Helyanwe

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La mattina arrivò subito, i raggi del sole penetrarono dalla finestra colpendo gli occhi, ancora, chiusi di Helyanwe.

La ragazza si tirò le coperte sul viso, non voleva alzarsi, non sarebbd stata una bella giornata. Doveva andare al suo primo giorno di scuola, dove tutti si conoscevano e lei era quella fuori luogo, la ragazza appena arrivata sulla bocca di tutti. A lei non piaceva essere al centro dell'attenzione, voleva stare da sola, magari a leggere uno dei suoi libri, o sta con Aaron sotto un salice. Avrebbe preferito tutto tranne stare lì. Tara entrò nella stanza della figlia con delicatezza: 《Hely, devi andare a scuola, alzati》. Mugolii fuoriuscirono da sotto le coperte, e Tara intravide anche qualche movimento, 《 Helyanwe Megan Filligan, alzati immediatamente da quel letto e vai a scuola!》urlò la madre.

Helyanwe sbuffò mentre sua madre le toglieva le coperte di dosso.

《È possibile che tu debba urlare sempre?》.

Tara si voltò paonazza verso la figlia:《Hely adesso basta! 》, Helyanwe stanca dalle chiacchiere inconclusive della madre si alzò e andò nel bagnetto accanto alla sua stanza. L'odore di saponetta e di sali profumati aleggiavano nel bagno dando un aria di comfort e relax. Helyanwe si rilassò un'attimo. Non ne posso più.

Si guardò allo specchio, gli occhi celesti erano gonfi dalle lacrime della sera prima e i capelli lunghi color grano assomigliavano più a una massa di paglia. Si infilò sotto la doccia velocemente con la speranza di avere un aspetto migliore quando ne sarebbe uscita.

Quandò arrivò a scuola tutti i ragazzi e le ragazze si girarono per guardarla. Helyanwe teneva lo sguardo basso, non voleva incontrare gli occhi di nessuno. Continuò a camminare quando si scontrò con un ragazza:《Ma vuoi stare attenta dove cammini?》le righiò quella. Aveva capelli rossi arruffatti, un trucco pesante e un abbigliamento piuttosto dark rispetto a quello di Helyanwe che indossava un jeans aderente rosa confetto e una magliettina bianca, mentre i capelli mossi color grano ondeggiavano sulla sua schiena. La ragazza dai capelli rossi la squadrò dalla testa ai piedi: 《Non sopravvivrai un giorno qui dentro》 e seguì una fragorosa risata dalle sue amiche dietro.

Helyanwe non badò alle parole e proseguì avanti, non voleva problemi, era il suo primo giorno di scuola, voleva stare tranquilla.

Arrivò nella classe a cui era destinata, squadrò l'aula, ancora non c'era nessuno, Meglio, pensò, si sedette all'ultimo banco e attese il suono della campana.

Più tardi arrivarono altri compagni, tra cui c'era anche la ragazza dai capelli rossi arruffati che l'aveva presa di mira stamattina. La ragazza quando vide Helyanwe le rivolse un sorriso sarcarstico. Helyanwe abbasso subito gli occhi. Non voglio problemi, ripetè tra sè e sè.

Una ragazza dai capelli rossicci chiaro e le lentiggini le si sedette accanto. Aveva uno sguardo dolce e le labbra a forma di cuore.

《Ciao!》 le disse la ragazza 《Mi chiamo Charlotte, per le amiche Chiarlie》, Helyanwe la guardò un attimo e poi si presentò :《 Helyanwe, piacere》e rivolse un sorriso a Charlotte.

Poco dopo entrò l'insegnante e iniziò la lezione, ma Helyanwe non badò a neanche una parola che quei professori dissero durante la mattinata, il suo pensiero e la sua anima erano a Moten, nella sua vecchia casa in montagna, con Aaron sotto il salice, e tanti altri posti meravigliosi. Quando suonò la campagna finalmente afferrò il suo zaino e uscì subito dalla classe.

Finalmente era fuori, libera, inspirò a fondo l'odore dell'erba bagnata dalla rugiada, dei piccoli fiorellini che uscivano dal terreno, si, la Primavera, eccola. Riaprì occhi e notò che accanto alla scuola c'era un piccolo campo ricoperto di salici piangenti, si avvicinò a quel campo e fu allora che la vide.

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