Capitolo 9

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La fresca aria estiva che entrava nell'auto faceva svolazzare il mio vestito scuro e più volte tentai invano di sistemarlo.
Di sabato sera Brighton era affollatissima ed era veramente difficile riuscire a trovare un posto in cui lasciare la macchina.
Quella sera io e Maya avevamo optato per un locale che piaceva molto ad entrambe,vicino alla spiaggia:l'Honey Club,una discoteca molto famosa nella nostra città.
Non amavo i luoghi molto caotici ma buttarmi nella mischia e ballare mi faceva sentire viva e felice e mi faceva dimenticare tutto ciò che avevo passato.
Quella notte era difficile persino respirare ma io e Maya non esitammo neanche un secondo a buttarci tra la folla e a lasciarci andare.
Era bello pensare che in mezzo a tutte quelle persone c'ero solo io,spensierata come non mai e libera dal passato.
Maya davanti a me ballava e muoveva a tempo i fianchi avvolti in un attillato vestito rosso e scuoteva selvaggiamente la sua chioma bionda.
"Ti va qualcosa da bere?"mi chiese
"Si dai"
Dissi lasciandomi trascinare verso il banco in cui servivano i vari cocktail.
Mentre frugavo nel portafogli in cerca di soldi notai che la mia amica si sbracciava e sorrideva a qualcuno che si trovava dietro di me.
Senza riuscire a tenere a freno la mia curiosità mi voltai e subito incontrai gli occhi scuri di Dylan fissi nei miei,distolsi immediatamente lo sguardo e vidi che accanto a lui c'era Josh che mi sorrise calorosamente.
"Ciao Josh"dissi portandomi una ciocca di capelli scuri dietro l'orecchio.
"Ciao Chloe,sembra che il destino voglia farci incontrare oggi"
Rispose sfoderando uno dei suoi sorrisi migliori.
"Allora ragazzi da quanto siete qui?"
Chiese la mia amica appoggiandosi su una mia spalla e cercando di assumere una posa naturale.
"In realtà non da molto"rispose Josh"possiamo offrirvi qualcosa da bere?"
Stavo per rispondere che avremmo fatto da sole perché adoravo essere una donna autonoma e indipendente ma Maya decise di parlare al posto mio.
"Grazie ragazzi siete così gentili,anche se è tutto merito tuo Josh"disse sbattendo le ciglia e poggiandogli una mano sulla spalla.
In quell'istante capii di aver perso la mia amica,era palese che fosse interessata a Josh e mi sembrava strano che lui non se ne fosse accorto.
"Tu cosa prendi Chloe?"
"Per me va bene una coca cola grazie"
Dall'altra parte del tavolo Dylan scoppiò a ridere e mi chiesi cosa ci trovasse di così tanto divertente.
"Per Chloe ordina anche una porzione di patatine a forma di dinosauro,sai deve crescere"
"Lasciala stare Dylan" disse Maya al posto mio.
"So difendermi benissimo da sola."
"Fammi indovinare in vita tua non hai mai preso una sbronza?"
Ascoltando quella parola mi vennero in mente le immagini di quella notte in cui avevo perso il controllo di me stessa e di ciò che  stava accadendo.
Stringendo forte il bicchiere tra le mani cercai di controllarmi e schiarendomi la voce risposi "Non sono affari tuoi"
Quando finii di bere dissi alla mia amica che avevo bisogno di un po' d'aria e lei non sembrò affatto dispiaciuta di passare un po' di tempo sola con Josh.
Quando uscii l'impatto con l'aria fredda mi risvegliò da quello stato di incoscienza e di malinconia che avevo avuto e senza neanche pensarci presi a camminare lungo la strada, dirigendomi in spiaggia.
"Vieni sempre qui da sola?"Non mi voltai neanche,riconobbi immediatamente quella voce fastidiosa,incapace di lasciarmi in pace e sola con me stessa.
Continuai a camminare senza rispondere sperando che se ne andasse ma non fu così.
Strinse le sue lunghe dita attorno al mio braccio e mi costrinse a voltarmi verso di lui.
"Perché non rispondi mai?"
Questa volta ero spazientita,mi scostai e mi allontanai creando un certo spazio tra noi.
"Scusami ci conosciamo?"
"No"
"Perfetto quindi stai alla larga da me"
"Dovresti bere un po' sai?Forse una bella sbronza ti renderebbe più simpatica"
"Mi dispiace ma è la tua presenza che mi rende acida"
"Così ti do fastidio?"
"Wow sei perspicace"scoppiai a ridere.
Davvero non si rendeva conto di essere insopportabile o mi stava nuovamente prendendo in giro?
"Perché non bevi?"
"Non sono affari tuoi" dissi incrociando le braccia al petto.
"Adesso se permetti potresti lasciarmi sola?"
"Perché vuoi stare sempre sola?"
"Perché mi riempi di domande?Non ti conosco e non voglio conoscerti"
"Rispondi"
"Se questa è la tua tecnica per portarti a letto una ragazza sappi che non funziona.Fingerti psicologo non ti riesce granché."
Scoppiò a ridere e si portò una mano tra i capelli.
Il sorriso gli illuminò gli occhi scuri e spenti e mise in risalto una fossetta sul mento che in qualche modo lo rendeva attraente,ma appena parlò rovinò tutto.
"Non ho la minima intenzione di portarti a letto,non mi piaci da quel punto di vista,non mi piaci e basta.
Mi sto annoiando e tu sei una persona strana e per questo mi incuriosisce conoscerti."
Tirai un sospiro di sollievo,non volevo che ci provasse con me o che tentasse di avvicinarsi a me cercando di compatirmi.
"Mi dispiace per te ma non ho niente da raccontarti."
"Non ci credo"
"Dovresti invece"
"Tutti hanno una storia."
"Beh la mia non è un granché."
"Non molli mai eh"
"Mai"
Sorrisi e non mi accorsi neanche che già eravamo arrivati in riva al mare.
Tolsi i sandali e lasciai che i miei piedi nudi venissero a contatto con l'acqua gelida.
Lui non disse più nulla ma si limitò ad osservarmi e nonostante mi sentissi a disagio finché non parlava andava tutto bene.
"Bello vero?"
Disse guardando la luna che con la sua luce illuminava le onde del mare.
"Neanche la tecnica da poeta funziona sappilo"
Rise di gusto e si voltò guardandomi con un'espressione indecifrabile.
"Sei strana"
"L'hai già detto e sappi che se stai cercando di offendermi non ci riuscirai mi piace essere definita diversa."
"Potresti essere un'ottima amica,se solo ti sbronzassi insieme a me"
"Non accadrà mai"
"Cosa?Che ti prendi una sbronza o che diventi mia amica?"
"Entrambe le cose.
Dissi continuando a camminare lungo la riva.
Dylan provò a rispondere ma venne interrotto dal suo telefono che squillava e produceva una canzone famosa degli anni 80 che amava ascoltare anche mio padre.
Quando rispose non disse molto ma uno strano sorriso gli illuminò il volto,quasi come se gli fosse venuto in mente qualcosa.
Quando riattaccò disse "Devo accompagnarti a casa."
Spalancai la bocca e rimasi stupita.
"Non dire sciocchezze mi porterà Maya"
"Temo che la tua cara amica ti abbia scaricata qui per andare con Josh."
Mi chiesi come fosse possibile che Maya mi avesse lasciato sola.
Arrabbiata strinsi i pugni lungo i fianchi e decisi di sedermi sui ciottoli della spiaggia lasciando asciugare i piedi bagnati.
"Devo andare via ora,domani mattina ho il turno molto presto."
"Puoi benissimo andare via,prenderò un taxi,non ho di certo bisogno del tuo aiuto."
Dissi cercando di evitare il suo sguardo e guardandomi intorno.
"Non puoi prendere un taxi"
"E perché no?"
"Non ne troverai mai uno disponibile."
Per quanto detestassi ammetterlo aveva ragione,era impossibile trovare un taxi disponibile il sabato sera a Brighton.
"Andrò a piedi"
"Fa come vuoi"
Se ne andò lasciandomi sola e per un attimo tutta quella solitudine che avevo desiderato svanì.
Cominciai ad avere paura a starmene in spiaggia ed indossai le scarpe iniziando ad incamminarmi verso la strada di casa.
Mi dissi piu volte che ero stata una stupida a non accettare un passaggio da parte di Dylan ma ormai non potevo piangere sul latte versato.
Proseguii lungo la strada che portava verso il molo stringendomi nel cardigan scuro quando ad un tratto un auto nera si affiancò e cominciai a tremare per la paura.
"Salta su"
La voce di Dylan fu come un sollievo per me e quando lo vidi non ci pensai due volte.
Entrai nell'auto e senza guardarlo negli occhi dissi
"Grazie"
Guidò fino al mio appartamento ascoltando semplicemente le indicazioni che gli davo ma nessuno parlò di sé.
"Ti ringrazio ancora molto"dissi poggiando una mano sulla portiera dell'auto.
"Di nulla...come ti chiami?"
"Il mio nome non ha importanza"
Dissi cercando di scappare.
Mi afferrò per un braccio e guardandomi negli occhi disse.
"Come ti chiami?Concedimi almeno una risposta"
Sbuffai e giocando con una ciocca dei miei capelli risposi"Mi chiamo Chloe"
"Buonanotte Chloe"disse lasciandomi andare.
"Buonanotte Dylan"
E se ne andò,sfrecciando lungo la strada.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Jul 06, 2017 ⏰

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