The voice

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La mia casa non è tanto grande: ha una cucina, una camera da letto e un bagno. È abbastanza piccola in realtà.

Nella cucina c'è un divano dove di solito faccio dormire gli ospiti, anche se poche persone vengono a farmi visita; quella che viene più spesso è Kate, ovvero la mia migliore amica. In realtà, dorme qui quasi tutti i fine settimana.

Mi trovo molto bene con lei, mi capisce e sa dare buoni consigli; anche se però un difetto ce l'ha: quando inizia a parlare, non la smette più! È davvero instancabile.

Vive accanto a casa mia, quindi siamo vicine.

Uh, il campanello, finalmente è arrivata! La stavo aspettando perché dobbiamo andare a fare shopping, anche se odio farlo ma meglio questo che restare a casa. Apro la porta e la saluto con un bacio sulla guancia, seguito da un abbraccio.

"Mi sei mancata!" esclama, stringendomi di più a lei.

"Anche tu." sorrido, staccandomi lentamente dall'abbraccio.

"Anche se ci siamo viste domenica, sono passati comunque tre giorni!"

"Tre giorni senza te sono come la terra senza il sole..." fingo di essere sconvolta e triste, ricevendo poi un colpetto sulla spalla. "Hey!" aggrotto le sopracciglia, incrociando le braccia.

"Che stupida sei, non sei proprio cambiata: sei rimasta la solita bambina che non sa scherzare." sbuffa, prima di iniziare a ridere, seguita da me.

"Comunque, io so scherzare."

"Certo, come no." faccio la linguaccia, facendola ridere di nuovo. Ci conosciamo da quando eravamo piccolissime, quindi per me è come una sorella, oltre che la mia psicologa personale. A proposito, lavora part-time in un centro commerciale, nel reparto dell'abbigliamento. Dà la colpa al suo lavoro per la sua fissa per i vestiti e la moda, ma io non le credo: è sempre stata così fin dalla tenera età.

Sono quasi gelosa della sua bellezza: è snella, bionda e ha gli occhi celesti. Io la chiamo Barbie, ma lei mi rimprova ogni volta che lo faccio, non so perché. Io invece ho gli occhi verdi e i capelli marroni, ma non sono così bella da come lo si potrebbe dedurre dalla descrizione; e per giunta, sono anche abbastanza bassa. Perfetto, direi.

"Usciamo, dai!" mi tira il braccio, conducendomi fuori dall'abitazione, sbattendo poi la porta alle nostre spalle.

"Eh mi sembra giusto, tanto mica la paghi tu." dico, guardandola.

"Non ti lamentare sempre!" ride, avviandosi verso il negozio, seguita da me.

/---/

"Non ce la faccio più!" sbuffo stremata, posando le buste piene di vestiti a terra.

"Approfittane, pago io!"

"No, pago io."

"Ma non hai il portafoglio." sorride beffarda, con aria vittoriosa.

"Ma...Uffa! E va bene, paghi tu. Grazie, comunque."

"Non ringraziarmi tesoro."

"Ma non ti verrà a costare un mutuo tutta questa roba?"

"Ho portato tanti soldi per questo." ridacchia, avvicinandosi alla cassa, per poi pagare. Riprendo le buste da terra ed usciamo dall'enorme negozio.

"Mi piace tanto il vestitino blu, il secondo che ho provato." sorrido, continuando a camminare.

"Sì, e indovina quando potrai indossarlo..."

"Quando?" la guardo confusa, alzando un sopracciglio.

I can't love you || Zayn MalikDove le storie prendono vita. Scoprilo ora