(Avviso a fine capitolo)Capitolo 7
Ryan's pov.
-Tyler, non stressarmi, è lunedì e inoltre è solo mattina.- il pasto che mi ritrovo davanti dovrebbe essere illegale per la quantità infinita di sale versato sopra.
-Siamo già a mezzogiorno, hai ancora il vago ricordo dell'incubo di stanotte?- Andrew ridacchia mentre continua a mangiare beatamente il suo panino.
-Se non la finisci con questa storia giuro che dico a tutti quella cosa.-
-Quale cosa?-
-Quella cosa.-
Tyler sbuffa per poi guardare altrove, continuando a mangiare il suo pranzo, io continuo a giocherellare con le posate plastificate, non ho fame, non intendo mangiare ciò che mi è stato messo sul piatto, che tutto è tranne che cibo.
Spero che un giorno metterai da parte il tuo ego interiore, se nessuno vorrà stare con te troverai la risposta nelle tue stesse parole.
Queste parole continuano a girarmi per la testa da ieri, non sono io che l'ho provocata a tal punto da reagire in questo modo, bensì la persona che mi ha spinto ad essere così con gli altri.
Non ho colpe se la gente mi guarda ogni volta tremando dopo due secondi, facendo cadere ogni briciola della loro felicità, perché io sono così, piano piano sgretolo la speranza delle persone che mi sono accanto, voltandomi, lasciando che quella persona si autodistrugga.
Ho sempre agito impulsivamente, continuerò a farlo all'infinito, finché non mi distruggerò con le mie stesse armi. Non potrò mai perdonarlo per quello che mi ha fatto diventare.
Ma ormai io sono così, neanche volendo potrei cambiare, perché quello che è stato fatto ormai è stato fatto, non posso cancellare certe cose.
In me c'è il diavolo che vuole la sua vendetta.
Non posso cancellare quella che ormai è diventata la mia stessa natura: distruggere le persone che hanno un minimo di fiducia nei miei confronti.
Velocemente metto da parte i miei pensieri e immediatamente il mio sguardo si posa sul nostro tavolo, dove una persona di troppo si è appena aggiunta.
-Qualcuno ti ha detto di venire qui?- sia lo sguardo di Joseph che quello di Tyler si posano su di me, il primo ridacchia guardandomi, certo che la sua ignoranza va oltre i confini.
-Calmati amico, me lo ha detto Andrew di venire qui, se avessi saputo che tu eri qui di certo non sarei venuto.- violentemente posa il suo vassoio sul tavola sedendosi in fianco a Kevin.
-Tra poco arriva anche Maya.- i miei occhi si spalancano non appena sento il suo nome, soprattutto pronunciato da lui.
-Non è la benvenuta qui.-
Hai ragione, non sono la benvenuta, e tu non sei il benvenuto nella mia vita.
-L'ho invitata io a mangiare con noi, hai qualche problema?-
-Da quanto siete entrati così in confidenza? È diventata il tuo nuovo passatempo settimanale?- poso violentemente le posate sul vassoio per poi posare il mio sguardo su di lui.
-Tu perché sei così interessato alla mia vita?- lui sta al mio gioco, anche il suo sguardo ora è posato sul mio.
-Ho sempre nutrito una certa curiosità verso le persone che pur di vincere distruggono gli altri giocatori.-
STAI LEGGENDO
Il Tramonto Della Luna.
Teen FictionIllusori che realmente sono solo il frutto di una grande quantità di sofferenza, ecco cosa sono Maya e Ryan. Loro sapranno buttarsi giù a vicenda, non facendo mai rialzare l'altro. Loro sapranno incantarsi a vicenda proprio come il tramonto riesce a...