CAPITOLO 12

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Tornai a casa, stavo veramente male.
Salii in camera mia correndo, sentii mamma urlandomi che dovevo pranzare, ma non la risposi, mi chiusi  in camera, ormai non mi interessava piú di nulla.
Aprii la finestra, mi accesi una sigaretta, la sfiammai subito.
Mi misi le cuffiette e accesi la musica a palla, in quel momento ero nel mio mondo, non stavo bene, ma ci provavo almeno.

Ero distrutta, avevo un nodo alla gola, come se tutto mi ripiovesse contro, e stavo male, mi sentivo strozzata dalle delusioni e nessuno poteva salvarmi da questo mare di tristezza, nessuno se non io, da sola.

Mi misi a disegnare, forse quello mio aiutó un pó a sfogarmi, ma l'unica cosa che riuscii a disegnare fu il mare.
Un pó come stato d'animo, il mio colore preferito, un pó come ricordi di come ho conosciuto Alex.

Ma poi cosa voleva da me? Se sta con la biondina? Sembra che mi vuole usare, ma io non staró ai suoi giochi! NO!

Sentii il telefono vibrare, era Alex, non lo risposi.
Mi chiamó e non lo risposi lo stesso.
Spensi direttamente il telefono.

Mi bussarono alla porta, era Mark.
'Dimmi, cosa vuoi?' Gli dissi cauta
"Dammi qualcosa in cambio senó vado a dire tutto a mamma e papá della serata in spiaggia" mi ricattó.
Lo guardai e gli dissi "Fai come vuoi"
In quel momento vidi gli occhi di mio fratello in una risposta che non si aspettava, ad un certo punto mi domandó: "Tutto bene?"
Lo guardai senza risponderlo e mi scese una lacrima.
Mio fratello mi abbracció e mi disse: " Nessuno merita le tue lacrime, svegliati che hai un carattere forte!"
Lo strinsi ancora di piú!

Pov's Alex:
Jennyfer non mi rispondeva ne ai messaggi e ne alle chiamate, non capivo il perchè, era una ragazza bipolare.
In quel momento mi chiamó Daniel, il mio migliore amico e mi parló di una ragazza nuova nella sua classe che stava piangendo, mi disse che era una ragazza triste, debole e molto strana.
Si chiamava Jennyfer e ci rideva sopra.
Gli chiusi la chiamata, nonostante era il mio migliore amico, non volevo raccontargli di Jennyfer specialmente che la conosceva, questa cosa volevo tenermela per me.
Quindi scoprii la scuola di Jenny e piamo piano andavo piú a fondo.

Tanto quella ragazza prima o poi sará mia.

Lost illusionDove le storie prendono vita. Scoprilo ora