Il Mare Nel Cuore 1 | MRS STYLES SERIES

Capitolo 4.

Mrs Styles

Capitolo 4

“Perché stare con me non è bere un caffè, e tu lo sai.”

-Antonello venditti.

HARRY'S POV.

Finalmente siamo in macchina, diretti a casa mia. Elsie e il piccolo dormono dietro, mentre alla mia destra c'è Louis che ha insistito a venire con noi. Il viaggio è lungo, l'ospedale dove è stata ricoverata Elsie dista da casa mia circa 2 ore in auto. Guido con prudenza. Ho delle responsabilità che porto dietro, e sono molto stanco. Sono due notti che dormo poco, questa notte infatti, ho dormito in camera con Elsie e Travis che ogni due ore circa si svegliava e voleva mangiare. Credo di avere 2 occhiaie nere sotto gli occhi. Io e lei proprio non abbiamo riposato, e non abbiamo neppure più parlato. Ci sono silenzi che fanno rumore più delle parole. Mi soffermo a guardali dallo specchietto retrovisore. Elsie e Travis sono la mia famiglia. «Sono proprio belli. » questo è Louis che mi risveglia dal mio stato di coma totale. «Già.» mi limito a dire. Sono proprio bellissimi. Mio figlio e mia...moglie. Non vi ho ancora detto nulla sul fatto che ci siamo sposati prima che lei scoprisse di essere incinta. Forse eravamo ubriachi o cosa, non so, il fatto è che le comprai un anello di diamanti e le fedi nuziali in oro bianco con inciso Harry&ElsieForever. Fu una cosa inaspettata ma a quei tempi ero proprio innamorato. Ci sposammo in una piccola chiesa fuori paese, mentre facevamo un giro per stare un po' da soli. Questi ricordi provengono dalla parte più remota del mio cervello. Li avevo completamente rimossi, fino a quando ora ho visto spuntare dalla camicietta di Elsie una collana che contiene il tutto. Sorrido per un attimo. Mi fa piacere che le abbia tenute, nascoste, ma li abbia comunque custodite con sé. La adoro anche per questo. Per non aver fatto parola con nessuno. Neanche con Louis. È il nostro segreto. Il nostro, come Travis. «Harry.» mi richiama Louis. Forse mi sono troppo perso nei ricordi. Stavo per entrare in un burrone. Se non fosse stato per lui chissà dove saremmo finiti. Pericolo scampato per un pelo. «Harry, si può sapere dove hai la testa?» domanda irritato. «Potevi farci morire, tutti.» Non ha tutti i torti. «Niente.» rispondo fugace. «No, davvero. Capisco che sei stanco, e va bene. Ma almeno stai attento. Possiamo fare cambio se vuoi, così ti riposi un po'.» mi propone. Ma rifiuto scuotendo la testa. Voglio essere io a portare a casa la mia famiglia. L'ho detto. Loro adesso sono la mia famiglia. «No, grazie lo stesso Louis.» rispondo.«A cosa pensi?» domanda a tradimento. Louis mi conosce troppo bene. «A Elsie.» rispondo piano. Non vorrei che si svegliasse e ascoltasse la nostra conversazione.«Cosa hai intenzione di fare adesso?» chiedi preoccupato. «Prendermi cura di loro. Sono la mia famiglia.» ribatto deciso. Sto dando sfogo ai miei pensieri, forse per la stanchezza o forse perché voglio mantenere la promessa di ripagare ai miei errori che ho commesso in passato. «Questo mi sorprende e mi fa piacere. Cambierai per loro?» altra domanda a cui non vorrei mai rispondere ma lo faccio.«Sono già cambiato.» sussurro felicemente.«Bene, Harry. La paternità ti fa proprio bene!» esulta troppo forte. «Sshh! Non li svegliare!» lo ammonisco irritato.«Scusa papà!» ride. «Non farmi ridere.» sbotto. Percorre un lungo silenzio.«La ami?» chiede dopo un po'. Me lo sono chiesto mille volte stanotte, mentre la guardavo con in braccio Travis. «La amo dalla notte dei tempi.» Louis sorride soddisfatto delle mie parole. Nel frattempo però siamo arrivati già a casa mia. Cosa succederà adesso?