1. Il primo saluto

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Vittoria.

Sabato mattina.

Ci siamo...L'allenamento più tosto e lungo di tutta settimana è cominciato.Sono circa due ore che abbiamo iniziato, abbiamo già fatto la corsa, i preatletici, e per fortuna anche il potenziamento muscolare è terminato. Stiamo riscaldando la schiena , e l'Allenatrice Alessandra sembra nervosa: è da quando è iniziato l'allenamento che continua ogni trenta secondi a guardare l'orologio, come se da un momento all' altro dovesse scappare via. "Ale che succede ?" le parole mi muoiono in gola e rimangono li nella mia testa: non è permesso a noi ginnaste di parlare durante l'allenamento figuriamoci di fare domande personali!..
Ad un tratto si sente la porta sbattere e dei passi leggeri percorrere il corridoio che separa la palestra dal mondo esterno. Alessandra si alza velocemente dalla sua scrivania ,posta rigorosamente di fronte alla pedana, per andare incontro alla figura misteriosa.
Siamo tutte curiose e perciò tutte in silenzio a cercare di rintracciare ciò che si dicono.

-Eccoti! Ti stavo aspettando!

-Ciao Ale, l'allenamento è già iniziato immagino, non vedo l'ora di cominciare..

-Le ragazze non sanno nulla di te, non vedo l'ora di presentarti a loro e vedere la loro reazione !

Ale interrompe il nostro riscaldamento e ci richiama tutte in riga di fronte alla scrivania,lo fa solo in alcune occasioni, sarà dunque sicuramente qualcosa di importante.
La figura misteriosa è una ragazza, avrà più o meno l'età dell'Ale , 20 anni, capelli biondi e occhi azzurri.

-Ragazze,lei è Veronica, una mia vecchia amica e ora anche vostra nuova allenatrice, starà con noi tutti gli allenamenti da adesso in poi.

Una ad una ci tocca dire il nostro nome a Veronica: tutte belle e sorridenti si presentano alla nuova coach che ricambia il sorriso;tutte meno che me, che invece la guardo in malomodo e sussurro appena -Vittoria .
Le mie compagne sono molto entusiaste della nuova allenatrice,io invece no. Non sono molto contenta di avere un'altra persona in palestra pronta ad insultarmi, a prendersela con me e a preferire le altre a me,sopporto a malapena Alessandra, con un altra come lei non posso reggere.
Continuiamo il riscaldamento, è arrivato il momento delle spaccate, il mio punto debole. Per non dare nell'occhio e non attirare l'attenzione di una delle due coach sedute alla scrivania, mi dispongo in fondo,il più lontano possibile ,tra l'ultima fila.
Alessandra inizia a contare e il dolore aumenta .. ad un certo punto vedo Veronica alzarsi e cominciare a camminare,facendo lo slalon tra gli attrezzi d'allenamento posizionati sulla pedana; Ci sta scrutando una ad una , passando in rassegna dalla punta del piede al capello che fuoriesce dallo chignon; Passo dopo passo arriva difronte a me. Si ferma. Il mio cuore batte a mille. Ho paura di quello che sta per fare... Ed ecco mentre sono in spaccata inizia a schiacciare il mio sedere verso il pavimento, e non contenta si siede con tutto il suo peso sopra di me... (Es, Immagine di copertina)...

Ecco già mi odia , passerò un anno di inferno, siamo solo a settembre e già cominciamo male, stupida Vittoria, si sarà accorta di quello sguardo che le hai fatto subito appena ha messo piede in palestra, complimenti ottima mossa!

Veronica.

Primo giorno da allenatrice, ho conosciuto le ginnaste, tutte molto carine e gentili, tranne una, che mi ha guardato male per tutto l'allenamento:forse non mi vuole come sua allenatrice, forse non ha voglia di lavorare visto le sue orribili spaccate o semplicemente era una giornata no... in ogni caso è da tener sottocontrollo, le tipe come lei ormai le conosco... , deve capire che a comandare sono io e non lei.. ecco mi sta già antipatica.. Veronica no! Non iniziare a pregiudicare ! Aspetta a parlarle,magari è simpatica ed è una brava ragazza!
Nella pausa pranzo, tra l'allenamento del mattino e quello del pomeriggio parlerò con le ginnaste per conoscerle un po' meglio, sopratutto Vittoria.

L'allenamento mattiniero si conclude e le ginnaste corrono a prendere il pranzo dal loro borsone che sta in spogliatoglio, disponendosi a cerchio sedute nel giardino fuori dalla palestra. Aspetto che finiscano di mangiare e intanto vedo Alessandra andare verso di loro per controllare che il cibo di ognuna fosse sano e non grasso; questo comportamento mi sembra assurdo: okey che le ginnaste devono rimanere magre , ma controllarle fino a questo punto mi sembra esagerato! Sono nuova quindi per ora non posso esprimere la mia opinione, non su questo almeno..
Quando anche l'ultima ginnasta ha finito di mangiare le raggiungo e le richiamo sedute a me. Velocemente obbediscono , anche se con un po' di timore per quello che devo dirle. Stranamente anche Vittoria mi raggiunge subito. Dico loro di presentarsi una ad una e raccontarmi un po' di loro. A giro, una per volta mi ridicono il loro nome, poi l'età e infine la prima cosa che viene in mente di se. Parlano tutte e poi ecco che è il suo turno.

-Vittoria,

Oh lo so bene Vittoria il tuo nome,è l'unico che mi ricordo e che mi ha colpito subito.
Continui nella tua presentazione

-13 anni, faccio ginnastica da quando avevo 4 anni .

Non aggiungi niente altro, vedo che fai fatica a parlare e ti vergogni. Per aiutarti inizio a fare delle domande che a giro rispondete una ad una.

-Colore preferito?
-Rosso
-Animale ?
Mi rispondono le altre
-cane,gatto,coniglio.
Tu invece
-tigre, simbolo  di chi combatte.

Ohh forse inizi a sbloccarti... continuo con le mie domande...
quando arrivo alla domanda "avete fratelli o sorelle ? " ti vedo agitata e non capisco il perché , ed appena prima del tuo turno di rispondere con la scusa del bagno ti alzi e te ne vai in spogliatoio , dove ci rimani fino a che non rinizia allenamento.
L'allenamento del pomeriggio continua in modo tranquillo , hai buone potenzialità, sicuramente la tecnica da migliorare , ma ci si può lavorare.
Non so ancora se Vittoria mi stai antipatica o simpatica , c'è qualcosa in te di così misterioso che mi affascina, sei diversa delle altre ragazze nel atteggiamento, nei modi di fare, di rispondere , e anche l'accento non mi sembra romano.
L'allenamento si conclude e ci salutiamo, e tu corri subito via con la tua bicicletta..

Dal diario di una ginnastaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora