Capitolo 4Maya's pov.
-S...scusami..- sono le uniche cose che riesco a sussurrare impietrita dal suo sguardo, preferirei mille volte avere una pistola puntata alla testa che incrociare il suo maledetto sguardo.
Sobbalzo all'istante quando lui lascia cadere violentemente il vassoio per terra facendo rovesciare tutto il suo contenuto, alza di nuovo lo sguardo su di me per poi andarsene irato.
Io resto immobile, per qualche secondo, in piedi, con gli sguardi di tutti gli studenti addosso, mi sembra di essere un fenomeno da baraccone in questo momento.
-Avanti, non vorrai stare lì tutto il tempo, siediti e mangia.- dice Tyler facendomi letteralmente sedere di fianco a lui, sia Isabelle, da lontano, sia Kevin che Andrew mi guardano quasi come fossero spaventati, perciò Tyler cerca di non farmelo notare, ma purtroppo il mio quoziente intellettivo è maggiore rispetto il suo.
-Tranquilla, Ryan si arrabbia pure quando Andrew respira, perciò non preoccuparti.- dice Kevin per poi dare un morso al suo panino, perché mi sono limitata a prendere un misero pezzo di carne quando il mio stomaco ha bisogno di ben due scaffali e mezzo di cibo per essere pieno.
-Già...- sospiro per poi iniziare a mangiare.
Mi chiedo perché lui abbia reagito in questo modo, insomma, so che sporcarsi con il cibo della mensa non è il massimo, ma perché ha bisogno di fare così? D'altronde io non lo conosco, ma mi sembra una persona molto irascibile.
Ogni volta che miei occhi si incrociano con i suoi il mio corpo si paralizza, ma non come le solite soap opera che danno in TV dove i due protagonisti restano trenta minuti a a fissarsi per poi baciarsi a stampo, no.
Nei suoi occhi vedo solamente rabbia, tutto il resto è coperto da un velo, un velo che mai vedrò togliersi.
Ma rimane il fatto che lui è palesemente un deficiente, insomma, arrabbiarsi per una macchiolina sulla camicia che neanche era bianca, forse non era proprio una macchiolina, ma è come se lo fosse.
-Maya, allora?- Tyler mette una mano davanti ai miei occhi per farmi risvegliare dal mio stato di trans temporale.
-Eh..? Scusami, non ti ho sentito.- dico ricominciando a mangiare.
-Da quanto tempo sei qui?- sinceramente mi aspettavo una domanda più importante dopo avermi risvegliata dal mio quasi sonnellino.
-Emh.. Due giorni?- dico insicura, sì, sono solo due giorni che mi trovo qui ed ho già combinato più guai di quanto io possa fare, ho propio dato il meglio di me, non è mica roba da poco.
-Sei proprio nuova, vuol dire che non hai ancora visto una volta Los Angeles!- dice entusiasta Kevin.
-Esatto, bingo.- rispondo puntando la forchetta verso la sua direzione, poi continuando a mangiare, qualunque cosa io abbia sul mio piatto potrebbe essere tutto tranne che carne.
-Sono troppo intelligente!- dice a se stesso.
-Si, sei troppo intelligente.- dice ironicamente Tyler, facendo ridere tutti.
Tyler senza dire niente appoggia il suo braccio sulle mie spalle e mi avvicina ancora di più a lui, io non ci metto più di un secondo a scansarmelo da dosso.
-Non provarci di nuovo o ti spezzo il braccio.-
-Volevo solo scaldarti.-
-Ma non ho freddo.-
-Fai finta almeno, no?-
Sbuffo all'istante per poi rimettermi dove ero prima, si può che in questa scuola non si può neanche mangiare in santa pace che tutti devono disturbarti? Il mio stomaco ha bisogno di introdurre cibo ogni due ore e questa cosa potrebbe essere un ostacolo.
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Il Tramonto Della Luna.
Ficção AdolescenteIllusori che realmente sono solo il frutto di una grande quantità di sofferenza, ecco cosa sono Maya e Ryan. Loro sapranno buttarsi giù a vicenda, non facendo mai rialzare l'altro. Loro sapranno incantarsi a vicenda proprio come il tramonto riesce a...