Helyanwe

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MI ricordo come fosse ieri quel giorno, quando la vidi, lí appoggiata sul tronco del salice piangente, i raggi del sole le illuminavano il viso, candido e dolce. Rimasi lí a fissarla per qualche minuto, i suoi capelli color cioccolato ricadevano sulle sue spalle come una cascata mentre lei era intenta a leggere un libro, poi all'improvviso alzó il viso, fui colta alla sprovvista, i suoi occhi verdi rischiarati dal sole incontrarono i miei. E fu allora che qualcosa scattó, come una scintilla, una vampata di calore si divulgò dal mio cuore e si espanse in tutto il corpo. Cos'era quella sensazione benefica che provavo? Lei fissava ancora i miei occhi, e io guardavo dentro di lei. Una ciocca di capelli le si parò davanti gli occhi, era bellissima. Alzò leggermente la mano e mi fece un cenno di saluto. Ma io restai ancora lì, immobile, a scrutare quei occhi verdi dalla incredibile bellezza. In quel giorno non capii di aver incontrato l'amore della mia vita.

                                                         ***

Helyanwe arrivó nella sua nuova casa, era molto piú grande rispetto a quella che aveva a Moten, peró non era la sua "casa". La sua casa era quel piccolo chalet che avevano in montagna, che d'inverno si innevava. E quando tutto diventava bianco attorno, lei adorava mettersi davanti al camino ad arrostire marshmallow.  La sua casa era quella, che in primavera si ricopriva di distese di fiori variopinti, dove le farfalle svolazzavano contente e lei si divertiva a scattare foto o a rincorrerle come una bambina. Quella era la sua casa. Dove aveva conosciuto Aaron, il suo fidanzato da più di due anni con cui aveva passato momenti meravigliosi nel bosco, dove fecero l'amore per la prima volta, un ricordo ancora vivido dentro di lei.

Aaron la portò nel loro solito posto, sotto i salici piangenti, dove stavano lì a coccolarsi per ore e ore , quel posto era suo, e di lei, Helyanwe. Ma quel giorno fu diverso, invece di sedersi e coccolarsi sotto l'ombra di quei maestosi alberi, Aaron la cinse per i fianchi, i suoi capelli biondo miele e i suoi occhi blu come l'oceano risplendevano ai flebili raggi del sole. Helyanwe non si stancava mai di guardare quei occhi così profondi e misteriosi, all'avvicinarsi di lui, il suo  cuore incominciò a battere galoppante nel suo petto. Aaron osservò i suoi occhi celesti, erano come laghi ricolmi di acqua cristallina. Spostò una ciocca di capelli biondo grano di lei e appoggiò delicatamente le labbra sulla sua bocca. Helyanwe d'istinto chiuse gli occhi.

Baci come quelli se ne erano dati parecchi, ma adesso c'era una nuova energia tra loro, un nuovo amore li stava per investire. Aaron schiuse la bocca e incominciò a baciarla con foga. Lei si sentì soppraffatta, non potè fare altro che rispondere al suo bacio, lui incominciò ad alzarle la maglietta, e lei non rifiutò i suoi gesti, lo voleva, ora, in quel luogo, lo voleva suo. Si ritrovarono distesi uno sopra l'altra ai piedi del salice. La leggera brezza accarezzava i loro corpi uniti in una danza. Quel giorno qualcosa li aveva legati per sempre.

Nel viso di Helyanwe si formò un lieve sorriso ripensando a quel giorno. Però ritornando alla realtà, e ripensando dove si trovava adesso il sorriso svanì e una lacrima uscì dal suo occhio azzurro cristallino. Aaron non era più vicino a lei, non potevano vedersi più ogji giorno come facevano prima, adesso la loro era diventata una relazione a distanza, e chissà quando lo avrebbe rivisto.

Qualcuno bussò alla porta di Helyanwe.

《Tesoro, hai scelto la tua stanza?》, una donna dai capelli dorati entrò nella stanza di Helyanwe, alla vista della figlia cha guardava spaesata al di fuorì della finestra con uno scatolone ancora in mano le si corrucciò il viso.

《Hely, amore, qualcosa non va?》, aggiunse Tara, preoccupata per la figlia.

Helyanwe distolse lo sguardo dalla finestra e piantò i suoi occhi su quelli azzurro ghiaccio della madre.

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