I can't love you

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Non ero tanto convinta di intraprendere questo lavoro fin quando non aiutai un bambino: lui era lì, in mezzo alla strada, cercando la sua mamma. Mi avvicinai e domandai cosa cercasse, iniziò a piangere e lo presi in braccio; andammo dentro al negozio e vedemmo la madre disperata, vide suo figlio in braccio alla sottoscritta e quasi urlò per la gioia. Da lì, capii che tutto quello che volevo fare era aiutare le persone.

Il mio lavoro permette tutto questo, e ne sono felice. Fare la psicologa non è facile; spesso la gente crede che la persona in questione abbia gli stessi problemi di mezzo mondo e sbaglia. È vero, spesso i problemi sono simili, ma non tutti li affrontano allo stesso modo. E spesso dimentichiamo come una persona possa sentirsi davanti a qualche situazione sgradevole.

Be', di me non saprei che dire: mi chiamo Eleanor Nap e ho 22 anni. Lavoro da un anno ma già sono popolare in città e conosciuta come "la psicologa risolva-problemi". Spero che sia un complimento, in realtà.

Vivo a Bradford da circa due anni; mi sono trasferita qui per essere il più indipendente possibile. Non sopportavo più l'idea di vivere con i miei genitori e i miei fratelli. Iniziavano a farsi gli affari miei e la cosa mi dava alquanto fastidio. Quindi, ora abito qui, in questa bellissima città.

Le persone qui sono un po' fredde, forse è per questo che ci sono molti problemi, non c'è comunicazione.

Non mi lamento affatto della scelta che ho fatto, anzi. È una soddisfazione quando le sedute con un paziente finiscono, ed esso se ne va ringraziandomi e dicendo che non sapeva che avrebbe fatto se non l'avessi aiutato.

Ad oggi, non ho intrapreso casi molto complicati, ma se mi capitasse, ne sarei più che felice e cercherei di fare del mio meglio.

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'Chi può essere a quest'ora?' penso prima di rispondere al telefono. "Pronto?"

"Signorina Nap?"

"Sì, sono io. Mi dica."

"Domani le devo far conoscere un ragazzo e non è uno facile."

"Non si preoccupi signor Orlen, sa come sono io. Riuscirò ad aiutarlo."

"Lo spero. Lui non vuole fare quest'incontro ma deve, solo lei può riuscire a risolvere questo problema."

"Grazie per aver fiducia in me, è un onore."

"Si figuri. Domani alle 4pm nel mio ufficio. A domani signorina."

"A domani signor Orlen." stacco. Non vedo l'ora di incontrare questo ragazzo, la voce del professore era preoccupata quindi non credo sarà una passeggiata.

Spero di non deludere nessuno.

Vado a letto e mi addormento.

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Sono già le quattro e ancora non sono pronta, devo muovermi. Decido di indossare il solito vestito beige e metto gli occhiali, giusto per risultare più professionale.

Esco di casa e in poco tempo, arrivo all'ufficio. 

"Mi scusi il ritardo." dico aprendo la porta. Vedo un ragazzo fumare e qualcosa mi dice che è lui il "ragazzo difficile".

"Però, che bel culo."

"Malik, dica di nuovo una frase di questo tipo e la caccio fuori!" urla il signor Orlen.

"Non si preoccupi signore, non mi ha offeso." sorrido e guardo il ragazzo seduto sull'altra sedia.

"Quindi lei sarebbe quella che si dovrà occupare di me?"

"Esattamente. Piacere, io sono Eleanor." allungo la mano ma lui dà un bacio su di essa.

"Io mi chiamo Zayn e credo che potremmo fare altre cose oltre al parlare, se capisce quello che intendo." ammicca.

"Signorino Malik, vada fuori!"

"Ma dai vecchio, e poi lei sembra che non scopa da cent'anni! Una bottarella, su!"

"Zayn, mio caro futuro paziente, non le deve interessare se io scopo o no, tantomeno lo farei con lei. Quindi, o parla civilmente o può anche uscire dalla porta. Nessuno la trattiene." lo guardo ma decide di non muoversi, poi riprende a sbuffare. Il professore mi fa un occhiolino e io sorrido soddisfatta. La cosiddetta "psicologia inversa"; fare la psicologa aiuta anche in queste situazioni.

/---/

"Allora, ci vediamo domani." gli sorrido e lui sbuffa: ormai fa questo da più di un quarto d'ora.

"A domani signorina e grazie per aver accettato."

"Non si preoccupi. Ci vediamo." mi alzo ed esco.

Ho conosciuto questo paziente e a dir la verità, non sembra un caso difficilissimo. Forse è il solito ragazzino (anche se ha 24 anni, ne dimostra 18 massimo) che vuole ricevere attenzioni. Devo ammettere che è davvero carino, ma non posso permettermi di fare questi pensieri su un mio paziente.

Be', spero che domani non mi ricreda su questo 'Zayn Malik'.

I can't love you || Zayn MalikDove le storie prendono vita. Scoprilo ora