POV Clark Kent

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Bruce era a scuola, io invece ero a girovagare per la città, in realtà volevo ancora andare da quelle persone adulte, non so perchè, ma con la loro stranezza sembravano quasi simpatici e poi nessuno lo sarebbe venuto a sapere, i poliziotti mi tenevano sott'occhio quello è vero, ma non sempre, che poi non avevano fatto nulla di male..

andai al locale, come sempre luci spente, avevo imparato che non era del tutto chiuso, aprii la porta entrando e chiedendo se ci fosse qualcuno, sentivo una motosega in sotto fondo, tagliavano legna? spero di si.

Venne, dopo svariati richiami, Edward, o come si fa chiamare dagli amici, Ed, sorrisi salutandolo facendo finta di non notare le macchie rosse sparse per il viso pensando fosse vernice molto scura di una tonalità sanguigna

Ed:< Clark, ma che piacere, che ci fai qua? >

se le asciugò sorridendo e buttò via il fazzoletto mettendosi seduto e facendomi segno di mettersi vicino a lui 

< volevo venire a trovarvi, gli altri? dove sono? >

Ed:< a casa loro, dimmi un po', hai trovato un abitazione? >

< si, è un ragazzo che non conosco, biondo occhi azzurri e sui diciotto anni >

Ed:< gli hai parlato di noi? >

< no, come già detto, è sconosciuto >

Ed:< bravo, mantieni la parola, se un certo Jim ti contatta, dagli questo, da parte di Enigma, ok? >

< okey >

Ed:< dai vai, devo svolgere un lavoro molto faticoso, ok? >

< o-ok >

sorrisi, inquietava, corsi fuori dal locale e andai a casa di Jim, mi aveva insegnato dov'era grazie ad una cartina, suonai svariate volte al campanello con scritto James Gordon, ma nulla, forse era a lavoro? Chiesi vari informazioni e, anche se in modi alquanto rozzi, mi portarono alla stazione di polizia, entrai sotto gli occhi di tutti, andai da un tipo dai capelli neri con la targhetta con su scritto Loeb, mi indicò una porta al piano sopra ed entrai, Harvey era seduto sulla scrivania e invece Jim era in piedi che guardava fuori dalla finestra

Harvey:< dimmi ragazzino >

< ehm, ho una lettera per Gordon >

Jim:< me? fai vedere >

gli porsi la lettera e lo guardai mentre se la rigirava fra le mani 

< mi ha fermato un tipo, ha detto:"consegnala a Jim Gordon da parte dell' Enigmista >

Harvey:< ma che vuole quello? >

Jim:< non lo so, dov'era diretto? >

< verso il porto >

Harvey:< andiamo, tu, torna a casa, non ti fermare, non andare a parlare con nessuno, vai e basta >

< va bene >

corsi fuori e andai a casa, suonai e mi aprì Alfred sorridendo leggermente 

Alfred:< allora hai imparato che esistono i campanelli >

< si, ora si >

sorrisi ed entrai, attraversai con lui il viottolo e poi se ne andò dal lato opposto mentre io entrai e cercai Bruce, andando su vidi una stanza con un divanetto e fascicoli sparsi a caso, entrai e vidi un libro vecchio, lo aprii con l intento di leggerlo ma, sfogliando qualche pagina trovai una buchetta con un telecomando, lo accesi e il camino si spostò dando spazio a una specie di grotta

Gotham  with Clark KentDove le storie prendono vita. Scoprilo ora