CAPITOLO 2 - NUOVI INIZI

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Mentre le delegazioni aliene si apprestano a tornare ai propri pianeti d'origine, qui a casa Terra si è ancora tranquilli, saremo gli ultimi a partire. Il viaggio per tornare a casa è il più lungo di tutti, a giorni l'intera delegazione si trasferirà sulla stazione orbitante, ed inizieranno i preparativi per l'ibernazione.

Ma io non sarò fra loro.

Ho accettato l'invito di Re Sivar e resterò su Anthares 4. I miei ricordi sono di città sotterranee, in cui la vita era regolata da rigide disposizioni militari per far si che tutti potessero sopravvivere. Buio perenne illuminato solo da luci artificiali. Aria filtrata da depuratori e mossa solo dalle ventole.

Anche se i filmati che arrivano adesso, mostrano un mondo sano, sono comunque superati vista l'immensa distanza che ci divide. Al mio risveglio potrei trovare qualcosa di ulteriormente diverso.

Per non parlare che nessuno delle persone che conoscevo sarà lì ad aspettarmi. Sono tutti morti.

Io sono sveglia da meno di un mese, ma il numero degli anni terrestri che sono passati è incalcolabile, non riesco neanche a pensare una cifra simile, perciò resterò qui. Anche se sarà dura.

Il mio organismo comincia a risentire delle differenze condizioni planetarie. Anche se le leggi della fisica sono le stesse ovunque, ogni pianeta abitato ha delle specifiche realtà, Anthares 4 è più grande della Terra e la sua gravità è maggiore, questo rende lo svolgimento di qualsiasi mansione assai più difficoltosa, in compenso la maggiore concentrazione di ossigeno nell'aria che respiro mi rende allegra e pimpante, sembro sempre un po' alticcia!

Ogni giorni cerco di stare all'aperto il più possibile, il che è abbastanza facile, qui non è mai notte. La maggiore delle due stelle, che fungono da sole in questo angolo di universo non tramonta mai. Si abbassa sulla linea dell'orizzonte, sino a scomparire per poco più della metà durante la loro stagione fredda e rimane quasi totalmente visibile nella stagione calda.

Anche il concetto di stagioni qui, non è che sia poi così definito: è diviso in quattro parti dai nomi impronunciabili, due più caldi e due meno caldi. Questo è dovuto al fatto che il moto di rivoluzione di Anthares 4 è intorno a due stelle: una nana arancione denominata Anim, un po' più piccola del sole terrestre, che a malapena riesce farsi sentire sulla superficie. La stella principale invece, chiamata Drhamad, che significa madre in lingua locale, è una grande nana arancione dalla massa doppia di quella del nostro Sole, la sua luce calda ed essenziale inonda la superficie del pianeta ininterrottamente, regalando giornate caldissime e notti aranciate. Il massiccio irraggiamento stellare è utilizzato per produrre energia, pulita ed economica.

Io amo passeggiare la notte, l'aria è assai più fresca e il cielo è di un meraviglioso colore, che permette la visione di tutti i pianeti che compongono il sistema stellare Anthares. In totale sono quattro, tutti abitati e governati dalla stessa famiglia reale, in base alla loro posizione hanno utilità differenti per l'economia del regno. Non sempre sono sola nelle mie passeggiate notturne lungo le spiagge di finissima sabbia grigia, con me, capita che ci sia il Tenente Pieters, anche lui è rimasto qui, anche lui ha scelto di cambiare vita.

Il paesaggio è meraviglioso, lunghissimi arenili costeggiano la città tracciandone un confine quasi obbligato, in alcuni punti si allungano in mare formando delle lagune in cui strisce di sabbia e pozze d'acqua si alternano per spazi infiniti. All'interno delle pozze crescono bellissimi fiori acquatici che galleggiano sulla superficie, una specie di ninfee ma molto più grandi, di un viola scuro con lucide foglie azzurre. Tra queste piante trovano riparo decine di uccelli acquatici, delle specie di crostacei con tante zampette e qualche pesciolino rimasto intrappolato col calare della marea.

L'acqua del mare rosso vivo di giorno, la sera, per colpa della luce schiarisce e ottiene una tinta più tenue che va dal color arancio al rosato con striature scure dovute alla sabbia.

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Il tempo è trascorso velocemente, io per mia comodità continuo a regolare il tempo con la suddivisione terrestre e secondo i miei calcoli sono qui da almeno sei mesi, è difficile contare col nostro sistema qui hanno unità di misura di tempo, spazio e peso differenti. Le giornate durano ventisette delle nostre ore e la rivoluzione completa intorno alle loro stelle è di circa diciannove dei nostri mesi: Gli abitanti hanno una vita media di almeno cinquecento anni, ma raggiungono la maturità fisica molto presto, perciò si sposano giovanissimi e la lingua è veramente difficile. Abituarsi a tutto questo è veramente complicato. Re Sivar è molto paziente con me, ma ammetto che spesso faccio dei danni notevoli.

Della delegazione terrestre siamo rimasti in cinque a vivere in questo sistema planetario ma, gli altri tre sono stati distaccati su Anthares 2, mentre io e Luke siamo rimasti qui, io svolgo il compito di Accompagnatore mentre lui è entrato a far parte della Guardia Reale e si occupa della sicurezza del palazzo. In questi giorni ha un gran da fare e riesco a vederlo veramente poco, la cosa non mi piace per nulla è una persona estremamente piacevole. Sicuramente lo incontrerò domani mattina, siamo convocati in una specie di centro medico, per controllare i problemi di salute che da po' di tempo ci affliggono. Tutti e cinque abbiamo cominciato ad avere dei guai alla struttura scheletrica, domani avremo i risultati degli accertamenti che abbiamo fatto.

Speriamo in bene...

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AI CONFINI DELLA GALASSIADove le storie prendono vita. Scoprilo ora