Beccata

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- Ragazze ho bisogno di divertirmi ed ubriacarmi. Dove andiamo questa sera?- stavamo pranzando alla mensa scolastica e dopo la conversazione con l'idiota, ho bisogno di divertirmi.

- Vediamo dove vanno i ragazzi- Paige si alza di scatto e li raggiunge non avendo il tempo di bocciare la sua proposta.

- È così impulsiva maledizione. Deve per forza chiedere a loro? Non possiamo andare per conto nostro?- e mentre borbotto Lola la guarda intenta di leggere un qualcosa che assomigliasse ad un "venite con noi".

- Ragazze siamo apposto. Ci vengono a prendere alle 22:00- si siede con un sorriso enorme e riprende a mangiare senza accorgersene che la sto fulminando con gli occhi.

- Che c'è?- dice ad un tratto.

- Volevo un uscita tra donne- e lascio la forchetta finendo di mangiare.

- Ma dai che sono una forza i ragazzi e poi loro vanno solo dove ci si diverte. E poi non dobbiamo stare per forza con loro-

- Questo è poco ma sicuro- dico infastidita.

Guardo i ragazzi e c é lui. In braccio ha quella gallina di Britney che mi saluta con la mano soddisfatta. Avrei risposto volentieri con un dito medio ma mi limito solo a buttare ciò che resta del mio pranzo e raggiungere l'uscita.

Sono le 21:00 e a casa mia c'è il delirio. Non ho mai perso così tanto tempo per trovare un abito per andare in discoteca.

- Ok, chiudo gli occhi e quello che scelgo metto. Fine della storia- ormai le ragazze mi guardavano divertite. Avevo provato tutti i vestiti presenti dentro l'armadio, anche più di una volta senza alcun risultato.

- Ecco- apro e trovo un abito color pesca che fascia il mio corpo perfettamente. - Apposto indosso questo- anche se non sono convintissima della scelta, lo indosso.

Tacco bianco, bracciali, orecchini, trucco, capelli e sono pronta.

- Sono fuori- Paige legge il messaggio e si alza raggiungendo lo specchio. Dopo aver controllato se aveva qualcosa fuori posto raggiunge la porta e ci guarda.

- Dai, ci stanno aspettando- ribadisce.

- Ohhhh belle tutine- Hardy ci prende in giro.

- Idiota non fare cori da stadio grazie- entro accanto a lui che se la ride.

- Possibile che devi sempre avere la risposta pronta?- mi guarda aspettando che siano salite tutte ricevendo una mia gomitata.

- Ok ok, sto zitto-

Raggiungiamo una discoteca fantastica. Fanno entrare solo la gente che dicono loro e noi fortunatamente entriamo grazie le conoscenze di Leroy. La gente si lamenta per la fila di persone che le ha sorpassate dopo ore di attesa. Ed hanno ragione cavolo.

- Noi ci dileguiamo ragazze- avviso le mie amiche tirandole da un braccio.

Prendiamo un drink e raggiungiamo la pista. Corpi che si muovono, drink che escono dai bicchieri e fumo che riempie la sala. Delirio assoluto.

I ragazzi erano sparsi ovunque, Britney era venuta in macchina con loro e seguiva Leroy come un cane da tartufo.

Al bancone lego i capelli in una coda alta e mi giro intorno. Dei ragazzi mi fissano ed alzano il bicchiere ammiccando.

- Quelli non la smettono di fissarci- commento quasi urlando.

- Farei volentieri un ballo con il biondo- Lola sorseggia e risponde allo sguardo.

E no tesoro, tra 3...2...1 ed eccolo che cammina in modo figo verso la mia amica.

Il gruppo è vasto ma solo tre di loro ci mostrano attenzione.

Il rosso si avvicina a Paige e il castano raggiunge me. Premetto che non ho graziato nessuno del mio sguardo.

- Ehi- alza ed abbassa la testa.

- Ciao- sorseggio il drink.

- Ti hanno mai detto che sei figa?- tesoro questa frase la usava mio nonno ai tempi della guerra.

- Tu sei il primo- faccio una smorfia e mi guardo intorno. Vedo Hardy in un angolo a corteggiare ragazze che gli cadono ai piedi, ma... Leroy?

Mi guardo intorno alla ricerca dello stronzo e non lo trovo. Sarà in bagno a ricevere servizietti gratuitamente.

- Ci sei?- il ragazzo mi passa una mano davanti al viso e mi risveglio dal trance momentaneo.

- Usciamo?- e decido di accettare. Non so perché ma mi va di cambiare aria e tutti sono troppo impegnati per darmi retta.

Il ragazzo mi tiene la porta di emergenza e finalmente respiro aria pulita. L'odore di alcol, sudore e sigaretta mi stavano rincoglionendo.

Sentiamo gemiti assurdi e vi garantisco che non sono gatti in calore.

- Ci stanno dando dentro- commenta il ragazzo.

- Direi di si- mi appoggio al muro e lui si posiziona accanto a me.

- Come hai detto che ti chiami?-

- Mi dispiace ma non posso dirtelo o dovrei ucciderti- il ragazzo mi guarda e poi scoppia a ridere.

- Sai sei simpatica-

Tu non lo sei, sei scontato, noioso e l'unica cosa che ti salva è la bellezza.

- Anche tu- ma sono troppo gentile per umiliarlo.

I gemiti finiscono e a mio malgrado ci tocca guardare la scena pietosa dopo il sesso.

Il ragazzo che scopa per la prima volta, si sente l'uomo dotato e il Figo della situazione.

La donna che fa l'amore per la prima volta, perché la donna fa l'amore, non scopa, cerca nel suo corpo il cambiamento che non vedrà mai.

E poi c'è lui. Il ragazzo che vive per scopare, che non si innamora, che ti rovina le giornate con le sue battute inutili, Leroy.

- Merda- guardo il ragazzo ed è troppo idiota per capire in due secondi che sono nella merda.

Leroy mi guarda mentre si aggiusta i pantaloni e Britney esce abbassandosi il vestito inguinale ed il trucco colante. Schifo allo stato puro.

Prendo il ragazzo e in un secondo le mie labbra sono piantare sulle sue. Questo ragazzo non mi piace ma è la mia unica salvezza. Nell'attesa che entrino nel locale, il ragazzo mi prende dai fianchi approfittando del momento.

Non sento commenti fino a quando una presenza vicino a noi mi fa battere il cuore.

- Sei patetica Ruth- fermo il bacio e mi giro a guardarlo sotto gli occhi sorpresi del castano.

- Cosa vuoi?- mi limito a dire con un nodo in gola.

- Che sei proprio patetica- ribadisce guardandomi con quegli occhi penetranti.

- Per cosa? Per avere una vita migliore della tua? Allora sono contenta di esserlo- guardo il ragazzo solo per distogliere quello sguardo di dosso.

- Amico? Non te la darà mai- dopo che la sua mano diede un colpo secco sulla spalla del ragazzo, aprì la porta per rientrare.

Britney aveva guardato tutta la scena in silenzio. Quando era il suo momento di entrare, mi guardó dalla testa ai piedi sorridendo.

Io patetica e? E lei cosa sarebbe?

Un male che mi fa bene Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora