Capitolo 8- "24/11/2017"

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Foto: Andrea, Silvia e Kevin.

Andrea

Mi sono appena svegliato e mi ritrovo ancora sopra Emma. Esco piano piano dentro di lei e mi ci sdraio accanto. È così bella e così pura. È diversa dalle altre, è semplice ed è se stessa con tutti. La guardo con tutta la sua bellezza e subito dopo mi accorgo che è tutta nuda. Inizio a sfiorarle la pelle e a farle i grattini sulla pancia.
Il telefono squilla e io rispondo, <<Davide cosa vuoi?? Non ti ho detto che non dovevi disturbarmi??>> dico arrabbiato, <<Ciao amico, buongiorno anche a te! Si lo so che non dovevo disturbarti, ma è da ieri sera che c'è qui in garage Rossella. Dice che gli avevi dato un'appuntamento per ieri e che lei adesso vuole fare i suo lavoretti su di te, perché ha lasciato altri lavori per lavorare su di te. Sono stufo che ogni volta tu prendi appuntamenti e poi devo essere io ad avere i suoi soliti lavoretti su di me al posto tuo!!>> ascolto tutta la sua lamentela. <<Si ok, scusami. Ho avuto altro da fare e non potevo andare a qull'appuntamento! Scusati da parte mia!>> finisco di dirgli ciò che deve fare e stacco la chiamata. Guardo la sveglia e sono già le 7:30 e dobbiamo andare a scuola.
Non voglio svegliarla, voglio restare a guardarla ancora un altro po', ma non posso è tardi e dobbiamo sbrigarci.
Provo a chiamarla
ma non si sveglia, così provo a dargli dei piccoli bacini umidi sul collo e finalmente apre i suoi bellissimi occhi scuri.
<<Buongior...no perché mi guardi cosi??>> mi dice Emma strofinandosi gli occhi, è così carina.. <<Non posso osservare la mia piccola?? Sei così bella e così piccola che non riesco a non guardarti>> subito mi accorgo che era diventata tutta rossa come un peperone è davvero buffa <<Dai smettila così mi farai morire>> <<Ahahah scema, comunque alziamoci oppure faremo tardi a scuola>> all'improvviso si alza di scatto <<perché che ora sonooo???>> mi dice tutta allarmata <<sono le 7:40 quindi è meglio andarci a preparare immediatamente>>. Si alza e subito dopo anche io e inizia a guardarsi intorno preoccupata <<Che c'è??>> domando mentre metto un paio di mutande, <<Che vestiti dovrei mettere adesso?? Non posso mica mettere il vestito lungo a scuola!>> rido dalla sua preoccupazione. Nel frattempo si abbassa per prendere le sue mutande e il suo reggiseno e li indossa. <<Beh non saprei!!Ma...potresti farti portare dei vestiti da Sophia e poi cambiarti negli spogliatoi della scuola!!>> le mie idee, hahahhahah. <<Hai ragione adesso la chiamo!>> prende il telefono e lo appoggia subito al suo orecchio. La sto a fissare e lei mi mima con le labbra "Che vuoi?" rido e gli mimo un "Sai sei molto sexy con l'intimo mentre chiami!>> e scattiamo tutte e due in una fragorosa risata.

Mentre lei parla con Sophia io esco dell'armadio dei vestiti. Prendo un paio di Jean chiari e una camici celeste e mi vesto.

<<Quindi??>> gli chiedo quando finisce di parlare, <<Ci siamo messe d'accordo e mi porterà dei vestiti a scuola!>>.
Si infila il vestitino e si sistema i capelli, che in questo minuto sono tutti all'aria.
<<Muoviamoci sono le 7:55!>> grida Emma prendendo le sue scarpe e uscendo dalla camera. Io resto fermo a guardarla dalla sua bellezza, <<Non vieni?>> mi domanda mentre scende le scale e mi guarda arrabbiata, <<Si arrivo!>>, prendo anche io le scarpe e scendo.
Vedo Emma mettersi le scarpe seduta sul divano, mi ci siedo vicino e le metto anche io.
Finisco di allacciarle e mi giro a guardarla; il suo sguardo è pensoso, <<A cosa pensi?>> gli domando. Lei si gira di scatto e mi fa un sorrisetto <<Io...dovrei chiederti una cosa??>> non ho la più pallida idea di cosa mi debba dire, <<Dimmi!>> mi prende la mano e mi guarda negli occhi <<Cosa siamo Andrea? Io non ci sto capendo niente. Cosa siamo noi due??>> beh a dire la verità non lo so neanche io, <<Se vuoi,puoi essere la mia ragazza...!>> mi abbraccia e mi bacia. Sulle mie labbra sento un <<Certo che lo voglio!!>> continua a baciarmi.
Si stacca e guarda l'orologio, <<Cazzo è tardissimo andiamo!>> grida, prendo le chiavi sopra il divano, mi prende per il braccio e usciamo di casa.
Arrivati a scuola ci salutiamo e andiamo ognuno per la nostra direzione.

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