici stavano bene e vivano bene o almeno normalmente. Però, questo come poteva farlo? Non poteva andar a casa di ogni amico di Natsu e chiedergli come andasse la sua vita.
Sarebbe stata una cosa da stramboide.
Ma, prima di tutto, lui la voleva la pace?
Sembrava star bene così com'era. Aveva accettato di ricevere una mano, ma non era certa che lui seriamente la volesse... Ma che pensava? Ovvio che volesse la pace, era impossibile non volerla. Probabilmente nessuno avrebbe mai voluto essere uno spirito che non poteva essere visto quasi da nessuno e che solo dopo anni avrebbe potuto imparare a toccare degli oggetti senza che lo attraversassero.
"Forse è meglio che vada a portare dei fiori alla sua tomba. Magari incontro qualche suo amico. Poi, sennò, devo portarlo in un posto dove dovrebbero esserci tutti i suoi amici, preferibilmente dove sembrino molto felici e, infine, dovrei assicurarmi che il fratello stia bene. Così, dovrebbe essere libero, spero."
Creato una sorta di piano, si alzò.
Il sole stava calando mentre lei usciva dal dormitorio e si dirigeva verso il cimitero dove aveva letto che era stato sepolto il rosato. Era strano per lei il pensiero di andare a visitare la tomba dello stesso ragazzo con cui aveva parlato non molto prima.
Si fermò un attimo, giusto per prendere un mazzo di fiori, optando per un tipo in particolare che aveva lo stesso colore dei capelli di Natsu. "Chissà se è il caso che vada..."
Arrivata, chiese indicazioni a un vecchio signore che si occupava della cura delle lapidi e così trovò la tomba di Natsu.
Per quanto sembrasse assurdo, non provò nulla. Era quasi indifferente. Perché?
Capì che il motivo era che lei sapeva che Natsu non era lì ma a zonzo con Happy. Sospirò e rimase lì a fissare l'incisione sulla pietra, non sapendo nemmeno lei che fare.
Era stata una pessima idea...
In quanti erano stati lì sperando che Natsu potesse sentirli e rispondere? Quante volte si erano ripetuti che fossero delle cose impossibili?
Lei aveva la possibilità di potergli parlare, ridere, scherzare... Tutte cose che chi lo conosceva avrebbe solo sperato che accadessero senza che il proprio desiderio venisse realizzato.
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Ghost - Nalu
FanfictionE se tu incontrassi un fantasma? Che faresti? Lo aiuteresti? Lo scacceresti? Lucy Heartphilia si ritrovò davanti questa situazione e le stesse possibilità. Cosa scelse? "Se il filo rosso di Lisanna non era collegato a Natsu, quello di lui a chi era...