Capitolo 3

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Passarono gli anni e cambiarono molte cose.
La via che percorrevo ogni giorno per andare al college non era più la stessa,non c'era più la luce del sole ad illuminare i colorati fiori estivi.
Andare a scuola non era più motivo di gioia se Clay non c'era.
Il parco giochi vicino casa mia non era più lo stesso:non c'eravamo più io e Clay seduti sull'altalena a baciarci,non c'era più lui a spingermi come se fossi una bambina.
Stavolta c'ero solo io,Chloe Adams,seduta e immersa nei miei
pensieri.Mi ritrovavo spesso a chiedermi cosa potesse pensare Clay di me vedendomi così diversa.
Avevo abbandonato il college ed i miei non l'avevano presa bene,ritornavo a casa ed ogni giorno venivo rimproverata.
Se solo avessero potuto capire cosa significava entrare nella scuola in cui venivi etichettata come la ragazza di Clay,o meglio,la ragazza che ha ucciso Clay.
Quando camminavo per i corridoi udivo gli altri sussurrare frasi come "guardala,poverina,deve aver sofferto tanto" , "chissà che avrà fatto","sarà stata lei?"
Quella situazione era diventata insostenibile,tutto lo era diventato.
Qualsiasi cosa mi circondava mi ricordava Clay.
In ogni strada,profumo,luogo o persona,c'era Clay.
Le persone intorno a me cercavano di convincermi che tutto sarebbe cambiato,che il tempo mi avrebbe aiutato a dimenticare.
Ma per me era impossibile dimenticare ed evitare di pensare.
Una sera,dopo essere tornata da una passeggiata,i miei genitori mi guardarono e dissero<<Vorremmo parlarti.>>
<<Dite pure.>>risposi senza alzare lo sguardo,temendo di crollare da un momento all'altro.
<<Dovresti prenderti un po' di tempo per te stessa,lontano da qui e da questo posto.>>Li guardai con aria interrogativa e mio padre prosegui al posto di mia madre <<Per questo abbiamo deciso di regalarti una casa a Brighton,una città non molto lontana da qui,avrai l'opportunità di conoscere nuove persone e di mettere da parte ciò che è successo.Sappiamo che è difficile dimenticare un episodio del genere e che Clay era una persona molto importante per te,ma devi andare avanti.
Abbiamo sbagliato in passato a non dirti la verità ma questa volta crediamo che sia la cosa più giusta da fare,cosa ne pensi?>>
Rielaborai tutto il discorso che mio padre aveva fatto e cercai di rendermi conto della situazione,ma mia madre mi anticipò.
<<Avrai tutto il tempo per pensarci tesoro,vogliamo il meglio per te.>>
Disse stringendomi la mano,mentre io fui in grado solo di annuire.
Ero davvero pronta a fare un'esperienza del genere?
Qui c'era tutta la mia vita,il mio primo amore,le mie amicizie,la mia famiglia e nonostante stessi soffrendo mi sembrava impossibile staccarmi da una parte così importante della mia vita.
Tuttavia Brighton mi sembrava un'ottima opportunità, per scappare,fuggire da tutto e tutti,ma sarei stata davvero in grado di lasciarmi tutto alle spalle?

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